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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
CHE FINE HA FATTO?
Robertino
(Con un bacio piccolissimo)

16/6/2013 - 19:43


Robertino, nome d'arte di Roberto Loreti (Roma, 22 ottobre 1947), è un cantante italiano.
Quarto di otto figli, dopo la scuola elementare è costretto dalla situazione familiare a cercarsi un lavoro, ed inizia a fare il garzone in una pasticceria; nel frattempo, scopertasi una voce molto limpida ed intonata, inizia a cantare in un coro rionale e, contemporaneamente, a fare la comparsa in alcuni film, fra i quali Il ritorno di don Camillo.

Diventato capocorista, si esibisce nell'opera lirica Assassinio nella cattedrale di Ildebrando Pizzetti; ottiene poi una scrittura al Caffè Grand'Italia in piazza della Repubblica a Roma, dove una sera lo ascolta il regista della televisione danese Volmer Sorensen, che decide di scritturarlo.
Robertino ha solo quattordici anni, per cui vola a Copenaghen accompagnato dal padre, e in Danimarca recita in un film ed incide i suoi primi due 45 giri, che ottengono molto successo anche in altre nazioni del nord Europa.
Il suo stile melodico, che nelle serate riprende molte celebri canzoni italiane come Violino tzigano, Mamma o Arrivederci Roma, incarna quello che gli stranieri in quegli anni identificano con la musica italiana; nel 1962 quindi inizia un tour negli Stati Uniti (dove alla fine dell'anno precedente è anche stato pubblicato un suo 33 giri), che riscuote molto successo e lo porta ad esibirsi anche alla Carnegie Hall di New York.

La notizia di tutti questi trionfi internazionali arriva anche in Italia, e nel 1963 inizia ad incidere per l'etichetta Carosello.
Nel 1964, a neanche 17 anni, partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Un bacio piccolissimo, che arriva in finale e diventa in breve tempo uno dei singoli più venduti dell'anno, restando al primo posto della hit parade per diverse settimane.

Pochi mesi dopo, in coppia con Aurelio Fierro arriva alla finale del XII Festival della Canzone Napoletana 1964 con il brano Mo (Me ne vaco a Pusilleco) scritto da Alberto Testa con musica di E.Sciorilli; il suo successo è così notevole che a Mosca, prima della partita Urss-Italia, gli azzurri sono accolti dalla voce di Robertino che canta l'Ave Maria di Franz Schubert, diffusa dagli altoparlanti dello stadio. Alla stessa edizione del Festival di Napoli presenta, in coppia con Mario Trevi, il brano Me parlano 'e te, scritto da Salvatore Palomba ed Antonio Vian.

Nello stesso anno partecipa al concorso radiofonico Un disco per l'estate con la canzone Un paio di giorni di Alberto Testa, Mogol, E.Sciorilli.
Torna nuovamente a Sanremo nel 1965 con Mia cara (scritta da Mogol e Pino Massara), e l'anno successivo vince il Festival di Napoli con Bella, cantata in coppia con Sergio Bruni.
Nel 1967, dopo aver partecipato al Festival di Napoli con il brano 'A canzone in coppia con Bruno Venturini, ottiene un altro successo al Disco per l'estate cantando Era la donna mia, brano scritto da Gianni Meccia, che arriva alla serata finale e vende molte copie; l'anno dopo, alla stessa manifestazione, presenta Suona, suona violino, che si classifica al sesto posto, e nel 1969 porta, con meno successo, Intorno a me mulini.


Negli anni settanta il suo successo in Italia diminuisce, ma continua comunque ad effettuare serate e tournée nel resto del mondo.

 

Robertino - talvolta indicato anche come Roberto Loretti - è comparso anche in due film: I giardini del diavolo (del 1971, accreditato come Robertino) e La bolognese (del 1975, accreditato come Roberto Loreti). Figura anche nel cast di film girati per televisioni di lingua tedesca.

Ancora oggi gode di una vasta popolarità in Islanda, in Russia e nei Paesi dell'Europa orientale, ed in particolare nelle ex repubbliche dell'Unione Sovietica.

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