Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Famiglie nella crisi. Una rete di protezione.
Venerdì 19 Luglio alle ore 21,30 presso la tensostruttura della Pubblica Assistenza di Arena Metato/Madonna dell’Acqua si è svolto l’incontro organizzato dal circolo P.D. di Arena Metato/Madonna dell’Acqua sul seguente tema: Famiglie nella crisi. Una rete di protezione.
A tale incontro, coordinato da Maria Rosa Cranchi, erano presenti rappresentanti delle varie associazioni presenti sul territorio del nostro comune: Roberto Ghelardi per il Banco Alimentare,
Enzo Marcheschi per l’UILDM, Daniele Vannozzi per la Pubblica Assistenza, Massimo Mazzoni per gli Operatori di Strada, Cristina Gori per l’associazionismo sportivo, Mazed Dahmane.
Presidente della Consulta Immigrati S.G.T. e la Dirigente Scolastica Lida Sacconi.
Dagli interventi è emersa la necessità di valorizzare il ruolo dell’associazionismo mettendo in evidenza come i compiti a cui assolvono costituiscano una forma indiretta, ma significativa, di guadagno benché questo non compaia nel bilancio dell’Ente locale.
Tutti hanno chiesto che non cisiano ulteriori tagli ai fondi dedicati a questo tipo di attività e che è necessaria una maggior sensibilità da parte del comune nei confronti dei più svantaggiati (significativo l’intervento del rappresentante dell’UILDM, Enzo Marcheschi, che ha ribadito le difficoltà che incontrano dovute alla mancata realizzazione o inadeguata progettazione in merito alle barriere architettoniche).
Importante l’intervento della dirigente scolastica Lida Sacconi che ha ribadito come la scuola sia lo strumento fondamentale per ricreare una coscienza civica nei giovani dopo i danni provocati in questi ultimi 20 anni, augurando il ripristino di una stretta forma di cooperazione tra scuola e famiglie.
Questo tipo di collaborazione inoltre può favorire una migliore integrazione dei “nuovi cittadini” in quanto essa ha il proprio cardine sui figli dei migranti che, grazie alla frequenza della
scuola, tendono a sentire l’Italia come la loro casa.