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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Agrifesta - 26 aprile ore 16.00
Libera uscita

26/4/2013 - 7:53

Spazio Agrinfesta   -  26 aprile ore 16:00
 
 
Libera uscita
 
Spettacolo teatrale a cura del Circo della fogna, di e con Alberto Ierardi e Giorgio Vierda
 
Libera Uscita è un cabaret dell’assurdo. Due giullari, venuti da lontano, raccontano storie di vinti, gente appesa a un filo nel tempo della crisi.
 
45 minuti di comicità amara per un requiem sulla resurrezione della classe operaia. Libera Uscita tratta di come il popolo muore ogni giorno sul lavoro in senso fisico e metaforico in una società costruita su misura per succhiare il profitto da ogni uomo sempre più individuo e dunque sempre più solo.
 
La scena è spoglia quando due personaggi anacronistici sorgono come spettri lucidati e possono parlare al pubblico.
 
Il primo è un fool con chitarra, il secondo è un povero giullare sommerso di bagagli. I nostri due antieroi convocati dal passato dallo spirito della classe operaia, si incontrano ed inscenano un cabaret.
 
I due giullari attraverso la tecnica dell’affabulazione, vestita dagli attori con uno stile comico e amaro, conducono il cabaret e al contempo sono protagonisti dell’azione scenica che si esprime in storie legate alla nascita della schiavitù, all’amore e infine alla morte.
 
Si racconta di come nasce il denaro, la banca, il sistema del debito. Vanno in scena poi due pompieri che, insoddisfatti e angosciati dal lavoro che ha corroso le loro vite, incontrano la loro morte.
 
Un’allucinazione finale apre gli spazi a una diversa interpretazione della realtà quotidiana e del ruolo sociale della classe subalterna: le anime dei pompieri si ritrovano nell’aldilà e corrispondono a quelle dei giullari.
 
Sono morti i giullari o sono vivi i pompieri?
 
Il dubbio è festeggiato in una danza libera delle anime che più che all’aldilà vorremmo appartenesse all’aldiqua.”

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