Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Voglio scrivere per primo sulla Voce, oggi, ma non per vincere una gara, ma per insonnia!
Tornato, come primo migliarinese, da un lavoro intorno al mondo, con i primi soldi guadagnati mi comprai la prima macchina, una 1100R, e feci la mia prima gita per festeggiare l’anniversario del matrimonio celebrato il giorno prima dell’anno prima e mai fatto prima perché prima ero/eravamo squattrinati.
Dopo avere visitato Tokio, Sidney, Bogotá, Londra e Stoccolma (da solo e per lavoro) volli azzardarmi ad andare al nord e mi attrasse un luogo che mi suonava “familiare”.
Partenza per Migliarino allora!
Prima volta che usavo la A1, prima volta che la polizia mi fermava (solo un controllo) e primo ingresso nella pianura padana.
Su una strada che andava da Ferrara a Migliarino (avevate già capito quale fosse) incontrammo un festoso colorato corteo di camion e lì mi venne la prima voglia di seguire quel simbolo rosso che sbandierava.
Fu una gioia in più per quel Primo Maggio del 1968!
Ma con la scienza moderna possibile che non si possa ritornare indietro nel tempo?
Con la scienza no, ma con il cuore e la mente sì!
Ma siamo sicuri che in romagnolo Amarcord voglia significare “Io mi ricordo”?
In migliarinese (pisano-italiano) mi sembra più un “Amari ricordi”!