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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
BIOGRAFIE
Fabrizio Barca

7/5/2013 - 16:22


Fabrizio Barca nasce l'8 marzo del 1954 a Torino, figlio dell'economista Luciano Barca, già partigiano, parlamentare e senatore del Partito Comunista Italiano e direttore dell'"Unità". Fabrizio si laurea in Scienze Statistiche e Demografiche a Roma, prima di ottenere all'Università di Cambridge un dottorato in Economia. Nel 1983 pubblica "Considerazioni sul calcolo del reddito d'impresa in condizioni di incertezza", e due anni dopo, insieme con Marco Magnani, "Nuove forme dell'accumulazione nell'industria italiana".

Diventato, quindi, economista, con particolare esperienza nelle politiche si sviluppo territoriale, insegna Finanza Aziendale, Politica Economica e Storia dell'Economia in diversi atenei: alla Bocconi di Milano ma anche a Modena, Siena, Parigi, Urbino, Parma e Roma. Dà alle stampe, nel 1993, "Allocazione e riallocazione della proprietà e del controllo delle imprese: ostacoli, intermediari, regole": nei suoi numerosi saggi si occupa di piccole e medie imprese, teoria d'impresa, storia del capitalismo, corporate governance e politiche regionali, come in "On corporate governante in Italy: issue, facts and agenda", e "Imprese in cerca di padrone: proprietà e controllo nel capitalismo italiano", pubblicati entrambi nel 1996.

Dopo aver curato una "Storia del capitalismo italiano: dal dopoguerra a oggi" per CDE nel 1998, l'anno successivo Fabrizio Barca viene nominato Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana; nel 2005 ottiene una laurea honoris causa dall'Università di Parma in Economia Politica, in virtù del suoi meriti acquisiti nell'ambito dell'interpretazione e dell'analisi dello sviluppo economico del Paese e dell'evoluzione dell'apparato produttivo, e per il contributo fornito nella creazione del sistema operativo e istituzionale delle politiche di sviluppo territoriale.

Autore, nel 2006, di "Federalismo, equità, sviluppo: i risultati delle politiche pubbliche analizzati e misurati dai conti pubblici territoriali", edito da Il Mulino, Barca è visiting professor al Massachusetts Institute of Technology (più comunemente conosciuto come Mit) di Boston con incarichi di ricerca, e alla Stanford University.

Dopo aver scritto per Donzelli "Italia frenata: paradossi e lezioni della politica per lo sviluppo", Fabrizio Barca è presidente del Comitato delle politiche territoriali dell'Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), e per la Commissione Europea redige "An agenda for a reformed cohesion policy", rapporto indipendente relativo alle politiche di coesione. Già capo della Divisione ricerca di Bankitalia e, presso il ministero del Tesoro, capo del Dipartimento delle Politiche di Sviluppo, dopo essere stato direttore generale del Ministero dell'Economia e delle Finanze viene nominato, il 16 novembre 2011, ministro senza portafoglio con delega per la Coesione Territoriale per l'esecutivo di Mario Monti.

La sua esperienza al ministero dura fino al 2013, visto che le elezioni politiche del 24-25 febbraio non sono sufficienti a fornire una maggioranza stabile per la creazione di un nuovo governo. In aprile, Fabrizio Barca annuncia la sua adesione al Pd, viste le difficoltà del segretario del partito Pier Luigi Bersani: voci sempre più insistenti lo danno come papabile candidato per la successione dello stesso Bersani.

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