Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Questo è il decimo anno del Maggio Migliarinese. Partito come una scommessa fra amici e con poco seguito negli anni la manifestazione è cresciuta ed ora è punto di riferimento annuale per tutti coloro che hanno qualcosa da dire, da fare o da proporre alla cittadinanza. Il mese di maggio è quindi a disposizione di tutti, di tutte le Associazioni che hanno voglia di confrontarsi con la società, con i cittadini e dimostrare la loro voglia di contribuire.
Contribuire, senza interessi personali, senza chiedere niente in cambio, senza pretese né denaro, ma solo con la voglia di partecipare, semplicemente, alla crescita di una società dove i valori universali alla base della stessa esistenza si sono spostati nel campo dell’interesse personale, nel dare ma solo per avere, nel possedere per mostrare e dimostrare, nello sterile individualismo della propria persona, della propria casa, della propria famiglia, del proprio clan o della propria fazione.
Il Maggio Migliarinese è la esatta dimostrazione del contrario, che si può cioè impegnare il proprio tempo ed il proprio interesse per la comunità in cui si vive, per cercare di mantenere una identità di paese, per opporsi intellettualmente e culturalmente ad un’opera di semplice periferizzazione urbana, per coagulare invece che disperdere, per aprire invece che per chiudere come sta avvenendo ormai da tempo anche nei paesi, un tempo grandi famiglie allargate ed ora sempre di più insieme di microcosmi isolati. Famiglie immigrate che vivono in campagna per avere il loro piccolo giardino, il loro prato da tagliare con l’ombrellone per ricevere gli amici ma con la mentalità ancora cittadina della non partecipazione alla vita, ancora attiva e vitale, della comunità che li accoglie.
E il tentativo e lo scopo del Maggio è proprio questo, quello di fornire occasioni non solo di svago e crescita culturale ma anche di partecipazione, di coinvolgimento attivo e partecipe nella vita della frazione.
Non possiamo quindi che dire grazie a quei volontari che con grande sacrificio personale e familiare riescono, anno dopo anno, ad organizzare eventi e manifestazioni sempre completamente gratuite giungendo, talvolta e spesso con un duro lavoro e con pochi soldi, all’organizzazione di eventi anche di notevole importanza come la conferenza del compianto e rimpianto Antonio Tabucchi, le partecipazioni di Domenico Finiguerra, Gianni Pacinotti, Marco Malvaldi, Sandro Ivo Bartoli, Don Armando Zappolini, Remo Cesarani, Francesco Gesualdi, Alessandro Tofanelli, Claudio Lobbia, Alessandro Scarpellini. Oppure spettacoli musicali e di cabaret con personaggi di rilevanza nazionale come il doppio incontro con un artista straordinario come Bobo Rondelli, ma anche i Gatti Mezzi, i Polverfolk della nostra amica Elisa Madrigali, Lucikante, i Vincanto, Balera 69, la Brigata dei Dottori, Niki Giustini e Graziano Salvadori.
Questo è il decimo anno e forse l’ultimo, come mi dice uno degli organizzatori.
Noi tutti speriamo vivamente di no perché oramai siamo abituati a vedere la festa patronale non più limitata solo alla seconda domenica del mese ma prolungata per tutto l’arco di maggio, una kermesse di eventi e manifestazioni comprendente spettacoli leggeri come il cabaret o serate musicali alternate a serate più impegnative dove si affrontano temi politici, sociali, ambientali, culturali. Non mancano naturalmente le giornate ludiche dedicate alla Natura come le tradizionali biciclettate e il pic nic finale sul viale dei Pini liberato.
Quest’anno, che dicevano l’ultimo, hanno voluto celebrare il decennale con un festival musicale.
Un festival che vede in campo non professionisti della canzone ma semplici cittadini che una volta tanto si spogliano della loro veste di personaggi anonimi per salire sul grande palco del Teatro del Popolo per interpretare una loro canzone. Alcuni sono preparati ed esperti, altri si lanciano in una vera e propria sfida contro se stessi impegnandosi in una cosa che non è certamente loro congeniale, una sfida difficile specie per chi non è “portato”, ma lo fanno ugualmente con grande impegno e passione. Si allenano, si preparano, si arrabbiamo, sorridono di se stessi per la loro incapacità ma non demordono. Le prove con l’orchestra (il Maggio Musicale Migliarinese, di pari qualità, ci vuole coraggio per tutti) sono frenetiche e si svolgono in un’atmosfera a tratti spassosa e divertente e a tratti anche drammatica ma sempre con lo spirito giusto della sfida e del divertimento.
Lo spettacolo finale rimane incerto ma posso assicurare che l’impegno è massimo per tutti. Il risultato lo vedremo l’11 maggio, la vigilia della festa.
Ma cosa è tutto questo? Cosa spinge queste persone ad impegnarsi per così tanti anni a fare tutto questo con i pochi soldi racimolati chiedendo contribuiti ai privati, a lottare contro tutte le difficoltà burocratiche nascoste in ogni evento: il palco non a norma, la piazza e la strada suolo pubblico, il divieto o no del transito alle auto, la sosta dove e quando, la musica come e perché, gli alimenti si o no, i permessi di accesso dove e come. Perché allora?
Perché pensano che il loro impegno sia qualcosa di utile per comunità che li accoglie, perché ricevono in cambio qualcosa che non è venale, non è denaro, non è una medaglia al valore, una citazione sul giornale, una coppa da esibire ma è la soddisfazione, la gratificazione personale di fare qualcosa di utile per gli altri. Per quel senso di autostima e di gratificazione che si ha nel fare qualcosa di bello e di utile senza tornaconto personale se non la soddisfazione di averlo fatto, qualcosa che prima non c’era ed invece ora c’è.
E’ il segreto del volontariato, quello del Maggio, così come quello di tutte le organizzazioni radicate sul territorio, organizzazioni che si occupano di cultura, di assistenza, di ascolto, di sport (da non trascurare), di musica, di soccorso eccetera. Sono tantissime ed occupano centinaia di persone, di volontari.
Ad ognuno di loro va il mio e il nostro ringraziamento.
Non saranno capaci di cambiare il mondo e la società ma sicuramente il mondo e la società senza di loro sarebbero peggiori.
Proloco di Vecchiano
ARCI Pisa
Distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Vecchiano
CCN - Centro Commerciale Naturale
Volontariato Vincenziano – iniziative sociali
UILDM – Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare
Sintonia-iniziative culturali e tango argentino
Ragazzi di Oggi – Gruppo Teatrale Filettole
Pubblica Assistenza Sez. Migliarino
Oratorio Mondo Nuovo
Misericordia Sez. Vecchiano
Associazione Mare Sicuro
Gruppo Teatrale “In Mandria”
Associazione Culturale e Ambientale Le Grépole
GLAP – Gruppo lavoro in acqua di Pisa Cani Terranova
Fratres – donatori di sangue, iniziative sociali
Famiglia Aperta – Affidamento familiare di minori
Comitato Carnevale Vecchianese
Centro Nuovo Modello di Sviluppo – iniziative culturali
CARITAS Val di Serchio
ATTIESSE – Associazione Teatro Spettacolo
Associazione Musicale Senofonte Prato
ARSA – Associazione Studi e Ricerche Storico Archeologiche
ARCI Nodica- Circolo Giovanile
ARCI Vecchiano
ARCI Migliarino
ARCI Filettole
(eccetera)
NOTA. Chi non è nella lista si trova nell’eccetera
La foto: Pic Nic 2011, il tiro alla fune.