Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Vi siete mai chiesti il motivo per cui la fede si mette all’anulare della mano sinistra? La parola anulare deriva proprio dal latino “anulus” e significa anello.
La tradizione affonda le sue origini all’antichità, pare che già le spose egiziane avessero l’abitudine di portare la vera all’anulare perché si pensava che da lì passa una vena che si irradia direttamente verso il cuore.
Successivamente questa consuetudine è passata alla tradizione religiosa cristiana, in cui l’anulare sinistro è il dito che il sacerdote tocca dopo i primi tre con l’invocazione Padre-Figlio-Spirito Santo.
Dal punto di vista anatomico l’anulare è il primo a formarsi nel feto ed è il più debole di tutti, perché collegato al medio e al mignolo tramite il muscolo flessore. La scelta della mano sinistra per portare la fede è anche di tipo pratico: la mano destra è quella che si utilizza di più nelle operazioni di tutti i giorni, quindi qui la fede si rovina prima e potrebbe dare più fastidio.
La fede che gli sposi si scambiano durante il rito religioso nuziale è simbolo dell’unione matrimoniale, per questo è circolare. L’anello è presente già nel periodo barbarico per simboleggiare la promessa, il potere, la sottomissione, il legame esistente tra l’uomo e la donna. L’abitudine di scambiarsi la fede e portarla al dito risale al XVI secolo, mentre si comincia ad incidere il nome degli sposi all’interno soltanto nel XVII.
Prima di allora il rito del matrimonio era vissuto privatamente e senza l’intervento del sacerdote. A suggellare l’unione con la firma di un contratto era il notaio. Il sacerdote era chiamato solo dopo questo momento, di solito veniva ricevuto in casa della donna.
Mentre noi in genere portiamo la fede all’anulare sinistro, in altri Paesi del Nord Europa e in Spagna la vera si porta alla destra. In India, invece, durante la cerimonia del matrimonio vengono inanellate tutte le dita della mano.
La tradizione vuole che la fede sia in oro giallo, ma oggi sempre più persone preferiscono optare per l’oro bianco, rosso o per il platino. A seconda della zona di provenienza e delle caratteristiche, la fede viene denominata in diversi modi: La Francesina, la Classica, la Mantovana, ecc.
Nel matrimonio cattolico le fedi vengono portate agli sposi sull’altare da uno dei testimoni o da un bimbo chiamato “paggetto”. Lo scambio delle fedi con la pronuncia della promessa tra i due sposi è un momento solenne della celebrazione, quello in cui ci si commuove più facilmente.
Attraverso lo scambio delle fedi la coppia giura reciprocamente amore eterno dinanzi a Dio. Proprio per la corrispondenza del dito sinistro all’arteria che arriva direttamente al cuore (sede dell’amore e dei sentimenti) portare la fede all’anulare sinistro acquista il significato di un impegno di fedeltà e di protezione del cuore.
Un’antica credenza cinese ritiene che ad ogni dito della mano corrisponda qualcuno a noi caro: il mignolo rappresenta i figli; il medio rappresenta noi stessi; il pollice rappresenta i genitori; l’indice rappresenta fratelli e sorelle; l’anulare rappresenta il partner.