Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Un gran bel Pisa, un pazzesco Gatto e qualche rimpianto
Come ci si aspettava, oggi all’arena c’era il pubblico delle grandi occasioni; tra i Vip convenuti c’era persino il chitarrista della leggendaria band “Betta Blues Society” (sarebbe il mi’ figliolo!). La parola d’ordine era “crediamoci”, come mi messaggiò la mattina da Zurigo l’amico Rossocrociato. E infatti ci abbiamo creduto (e anche adesso un po’ ci si crede, via). Nell’atmosfera di festa adrenalinica spiccò la scenografia della Curva Nord (vedi foto, scattata sempre dal mi’ figliolo), che forse avrà fatto felice lassù il grande architetto del duomo Busketo e quaggiù il suo biografo Sergio Costanzo.
L’inizio della partita dimostrò subito che il nostro cacciatorpediniere d’assalto era in grado di imbrigliare la corazzata umbra. L’imprendibile Gatto prese a terrorizzare la loro difesa (sono alti e forti, ma ho l’impressione che sulle palle basse siano un po’ lenti) e con una giravolta felina la mise dentro. Immaginatevi l’entusiasmo della tifoseria, che cominciò appunto a crederci. Per tutto il primo tempo il Perugia, pur minaccioso, non riuscì a fare un tiro in porta che fosse uno, e proprio un attimo prima del riposo il gattesco Gatto inventò una magica serpentina con sventola sotto il sette: 2 a 0 e vi rilascio immaginare l’atmosfera nell’intervallo.
Nel secondo tempo per un po’ si cercò di addormentare il match, ma quasi subito, sull’unico errore della nostra difesa, il Perugia, segnò. Si temette un possibile crollo, e invece i gagliardi neroazzurri crearono diverse altre palle goal, tra cui un clamoroso palo di Rizzo a portiere strabattuto. A una ventina di minuti dalla fine l’arbitro espulse uno dei loro difensori lungagnoni, ma il Pisa era ormai in riserva, e nonostante l’uomo in più non si combinò più quasi nulla.
Ora, per tornare al titolo, in effetti, per come si era messa la partita, un qualche rimpianto sul risultato (che avrebbe potuto essere più rotondo) c’è, ma di fronte alla grinta e alla forza d’animo dei nostri non resta che applaudire e sperare. Ce la giocheremo fino all’ultimo anche a Perugia, dove la battaglia sarà epica. Comunque qui un po’ li abbiamo ridimensionati; il loro super attacco fu bloccato piuttosto bene: il temuto pivot Ciofani non toccò palla, marcato a ringhi da Colombini e sui corner da Suagher. Certo gli esterni loro son forti davvero e bisognerà fare parecchia attenzione. Un’altra nota lieta è poi venuta dalla prova dei nostri ragazzotti del centro campo, da Rizzo a Barberis, che se la son cavata bene; certo, come costruzione di gioco, lo schema è quasi sempre un bel lancio a mezza altezza (mentre mi sa che Gatto gradirebbe palle rasoterra), ma non si può pretendere la luna. Conclusione: prendiamoci il settimo sigillo di fila (son mica pochi!) e prepariamoci alla scontro finale di domenica.