Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Che giornata!
Come il famoso film Disney, eravamo in 101 a fare la carica!
Ma non dovevamo fuggire da Crudelia, caso mai correre incontro a Solidalia, che fa rima con Italia, perché non è stata solamente una festa per la Repubblica, ma per decine di altri motivi.
L'odore di Bandiera c'era misto a quello della carne arrosto, della resina del bosco, del sudore dei bimbi accaldati ed eccitatissimi, dei dolci di ogni forma e tipo offertisi in scambi che odoravano di amicizia, accoglienza e affetto.
Io amo questa giornata (questa del ritrovo in strada) più di ogni altra voluta dal Maggio Migliarinese nel suo programma.
La amo perché è una rivincita su un territorio troppo spesso preso a prestito da altri per altri scopi degradanti luogo e persona, la amo perché si svolge nella Pineta, accoglie famiglie intere, persone che lasciano a casa le differenze politiche o sociali, amici che ho scoperto si ritrovano sulla strada dopo anni di lontananza e che si salutano poi dicendosi “al prossimo anno”, la amo per questo scambio di idee miste a vino e dolci, un boccone di una pietanza data con amore senza far vedere e credere che “è meglio la mia della tua”, la amo per il motivo che spinge la squadra perdente il tiro alla fune a godere alla pari di quella vincente, cosa ormai lontana anni luce nella vita comune, la amo per la curiosità che desta in molti il mondo che ti circonda e che ti viene chiesto di conoscere, la fatica comune dei preparativi e del rimessaggio serale delle cose usate, il distacco finale che viene compensato dal vedere che tutto è andato proprio bene e la consapevolezza che sei finalmente a casa tua liberata e festeggiata come un eterno due giugno.
Alla prossima?
Si vedrà!