Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Vedi Enrico, le province vanno tolte dalla Costituzione e così finisce una vergognosa querelle durata quasi quarant'anni.
La domanda alla quale tu e molti altri dovreste rispondere è la seguente: quali sono veramente i costi che si sopprimono dal bilancio pubblico? Non prendiamoci in giro x cortesia.
I 12 (altre volte 17) miliardi di euro di costo delle attuali province, tanto sbandierati, sono rappresentati da investimenti per infrastrutture, edilizia scolastica, difesa del suolo, pianificazione territoriale e programmazione economica e settoriale, servizi all'impiego e per la formazione professionale, cooperazione e sostegno al tessuto culturale... tutte competenze e funzioni di cui non si potrà fare a mano, se ne occupino regioni o comuni. Inoltre, la spesa totale di tutte le 107 province italiane è pari all'1,5% della spesa della Pubblica amministrazione.
Il "costo della politica" nelle province è pari allo 0,9 della loro spesa. Ed è l'unica cosa che si taglierà. Va bene eliminarle ma raccontateci la verità, abbiate anche il coraggio di dire che democrazia e rappresentanza non valgono più nulla (secondo voi) coerentemente all’impostazione presidenzialista ed all’abolizione più o meno coatta dei piccoli comuni.Trovate anche il tempo di spiegarci le contraddizioni tra le proposte di legge dei parlamentari pd sul sostegno ai piccoli comuni e dei progetti per la valorizzazione delle aree interne e del policentrismo che caratterizzano la programmazione strategica per i fondi comunitari 2014-2020 del Ministero per la Coesione Territoriale.