Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
“Si può essere pessimisti riguardo ai tempi e alle circostanze… ma non si può essere pessimisti riguardo all’uomo”. (Anonimo)
Venerdì 24 maggio alle ore 21:30 al Teatro del Popolo di Migliarino ci sarà la premiazione del concorso “Silenzi suoni e voci del fiume Serchio” e una mostra dei lavori delle classi che hanno partecipato. Saranno proiettati i tre video vincitori ex aequo. L’ingresso è libero e anche noi adulti possiamo partecipare per risarcirci almeno un poco da questo presente oscuro e dal pessimismo che ci prende quando pensiamo alle sorti di questo nostro paese.
I ragazzini e le ragazzine della classe quinta della scuola “Elio Pardi” di Migliarino hanno vinto il premio narrativa. Hanno immaginato di compiere un viaggio lungo il fiume Serchio e ce lo hanno raccontato con le parole e con i disegni. Noi adulti siamo troppo spesso spaventati: il fiume lo pensiamo pieno di correnti inquinate, il mare è quello in tempesta della balena di Pinocchio. Invece i bambini e le bambine che hanno scritto e disegnato “In mezzo scorre il fiume” hanno raccontato la bellezza e anche la volontà di diventare grandi navigando verso il mare spinti da una brezza di libertà. Tra le quattro mura di casa si sentono sicuri, a scuola incontrano amici e amiche, maestri e maestre, studiano, disegnano, imparano le regole e si affacciano alle finestre che si aprono sul fiume e sul mondo.
Questi piccoli studenti hanno fatto un ragionamento semplice: supponiamo che oggi abbiamo tutta per noi una barchetta che chiamiamo “Settesoldi” e con quella barca colorata navighiamo fino al mare. I guidatori per ora non siamo noi, ma le nostre insegnanti che pilotano a poppa la curiosa barchetta di carta attraverso un percorso che va dai ponti di Migliarino fino al Serchio. Noi stiamo tutti e tutte a prua e giochiamo a scoprire quello che ci riserva questo viaggio meraviglioso.
Siamo ormai abituati a scrivere Mi piace/Non mi piace e fermarci lì. È il pregio della brevità. Ma questi piccoli viaggiatori, invece, hanno descritto la vegetazione rigogliosa delle rive del Serchio, hanno visto “cespugliosi salici (che) spuntano proprio a ridosso delle acque” e “alti pioppi”; poi hanno aperto le orecchie e, “quando tira vento”, hanno sentito il ticchettio nervoso delle foglie e guardato “nuvole di polline bianco (che) lasciano questi giganti per adagiarsi sul pelo dell’acqua rendendola quasi soffice”.
Altra tappa del passaggio dei ragazzini e delle ragazzine sulla loro barca colorata: “ogni tanto una gallinella emette il suo verso per incitare la sua covata ad entrare in acqua”. Prossima fermata, scansando i muggini: “bertibelli stirati da due canne stanno lì sotto la riva ad invitare i pesci ad entrare per non uscirne più”. Fermata straordinaria: gli aironi cenerini, “stanno immersi nell’acqua proprio come fanno quei pescatori che indossano stivali alti e che per tutto il giorno lanciano la lenza in mezzo al fiume. Anche loro rimangono immobili aspettando che un piccolo pesce passi per poi scattare con un colpo di becco”.
“Man mano che ci avviciniamo al mare il fiume si allarga. Appaiono i gabbiani che galleggiano stanchi sull’acqua anche se ogni tanto si tuffano per catturare piccoli pesci”. Prossima fermata: “dove l’acqua dolce incontra il mare”. Attenzione, avvertono i piccoli navigatori e le piccole navigatrici, “si forma la corrente”. Qui ci vuole un bel patino azzurro “fatto per navigare senza problemi”.
Con questa tenace barchetta siamo finalmente arrivati al mare che esplode sotto i nostri occhi con la sua bellezza. È tanta l’immensità del mare che i bimbi e le bimbe decidono di tornare indietro “prima che venga buio”. Nel viaggio di ritorno continua lo sguardo curioso sugli animali che vivono sul fiume e si fanno anche insoliti incontri notturni. Si è fatto buio, si torna al capolinea: “Là in fondo appaiono le prime luci di Migliarino”.
Capolinea: la forza di un sogno. “Peccato è stato solo un sogno”, dice la nuvoletta del disegno finale. Se i nostri bambini e bambine sono capaci di sognare e di farci sognare, ecco allora forse ci sembrano ancora possibili parole che suonano un po' vecchie e scontate: questo mondo può migliorare.