Mediazione e contrasto alla tratta. Documento del PD vecchianese sul tema della prostituzione
 
La prostituzione è fenomeno complesso che richiede risposte differenziate e soprattutto articolate su più livelli. Un conto sono tutti coloro che scelgono liberamente di vendere sesso a pagamento, un conto sono le persone che sono costrette a farlo.
 
Riteniamo non più tollerabile per un paese civile e democratico la mancanza di una normativa moderna sulla prostituzione. Per questo motivo chiediamo con forza ai nostri rappresentanti in Parlamento un impegno a stimolare un dibattito e a prendere iniziative di revisione dell'attuale normativa in vigore, che è la legge Merlin, una revisione che deve riprendere lo spirito originario di contrasto a quella concezione del corpo come merce, che metta al centro i diritti delle persone, che si proceda nella direzione di una regolamentazione, nell'ambito della garanzie costituzionali.
 
Diverso è il caso delle persone trafficate al fine della prostituzione. In questo caso è necessaria un'azione energica e coordinata, da una parte delle forze di polizia per combattere le centrali organizzate del traffico di esseri umani, così come delle microcriminalità, ma forte deve essere l'impegno nella direzione di una negoziazione sociale, di luoghi e momenti di confronto con quell'universo di persone che si trovano costrette in una situazione così degradante.
 
In questo contesto risultano fondamentali tutti i progetti per il contatto con le prostitute per farle uscire dal giro fin qui messi in campo dalle amministrazioni provinciale e locali a partire dal progetto Sally in tutte le sue successive versioni. La sicurezza non è solo un problema di ordine pubblico ma di coesione sociale e le risorse umane e materiale alle associazioni che si occupano di cercare di portare fuori dal giro criminale le prostitute sono un investimento importante per una società civile. In questo contesto deve essere inquadrata anche la possibilità dei Sindaci di intervenire con ordinanze contingibili e urgenti, che sappiano tradurre in un linguaggio adeguato la sintesi tra l'aiuto a tutte quelle persone che vogliono uscire dalla tratta e contemporaneamente a rendere più difficoltoso e quantomeno ostacolare come illecita l'acquisizione di servizi sessuali a pagamento, che non fanno altro che alimentare ed incentivare quel percorso criminale che porta le persone in strada a prostituirsi. Ordinanze non contro la prostituzione ma contro la tratta di esseri umani di cui consciamente ma a volte inconsapevolmente i cosiddetti clienti continuato a perpretare. Non condanniamo le vittime della tratta anzi incentiviamo le risorse per gli operatori di strada, ma nemmeno tolleriamo in nome di un astratto principio di benevolenza, chi continua a rendere possibile il giro della prostituzione.
 
Consideriamo tutte le politiche di tipo securitario messe in campo con i Pacchetti Sicurezza dei governi di centro destra inutili e dannose, inutile dal punto di vista dei risultati che non hanno contrastato né la prostituzione né le reti criminali, dannose per le stesse prostitute che con quei provvedimenti sono state trasformate in vittime due volte: dalle reti criminali e dalle stesse leggi che le penalizzano.
 
Una nuova consapevolezza deve maturare e la strada da imboccare è quella che le singole comunità locali stanno già facendo o cominciando a fare, è cioè quella di iniziare percorsi di negoziazione sociale, anche attraverso un deciso supporto normativo, che portino ad una maturazione e ad un aumento dei livelli conoscenza da parte dei cittadini di questa drammatica realtà e contribuiscano così alla costruzione di società più coesa e anche più sicura.
 
Partito Democratico
Unione Comunale
Vecchiano