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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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Da fb luciadelgrosso

Grande è la confusione sotto il cielo

25/4/2013 - 17:27

 La fortuna delle parole

Era il 1995 e Mino Fuccillo intervistò D’Alema. Nel corso dell’intervista fu evocata la parola napoletana inciucio.

 Una parola sgraziata e pure usata a sproposito: in realtà significa pettegolezzo.
 Non si capisce perché, ma piacque. E così la lingua italiana si arricchì (?) di una parola brutta e sbagliata. Contestualmente sparì dal vocabolario una parola bella e appropriata: mediazione. Brutta storia, quando gli uomini degradano la mediazione ad inciucio.

Che diceva Aristotele? Che l’uomo è un animale politico? E allora se è un animale politico deve praticare la mediazione. Per forza! Deve fare continuamente accordi. Gli animali non fanno accordi: se il leone si ritrova davanti una gazzella se la mangia e basta, non cerca di trovare una soluzione che vada bene ad entrambi.

E allora più si svilisce la parola mediazione e più si regredisce alla condizione animale. Eppure gli uomini praticano la mediazione tutti i giorni: se marito e moglie decidono di tinteggiare casa e hanno preferenze diverse sulla tinta ne discutono e trovano una soluzione che accontenti tutt’e due, non è che ogni volta che si deve prendere una decisione si tirano i piatti urlando: “Io non faccio inciuci”.

Perché se no dopo le pareti prima diventano nere come la Santa Casa di Loreto, poi cadranno i calcinacci, poi si vedranno i mattoni.Ora si verifica un paradosso: l’Italia ha bisogno di un governo, senza governo si torna a votare presumibilmente con gli stessi risultati e siamo di nuovo daccapo a dover formare un governo.

Credo che a quel punto gli Italiani incomincino a mordere come i doberman. Mute di Italiani in giro per l’Italia a sbranare chiunque rappresenti le Istutuzioni. Per 50 giorni Bersani ha proposto ai grillini un accordo. I grillini hanno risposto che loro non fanno inciuci. Non fatemi dire in quale stadio di umanità colloco quelli che confondono gli accordi con gli inciuci. Poi è successo quello che è successo. I 101, ecc. ecc. “No, Marini non lo votiamo, è un inciucio” (ancora).

 “La nostra base non capirebbe, ci ha votato con il preciso mandato di non fare inciuci” (aridaje). “Perché non votiamo Rodotà?” A me non frega niente se vi accordavate su Rodotà o Marini, l’importante è che trovavate un accordo. I nostri Padri Costituenti non intendevano che il Presidente della Repubblica lo dovesse eleggere la base dei partiti, altrimenti lo scrivevano. Hanno invece inteso che il Capo dello Stato venisse individuato attraverso una mediazione “alta”, perciò ci vuole quel quorum per eleggerlo. Ma la mediazione “alta” non emerge dai capannelli che si fanno intorno ai parlamentari quando vanno per strada o dai tweet. Emerge dal confronto nei e tra i gruppi parlamentari. I quali signori parlamentari la devono ricercare con impegno e serietà, non votando e poi svincolandosi dal risultato del voto e facendo ognuno di testa propria.

Ora, dopo tutto quello che è successo per non aver voluto e saputo ricercare una mediazione abbiamo Letta incaricato di formare un governo. E sento ancora alcuni, non paghi della catastrofe che è successa a causa della retorica dell’inciucio, perseverare cocciutamente nell’intransigenza dei duri e puri. “Abbiamo assicurato ai nostri elettoriche non facevamo inciuci” (non ne posso più).

Grazie! Se vincevamo facevamo il governo senza dover fare inciuci né con i grillini (pure quello è un inciucio, eh!), né con il centrodestra! E comunque gli abbiamo detto pure che sulle riforme istituzionali avremmo ricercato la massima condivisione possibile. Ma siccome non abbiamo neanche vinto, mi pare, cari parlamentari, che possiate anche prendervi il disturbo di spiegare agli elettori e alla base che con la tatanella dell’inciucio non si fanno molti passi in avanti.

 E gli elettori e la base, insieme ai parlamentari, sarebbe ora che capissero che invece di strillare quella fottutissima parola infantile dovrebbero sostenere il PD nello spuntare la mediazione più favorevole possibile, consapevoli che l’esito dell’accordo dipende dai rapporti di forza: un partito debole e impaurito dall’inciucio (damnatio memoriae a chi ha inventato questa parola) subisce le condizioni, non le impone!

 P.S. In napoletano accordo non si dice ‘nciucio. Si dice ‘nciarmo. La rovina d’Italia determinata da una parola brutta e pure sbagliata

 

.http://video.repubblica.it/politica/consultazioni-l-incontro-letta-m5s-l-integrale/126567?video&ref=HREA-1

 

 

 

 

 

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27/4/2013 - 18:22

AUTORE:
Maunvorpiove

....e come dice Fausto Valtriani

La prossima volta, quando si vince, si fa cosa ci pare.Gli si fa vede' noi a que' brodi!

27/4/2013 - 8:31

AUTORE:
Postilla a tifoso democratica

Ma è già partita la normalizzazione? Non è successo niente?! Tranquilli, se questa volta si è pareggiato, la prossima si perde di sicuro così non c'è problema...e non ci sarà nemmeno da aspettare tanto..Gli elettori (almeno quelli di sinistra) spero avranno memoria.Un grazie (ironico) all'illuminata dirigenza PD che ci ha portato a questo disgustoso teatrino.
p.s. La favoletta della responsabilità, la nave brucia ecc. l'abbiamo già sentita nel 2011. Si poteva al massimo rifare un governo NON POLITICO per sistemare le cose urgenti e poi basta, tornando alle urne con persone capaci, nuove e soprattutto con ancora un po' di credibilità.

26/4/2013 - 22:28

AUTORE:
tifoso... ma democratico

Pare evidente che tutti coloro che vanno in piazza in questi giorni contro un eventuale governissimo dimenticano le regole essenziali della democrazia.
Il governo che mi auguro andrà a nascere è il risultato della volontà di milioni di cittadini che nel segreto dell'urna hanno consegnato il proprio voto e affidato le proprie speranze per un'Italia migliore.
Da qui bisogna partire.
Le cosiddette forze del "cambiamento" si sono arroccate su posizioni sterili tanto da far pensare che altro non aspettino che nuove elezioni.
Non rimane che dialogare con chi
il dialogo non l'ha mai rifiutato e tutto sommato rappresenta un terzo dell'elettorato e,
dopo le prime esternazioni di Beppe Grillo, questa era la strada da seguire.
Bersani non l'ha voluta seguire e ne ha pagato le conseguenze.
Gira e rigira siamo tornati al punto di partenza: Governissimo.
Questa è la realtà e l'unica chiave di lettura, che poi il governissimo faccia bene o male non ci è dato sapere, ma questa era la realtà venuta fuori dalle urne, chi non l'ha capita oltre che un non democratico mi permetto di dire anche sia un prepotente Non è che riempiendo le piazze di prepotenti cambia il risultato delle urne.
Questa è la democrazia.
A volte si vince, può essere che si perda e questa volta s'è pareggiato.
La volontà degli elettori va sempre rispettata.
Zero a zero e palla al centro.
E se date un'occhiata al cronometro vi accorgerete che che il novantesimo è vicino.

26/4/2013 - 21:03

AUTORE:
Argo

Orecchie occhi lingua cuore e cervello sono sempre in funzione, compresa la memoria.
Per quanto riguarda il governo di questo martoriato paese non sono affari miei né tuoi né suoi, bensì di tutti indistintamente.
Il cambiamento lo invocano in molti, il contributo lo danno in pochi e i voltagabbana sono una marea.
Ingovernabile è un termine che sento cantilenare ormai da mo',ma nessuno sa con precisione come deve essere perché i gusti e le tendenze sono variegate ma soprattutto perché devono essere salvaguardati gli interessi d'élite.
Il paese però non può restare senza timoniere, il mare è in burrasca, la tempesta incombe e la nave andrà a picco insieme a tutti noi se non si interviene quanto prima.

26/4/2013 - 20:43

AUTORE:
F.C.

Non c'è certezza per il finanziamento della Cassa integrazione che scade a Giugno,c'è da risolvere il problema degli Esodati ..solo due grandi problemi che non aspettano e si parla di centinaia di migliaia di famiglie. Nuove elezioni non determinerebbero la governabilità.Ci sono mille ragioni per essere scontenti ma la ragione deve prevalere

26/4/2013 - 15:11

AUTORE:
Postilla a Oracolo

Io Travaglio non lo guardo mai, nè lo leggo..ma ascolto quello che dicono i vari Letta, Bersani, D'Alema ecc..e soprattutto non dimentico.. se poi qualcuno oltre all'audio vuole staccare il cervello, affari suoi..

26/4/2013 - 14:43

AUTORE:
Argo

Cara Postilla, neppure a me piacciono le macedonie e i cacciucchi se non quelli di cibarie ma di casino a giro ne vedo parecchio e ne sento anche troppo, una volta partita la scintilla l'incendio divampa e distrugge tutto anche quello che che era meglio conservare...perciò prima di fare terra bruciata proviamo a salvare il salvabile e a farlo possibilmente senza violenza!

26/4/2013 - 12:58

AUTORE:
Oracolo del giorno avanti

Ero in casa di amici a veglia iersera e dopo un buon caffè ed un limoncello e mezzo stavo come un Pascià e loro, i miei amici tuttettre si "accorseno" che 'ncominciavo ad essere irrequieto e facevo boccacce e conoscendomi benissimo trovarono subito il rimedio ma non con un grappino che siuramente liperlì peggiorava il mio stato d'animo, ma, tolsero l'audio alla TV di San-Toro mentre l'ultimo giapponesino dell'isolotto sperduto non sapeva che la guera era finita da 'mpopò.

Ed il furbettino (una sega) "Travagliolo" (anche lui storpia i nomi, ben gli sta) parlava-parlava e si gongolava il serotine ad illustrare cosa avevan detto i politici tre giorni prima (pratiamente un secolo seondo i tempi 'orenti).
Il tapino rideva sotto i baffi (che non detiene) ironizzando di "baffino" dal labiale ho 'nteso quello, ma, poi mi son girato di spalle alla TV "mutola" e mi sono parso: anzi mi son visto allo specchio ed ho ripreso il mio bel colore primaverile perso ghieci menuti prima a sentì "il Travaglio mai nato ammodino" e giornalista dei pipponi ripetuti la sera dopo cena e scritti dopodesinà e quindi vecchissimi per i tempi del web di fb e Twitter.
bona

26/4/2013 - 11:46

AUTORE:
Postilla

Alle prossime elezioni vincerà chi è credibile perchè mantiene le promesse... Berlusconi perchè farà abolire l'IMU (che lui stesso aveva messo) e Grillo che si è mantenuto "duro e puro".. Spazio per chi chiama mediazione quello che è un tradimento di un impegno preciso non ce ne sarà...Leggete qui

«Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come è stato fatto in Germania qui non è attuabile» (Enrico Letta, 8 aprile 2013).

«I contrasti aspri tra le forze politiche rendono non idoneo un governissimo con forze politiche tradizionali» (Enrico Letta, 29 marzo 2013).

«Non sono praticabili né credibili in nessuna forma accordi di governo fra noi e la destra berlusconiana» (Pier Luigi Bersani, 6 marzo 2013)

«Il governissimo non è la risposta ai problemi» (Pier Luigi Bersani, 13 aprile 2013).

«Il governissimo predisporrebbe il calendario di giorni peggiori» (Pierluigi Bersani, 8 aprile 2013).

«Se si pensa di ovviare con maggioranze dove io dovrei stare con Berlusconi, si sbagliano. Nel caso io, e penso anche il Pd, ci riposiamo» ( Pierluigi Bersani, 2 ottobre 2012).

«In Italia non è possibile che, neppure in una situazione d’emergenza, le maggiori forze politiche del centrosinistra e del centrodestra formino un governo insieme» (Massimo D’Alema, 8 marzo 2013).

«Il Pd è unito su una proposta chiara. Noi diciamo no a ipotesi di governissimi con la destra» (Anna Finocchiaro, 5 marzo 2013).

«Fare cose non comprensibili dagli elettori non sono utili né per l’Italia né per gli italiani. Non mi pare questa la strada». (Beppe Fioroni, 25 marzo 2013).

«Non si può riproporre qui una grande coalizione come in Germania. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano» (Dario Franceschini, 23 aprile 2013).

«Sono contrario a un governo Pd-Pdl» (Andrea Orlando, 22 aprile 2013).

«Abbiamo sempre escluso le larghe intese e le ipotesi di governissimo» (Rosy Bindi, 21 aprile 2013).

«Serve un governo del cambiamento che possa dare risposta ai grandi problemi dell’Italia. Nessun governissimo Pd-Pdl» (Roberto Speranza, 8 aprile 2013).

«Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, ma non significa fare un governo con ministri del Pd e del Pdl. La prospettiva non è una formula politicista come il governissimo, è quel governo di cambiamento di cui l’Italia ha bisogno» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).

«L’alternativa non può essere o voto anticipato o alleanza stretta tra Pd e Pdl» (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).

«Lo dico con anticipo, io un’alleanza con Berlusconi non la voto» (Emanuele Fiano, 28 febbraio 2013).

«I nostri elettori non capirebbero un accordo con Berlusconi» (Ivan Scalfarotto, 28 febbraio).

«Non c’è nessun inciucio: se questa elezione fosse il preludio per un governissimo io non ci sto e non ci starebbe neanche il Pd» (Cesare Damiano, 18 aprile 2013).

«Serve un governo di cambiamento vero ed è impensabile farlo con chi in questi anni ha sempre dimostrato di avere idee opposte alle nostre» (Fausto Raciti, 14 aprile 2013).

«Un governo Pd-Pdl è inimmaginabile» (Matteo Orfini, 27 marzo 2013)

26/4/2013 - 10:34

AUTORE:
Argo

Il termine dialettale "'inciarmo" è irritante non per la parola in sé quanto per il suo significato poiché si ripercuote a effetto domino nella vita quotidiana...e ognuno di noi ne constata purtroppo le conseguenze.
Mediare è l'unica via d'uscita in questa babelica angosciante situazione che graffia e morde ogni giorno di più fino a divorarci vivi.
Sommossa rivoluzione catastrofe inciviltà, perché sarà quella l'incresciosa fine che faremo, ci deve convincere che se non sapremo accettare e dialogare finiremo molto male. Il governo che nascerà forse non soddisferà nessuno ma allora mettiamoci con pazienza e da subito al lavoro perché alle prossime elezioni vinca nettamente non dico il migliore ma sicuramente il meno peggio!

26/4/2013 - 9:02

AUTORE:
guardo i fatti

Le promesse elettorali.."Mai con Berlusconi"...invece non ricordo un "Mai con i grillini"..In tutto questo noi elettori - anche quelli che urlano nelle piazze - non dimentichiamo e voi?

25/4/2013 - 19:48

AUTORE:
F.C.

Una narrazione ineccepibile dei fatti,un riconoscimento della realtà dei numeri,insomma una analisi politica che,non lo capisco, trova difficoltà ad entrare in tante teste.