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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Cronache di un prof. tifoso
Pisa-Benevento 2-0
di Arbauz

5/5/2013 - 18:37

Alé!

 

Ragazzi, siamo commossi e parecchio! Andò tutto come doveva andare: l’Arena quasi come ai bei tempi, le bandiere e il tifo della Curva Nord, il sole che splende nonostante le fosche previsioni del tempo, una partita sofferta e tesa. Ma soprattutto una squadra gagliarda e da battaglia, con un allenatore valoroso e impavido. Sono onesto (ma quanti altri dovrebbero esserlo?): cinque partite fa non ci avrei giocato un centesimo, comunque è bello ammettere di essersi sbagliati quando la sorpresa è questo quinto posto.


Si vide subito fin dalle prime battute che il Pisa era in palla: la difesa pareva ben sistemata e il nostro attacco, soprattutto per merito del solito sgusciante Gatto, metteva in difficoltà il Benevento. Poi all’improvviso Mingazzini perse sciaguratamente la testa e si avventò contro un avversario (che per altro aveva appena rotto il naso al buon Buscè): si sperò nell’inettitudine del guardalinee sotto la tribuna scoperta, che a 3 metri dal fattaccio non alzò bandiera, ma intervenne il collega (che si trovava a 60 metri!) e sanzionò il rosso (purtroppo giusto) al nostro. In 10 contro 11 però, come a volte succede, la nostra squadra non si lasciò intimorire: e su un calcio d’angolo lo schema pescò al limite dell’area Sabato (gran partita la sua!), che lasciò partire una bombarda che neanche Van Basten ai suoi tempi. Goal! Entusiasmo, adrenalina, speranze, chi non salta livornese è, e tutto il resto. La tensione aumentò ancora e avrebbe potuto degenerare quando, dopo un fallaccio di un nostro avversario, un bicchiere di carta (forse non del tutto vuoto) lanciato da sconsiderata mano tifosa sfiorò il loro terzino sinistro, il quale –con notevole prontezza- si gettò clamorosamente a terra, simulando chissà cosa; al solito il guardalinee, che era a due metri e mezzo, rimase tranquillamente a farsi gli affari suoi. Roba da pazzi! Poi con l’uomo in meno si cominciò a soffrire non poco, ma loro non la misero dentro (e in questo gioco bisogna farlo). Quando ormai si sperava di arrivare all’intervallo sull’1 a 0, su una bella punizione di Favasuli spuntò dal nulla il prode Scappini che la mise dentro! 2 a 0!


Nel secondo tempo innalzammo la nostra rocciosa e possente barricata, e dopo qualche minuto l’imprendibile Gatto fu steso al limite dell’area dal loro portiere, che si beccò il rosso. Poi Pagliari tolse prudentemente Scappini, e il nostro attacco rimase un Gattattacco (ma il fantasista continuò da solo a rompere le scatole a tutto il loro reparto difensivo). Il Benevento si scagliò contro il nostro quadrilatero difensivo, che resse all’urto: il buon Sepe procurò brividi per certe sue uscite non proprio impeccabili, ma si riscattò con due paratissime sulla linea. Insomma la vittoria fu limpida e gli avversari (a proposito: un saluto agli amici D’Anna e Signorini) non hanno da recriminare su alcunché.


Quando l’arbitro fischiò il finis si scatenò inarrestabile l’entusiasmo: cori, salti, commozione (anzi Kommozione), le prime programmazioni di possibili viaggi a Perugia (io ho già chi mi ci porta!) e soprattutto l’imbarazzo tra la convinzione di aver già fatto tantissimo e la speranza di un sogno ancora più irraggiungibile. Oggi è il 5 maggio, e ci vorrebbero i versi di Manzoni; ma qui non scelgo la solita ode a Napoleone, bensì, dedicato all’amico Cervetto, un brano da “Marzo 1821”:
Oh giornate del nostro riscatto!

Oh dolente per sempre colui

che da lunge, dal labbro d’altrui,

come un uomo straniero, le udrà!

Che a’ suoi figli narrandole un giorno,

dovrà dir sospirando: "io non c’era";

che la santa vittrice bandiera

salutata quel dì non avrà.
 

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7/5/2013 - 17:13

AUTORE:
Arno Pasilinna

Ma che Perugia o Nocerina! Bisogna crederci! Del resto nel 2007 qui da noi il Real Lappeenranta, che era finito 35 punti sotto la Robur Hamenlinna nella stagione regolare, nella finale dei playoff perse sì in casa 2 a 0, ma poi andò a vincere fuori 4 a 1, approfittando anche di una bellissima aurora boreale che accecò il portiere avversario Vattalukka. Forza e coraggio!

5/5/2013 - 22:38

AUTORE:
Salmantino

Dalla lontana Scandinavia, dove mi trovo per un convegno sull'influenza meteorologica sul pensiero libertario del ventesimo secolo, apprendo con sommo gaudio del trionfo pisano... e anche qui a Oslo timidi caroselli di auto di turisti pisani in trasferta celebrano la vittoria della squadra di Pagliari. Devo dire che ci ho sempre creduto, e continuo a farlo...

5/5/2013 - 22:29

AUTORE:
Arbauz

Caro Cervetto, ho dubitato più di te che dei ragazzotti! Mi fa proprio piacere che tu fossi presente all'evento. A questo punto ci si vede col Perugia, spero bene.
A Rossocrociato ricordo che non vi fu nessuna bottiglia di Coca Cola (del resto proibitissima!), e che il finto moribondo ci penso da sé a fingersi appunto moribondo (e il gesto fu losco e vergognoso, diciamolo)

5/5/2013 - 19:40

AUTORE:
Cervetto

O Arbauz, o Arbauz. Deh, o Arbauz. Cervetto prende tempo, come vedi, per rispondere con le parole giuste. Treppenwitz, direbbe il teutone. Le parole giuste, la replica frizzante che ti guizza sulla punta della lingua quando ormai sei in fondo alle scale. Prima, non avevi avuto la prontezza per rispondere da par tuo all'insinuazione...: "Io non c'era..." Ah, o Arbauz: c'era, Cervetto, c'era! O giornate del nostro riscatto, vecchio Arbauz!
E adesso avanti. i capelli di Pagliari al vento. Vinceremo? Ma sì, ma sì (come disse Totò/Diabolicus) Vinceremo!
PS: Don Lisander, buona scelta. Dicono fosse un po' Su Pallosu. A Cervetto, però, sempre piacque. (Cfr. Fb 5/5/2013).
Ad maiora.

5/5/2013 - 19:26

AUTORE:
Rossocrociato

...nel senso proprio della strega di Benevento. Dalla terra straniera in cui mi trovo ho avuto l'illuminazione di rivolgermi a un sito nemico per vedere il match in diretta streaming e sinceramente è stato meno deprimente dell'incontro fra Bersani e i grillini. L'immagine è stata migliore di quella usuale di canale 50 e il commento all'interno di un misurato campanilismo. L'unica caduta di stile è stata quando uno di loro è stato colpito- dicevano- da una bottiglia di coca e un cronista ha invitato il suo eroe a fingersi moribondo. Per il resto un secondo tempo gioiosamente noioso con il riepilogo della stagione del Benevento e continue inquadrature dei loro cento simpatici tifosi. Ebbene sì, anch'io mi cospargo il capo di cenere per aver giudicato il ritorno di Pagliari un'insipida minestra riscaldata. E ora sotto coi playoff puntando sulla nostra freschezza atletica senza illusioni ma con fiducia.