Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Cécile Kyenge Kashetu nasce il 28 agosto del 1964 a Kambove, nella Repubblica Democratica del Congo, e si trasferisce in Italia a diciannove anni, nel 1983. Dopo essersi laureata all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma in Medicina e Chirurgia, si specializza all'Università di Modena e Reggio Emilia in oculistica, esercitando quindi la professione di medico oculista.
Sposatasi con un italiano e madre di due figlie, nel 2004 viene eletta per i Democratici di Sinistra in una circoscrizione del Comune di Modena; più tardi viene nominata responsabile provinciale del Forum della Cooperazione Internazionale ed Immigrazione.
Il 7 giugno del 2009 Cécile Kyenge viene eletta consigliere provinciale a Modena, nelle file del Partito Democratico, entrando nella Commissione Welfare e Politiche Sociali. Nominata responsabile regione delle politiche dell'immigrazione del Pd per l'Emilia Romagna, a partire dal mese di settembre del 2010 è portavoce a livello nazionale di "Primo Marzo", network per cui si occupa della promozione dei diritti umani e in particolar modo dei diritti dei migranti: l'associazione, tra l'altro, chiede l'abolizione del permesso di soggiorno a punti, l'abrogazione del reato di clandestinità e della legge Bossi-Fini, il riconoscimento della cittadinanza tramite lo ius soli e non lo ius sanguinis, e la chiusura dei Cie.
Costantemente impegnata in iniziative riguardanti il diritto di cittadinanza, Cecile Kyenge collabora con Corriere Immigrazione e con Combonifem; coordina inoltre, in collaborazione con l'Università di Lubumbashi, il progetto Afia finalizzato alla formazione di medici in Congo.
In seguito alle elezioni politiche italiane del 24 e 25 febbraio 2013, viene eletta deputata per il Pd, prima donna con origini africane in Parlamento; poche settimane dopo, firma insieme con Roberto Speranza, Khalid Chaouki e Pier Luigi Bersani, suoi colleghi di partito, una proposta di legge per il riconoscimento della cittadinanza agli immigrati, che prevede che venga riconosciuta la cittadinanza a bambini nati in Italia e figli di stranieri che da almeno cinque anni risiedono nel nostro Paese.
Il 28 aprile, infine, Cécile Kyenge è nominata Ministro dell'Integrazione per il nuovo governo guidato da Enrico Letta, diventando così il primo ministro nero della Repubblica Italiana.