Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Campanilismo atletico-leggero!
Eh sì, perché, aspettando gli ultimi drammatici impegni del Pisa, questa volta, se permettete, parlo dei nostri campioni di atletica leggera. Nostri, nel senso che sono della mia scuola, la scuola media Niccolini di San Giuliano. E’ quindi con un moto di orgoglio, cari amici, che scriverò qui delle gloriose gesta dei nostri alunni. Che dico gloriose? Di più! Epiche, leggendarie ed eroiche (almeno questi sono i sinonimi che mi dà Word). Proprio così: alle finali provinciali di atletica leggera della categoria cadetti (in sostanza i ragazzi di seconda e terza media) dello scorso 10 aprile, infatti, la squadra femminile si è piazzata prima e quella maschile seconda; il che significa che bimbi e bimbe sono stati ammessi alla fase regionale, che si svolgerà a Lucca il prossimo 7 maggio. Ma vediamo di conoscere un po’ più da vicino i protagonisti di questi successi. L’atletica leggera è lo sport polisportivo per eccellenza (si corre, si salta, si lancia), ma per quel che riguarda i nostri scolari la polisportività è addirittura un marchio di fabbrica. Sentite un po’, cominciando dai maschi.
Partiamo dal nostro velocista leprotto della compagnia Tommaso Chiappelli (terzo alle provinciali), che è in realtà un campioncino di scherma della famosa scuderia Di Ciolo: ha già vinto qualcosa come tre campionati italiani allievi e sei regionali nella spada e nel fioretto. Ama il go-kart, e quindi gli piace andar forte sia a piedi che a motore. Un altro molto polisportivo (forte anche nei 1000 metri e nella campestre) è l’ottantametristaostacolista Filippo Prato (anche lui terzo alle provinciali); corre anche nella sua squadra di calcio, l’US Pontedera, dove è esterno sulla fascia. Tifa per l’Inter, quindi quest’anno non so quanto possa essere soddisfatto (conosco bene questi drammi, perché ho un figlio interista). Un altro personaggio notevole è il saltatore in alto, Nicola Gismondi; pare che ad ogni gara cambi il suo stile di salto, da una classica sforbiciata tipo anni ’30 a un misteriosa sorta di avvitamento carpiato; nonostante queste variazioni è comunque arrivato terzo alle provinciali. Non si sa cosa escogiterà per la finale di Lucca. Tra l’altro è anche un virtuoso di skateboard, sport nel quale per esser sinceri si allena molto più che nel salto in alto. Passiamo al nostro forte pesista, cioè Federico Fabbrini, che conosco bene perché me lo vedo tutti i giorni in classe; è un gran cestista, ha giocato tre anni a Ghezzano e ora è passato al CMB di Lucca (più di 20 punti a partita quest’anno), dove spera di emulare le gesta di Le Bron James. Completano la squadra il lunghista Thomas Zaccagnino, ex calciatore e appassionato di motocross, Michele Franceschi (vortex), valente terzino dell’US Pontedera e Lorenzo Contini, fondista di vaglia e centrale difensivo nel Pisa SC.
Passiamo alle bimbe, le dominatrici delle provinciali: una squadra forte e compatta, infatti non abbiamo avuto successi individuali, ma tutte si sono piazzate tra le prime, e nella classifica a squadre questo è quello che conta. La stella della squadra è comunque la nostra saltatrice in alto, Francesca Gorgoroni, seconda alle provinciali (con un metro e 45!). E’ in realtà una ginnasta (forte soprattutto nel corpo libero) e quando salta si vede: una rincorsa decisa e veloce, uno stacco esplosivo e via, come una molla verso il cielo. Non le piace molto la storia, meglio la matematica (e magari anche un po’ di shopping con le amiche). Nel salto in lungo ecco l’ex ginnasta Francesca Barbazza, che ha ammesso di aver saltato in lungo per saltare un giorno di scuola. In realtà non è che a scuola vada male, anzi: diciamo che il termine tecnico è –secondo qualche compagno- “secchiona” (e infatti quando prende solo otto a storia va in crisi). A parte il salto in lungo si diletta con l’AcquaGym e ha pure una passione per il Fimo (una roba tipo pongo) con cui costruisce orecchini e braccialetti. C’è poi l’ostacolista Silvia Ebreo, anch’essa superpolisportiva (nella gara d’istituto aveva vinto anche il lungo); ha praticato quasi tutti gli sport: pallavolo, tennis, equitazione, ginnastica artistica e forse anche scala 40. La specialista del vortex è Marina Lugli: per chi non lo sapesse il vortex è un aggeggio di plastica (e infatti se lo prendi in testa non ti fa male) a forma di bomba allungata, che quando viene lanciato fischia. Marina è anche schiacciatrice nel Cus Pisa di volley. Chiara Orselli è la nostra velocista, ma in realtà è anche tennista e le piace cantare. Sara Puglisi ha fatto e farà i 1000 metri (lei dice “un po’ per caso”), ma a parte questo gioca nella squadra di hockey su prato del Cus Pisa, non ama la TV (non è da tutti!) e le piace la matematica. E per finire parliamo della nostra lanciatrice di peso, Chiara Toccafondo: tanto per completare il panorama di tutti gli sport, notiamo che è cintura nera di karate (occhio a non importunarla!) ed è perfino arrivata terza ai campionati italiani.
Il quadro non sarebbe completo se non accennassi anche ai condottieri, o coach, o mister (come si dice nel calcio). Anche loro sono una bimba e un bimbo (insomma…). Il bimbo è Marco Faraoni, ex (molto ex) pallavolista, giocatore ed arbitro; ma la sua vera specialità è stata il cambio di scuola ogni anno: Bientina, Lari, Castelfranco, Cascina, Orentano, Strasburgo, Edimburgo, Salisburgo, Dar Es Salaam, e finalmente San Giuliano (dove ce lo teniamo stretto). La bimba è la biondissima professoressa Laura Vanni, anch’essa polisportiva (nuotatrice, sciatrice, danzatrice e non so cos’altro). Tra l’altro sono anche tutti e due simpatici. Ma nessuno è perfetto, cioè un difetto ce l’hanno anche loro. Di cosa si tratta? Non li sopporto quando propongono gli sport più strampalati agli alunni: io, che sono un vecchio conservatore, e che reggo solo le specialità olimpiche classiche, non mi rassegno a vedere i nostri ragazzi impegnarsi in specialità bislacche e strampalate, come pallapugno, pallatamburello, orienteering, e magari tra un po’ anche palla avvelenata, rubabandiera e –chissà- corse con tappini di bottigliette (magari con i leggendari tappini gialli della cedrata Tassoni).
Insomma l’ho fatta un po’ più lunga questa volta. Chiedo scusa. E soprattutto in bocca al lupo ai nostri atleti per Lucca (e a qualcun altro per Prato).