none_o


Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
none_a
Che tempo che fa - di Michele Serra
none_a
di Fernando Bezi
none_a
Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
none_a
di Bezzi Fernando - 2025-04-17bezzifer
none_a
Raccontino di Giancarlo Montin
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Rosanna Betti
per Fiab Pisa
none_a
Cena per la Liberazione 24 aprile
none_a
Assemblea soci Coop.
none_a
Cascina, 27 aprile
none_a
CNA AREA VALDERA
none_a
Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
FINALMENTE DOMENICA!
di Ovidio Della Croce
Congedo da una spiaggia bianca

7/7/2013 - 19:08

Cara amica, compagna cara,
te ne sei andata questa settimana dopo una malattia vissuta un anno, credo. Te ne sei andata qualche giorno dopo la partenza di un compagno come te, che ha vissuto una malattia simile alla tua durata sei mesi.
 
Amica e compagna, hai fatto uno degli ultimi bagni di mare nel mese di luglio, due anni fa. Il cielo azzurro, il sole accecante, il mare calmo, la spiaggia bianca. A quell’ora non c’era molta gente e il sole brillava di luce bianca e tu camminavi sul fondale basso dopo una bella nuotata. Indossavi un costume intero nero, la tua faccia sorridente, le tue gambe uscivano piano piano e con eleganza dal mare, erano ancora in forma, belle e selvagge. Quella spiaggia fa parte di un comune che non supera i settanta chilometri quadrati e i tremila abitanti. Dunque, a occhio e croce, una trentina per ogni chilometro quadrato. Davanti alla spiaggia libera di questa zona bella e selvaggia c’è un lungomare con tanti chioschi e barrini, ce n’è uno ricoperto di disegni colorati di una folla fatta di pesci che sembrano uomini, noi l’abbiamo chiamato Chiosco Haring. Ricorda il Tuttomondo di Pisa, ma il chiosco ora è chiuso, pare che il comune voglia rinaturalizzare il lungomare. L’idea pare buona, ma non si capisce bene e sono preoccupato per i lavoratori stagionali che campano di turismo. Lo saresti anche tu, penso, che ti sei da poco rinaturalizzata.
 
Dicevo di Pisa, la tua città. All’hospice di via Garibaldi giovedì era caldo, c’era la camera ardente e un cordoglio che toccava non solo i familiari, ma tante persone, i tuoi amici e amiche, compagni e compagne. Ricordavano la tua “bella testa”, la tua intelligenza “precisa e analitica”. La laurea in lettere, l’insegnamento al’Istituto tecnico industriale, il movimento del ’68, l’impegno “etico” nel partito, nel sindacato e istituzionale, la vicepresidenza del Consiglio regionale, l’assessorato alla cultura e allo sport nella Giunta Floriani dal 1994 al 1998.
 
Ora che ci penso, giovedì scorso, ho ricordato con nostalgia il raduno dei turisti pisani per un aperitivo poco dopo quel bagno sulla spiaggia bianca del lungomare tra Putzu Idu e Mandriola con qualche chiosco aperto e qualcuno chiuso e gli stagni dietro, ma non so se quest’anno ci sono i fenicotteri. C’eri anche tu, naturalmente. Sorseggiavi un bicchiere di vernaccia fresca. Eri seduta con le gambe accavallate. Allora mi avvicinai e pensai a come si esprimeva la tua intelligenza dopo tanti anni di impegno sindacale, politico e amministrativo. Tu mi parlasti dei tuoi studi sulla storia contemporanea con la voce con cui meritano di essere trattati certi argomenti e di certi quadernetti densi di appunti che non ti decidevi a pubblicare. Era bello chiacchierare in ottima compagnia. Pensai che un modo in cui si esprimeva la tua intelligenza, oltre alla determinazione e alla coerenza, era l’eleganza.
 
Poi trovai il coraggio di ricordarti la prima volta che ti vidi. Era il sessantotto, eri seduta con le gambe accavallate alla Casa del popolo di San Giuliano per una riunione. Vedere una ragazza in una Casa del popolo era molto insolito. Vederne una con una gonna beige corta e le gambe accavallate, “le più belle gambe di Pisa” che interveniva con intelligenza ed eleganza mi paralizzò le gambe. Fu per me un’immagine che rimane nel mio album politico e nostalgico. Mi piace chiudere questo mio commiato con le tue parole che ritornano nella mia memoria. E con le tue idee che, almeno quelle, sopravvivono. Sei lontana, fai un sorriso lusingato per questo mio ricordo giovanile e ti piace rivedere la spiaggia bianca e il mare azzurro. È così?
 


P. S.

Video di Sandro Marianelli
 

Fonte: Fotografia: "Camminando con KH", di Giuseppe Muccioli
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

8/7/2013 - 11:09

AUTORE:
Ultimo

......... l'amica, compagna del professor Ovidio ........ ma, come ci ha lasciato scritto il Foscolo ....... non si muore fino a che continueremo a vivere nel ricordo degli altri ....... e la Signora della quale il Professore parla sembra aver lasciato il Suo ricordo in molti. ....... Ultimo.