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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
da-Tiziano Nizzoli
Presidente ass. Cittadini e Territorio
Membro del Consiglio Direttivo del comitato cittadino”Colognole e dintorni per l’Ozzeri ed il Serchio”
Serchio ed Ozzeri, fonti di vita e di preoccupazioni

26/7/2013 - 14:47

            Serchio ed Ozzeri, fonti di vita e di preoccupazioni

 

Il 4 dicembre 2012, a seguito di una piena del canale Ozzeri, crollò il ponte antistante il casello idraulico e con esso collassarono le porte Vinciane ed alcuni argini. Questi cedimenti provocarono la morte di Francesco Gabriellini, noto in zona per aver denunciato, in varie occasioni, il precario assetto idrogeologico dell’area e dell’aumentata pericolosità delle piene, anche a causa della costruzione di una centrale idroelettrica nel punto di confluenza del suddetto canale nel Serchio.

Si è subito costituito il “Comitato Colognole e dintorni per l’Ozzeri ed il Serchio”, formato da numerosi cittadini che abitano nei pressi dell’area in questione, fortemente preoccupati per la tenuta degli argini e memori dell’inondazione subita nel 2001.

La prima azione del Comitato è stata di chiedere alla Procura di effettuare le dovute indagini al fine di individuare eventuali responsabilità sulla morte del loro concittadino. Successivamente sono state da loro promosse riunioni alle quali hanno partecipato rappresentanti qualificati di Provincia, Comune, Autorità di Bacino, Consorzio di Bonifica, Auser-Bientina, Prefettura, nonché la ditta realizzatrice dei lavori della centrale idroelettrica.I rappresentanti del Comitato hanno espresso perplessità circa la bontà dei lavori eseguiti in somma urgenza, consci che sarebbero stati considerati definitivi fino a quando la forza di una piena non ne avesse dimostrato l’inadeguatezza; puntualmente la definitività dei lavori è stata ufficializzata dalle affermazioni del Dott. Bracci, responsabile del Servizio Difesa Suolo della Provincia di Pisa.Ma cosa viene contestato dal Comitato cittadino? Ecco elencati i punti:Si ritiene che gli eventi catastrofici verificatisi siano dovuti ad un'errata valutazione di ciò che la costruzione della centrale idroelettrica avrebbe causato al deflusso delle acque ed ad una mancata messa in sicurezza degli argini durante i lavori come, ad esempio, l’uso di “palancole” per il loro consolidamento;Le porte Vinciane a valle del casello idraulico, collassate assieme al ponte, sono state sostituite con valvole “clapet” a monte dello stesso con l’analoga funzione di interdire l’entrata delle acque del Serchio in piena nell’Ozzeri. Questi scatolari hanno un'apertura di deflusso di 27mq, contro gli oltre 70mq delle porte Vinciane. Oltre alle dimensioni ridotte, per ognuno dei tre scatolari sono state collocate due valvole clapet, i cui montanti, uno al centro di ogni scatolare, determinano un verosimile pericolo di occlusione e quindi di un non corretto funzionamento, causato dai rami e dai tronchi trasportati dalle piene che vi verrebbero trattenuti. Quando il comitato ha fatto presente questa problematica, gli sono stati snocciolati numeri sul quantitativo di mq di portata, sul fatto che in caso di pericolosità si sarebbe fatto saltare con una ruspa l’argine costruito sulle valvole clapet, che infatti viene chiamato “fusibile”, per far defluire l’acqua dell’Ozzeri in eccesso. Ma la cosa che ha più stupito è stata l’affermazione da parte di un tecnico (potrei fare il nome, ma evito) che la piena verificatasi nel 2012 rientrava in una casistica duecentennale: chi lo affermava non era probabilmente ben informato sui mutamenti climatici in atto e sulla sempre maggiore frequenza di avvenimenti estremi, come forti precipitazioni e “bombe d’acqua”.

 

Sempre a proposito delle valvole clapet con il loro argine fusibile, esse sono state posizionate su una gettata di cemento che ha innalzato il livello dell’acqua dell’Ozzeri di 80-100 cm, causando problematiche anche a Meati e Cerasomma, nella Lucchesia, come argini più fragili perché intrisi di acqua, impossibilità di tagliare le canne perchè i mezzi ora sprofondano nel fango, il rallentamento della corrente e quindi la minore ossigenazione per la fauna ittica, a cui è ancora preclusa la continuità fluviale fino a quando non verrà costruito lo scivolo per i pesci in prossimità della centrale idroelettrica.La frattura nel muro di sponda sinistra del Serchio adiacente alla centrale idroelettrica presenta un dissesto strutturale la cui riparazione, seppur prevista, deve rivestire carattere di estrema urgenza e, insieme alla realizzazione del setto di separazione tra l’alveo del Serchio e quello dell’Ozzeri (chiamato “puntone”), deve essere concluso non oltre la fine dell’estate.A lavori ultimati devono essere definite, calendarizzate e, se necessario, rafforzate le competenze che riguardano la manutenzione delle valvole ed il controllo degli argini, dove le tane di nutrie possono rappresentare un forte pericolo per la tenuta delle sponde in caso di piena sia del Serchio che dell’Ozzeri. Concludo riportando un’affermazione del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino, prof. Raffaello Nardi, a commento del progetto di ricostruzione e consolidamento di opere idrauliche presenti in corrispondenza della confluenza del canale Ozzeri con il fiume Serchio, tenutasi presso la Regione Toscana il 20 maggio 2013 con tutti i maggiori responsabili: “[…] preme tuttavia sottolineare la necessità di una rapida sistemazione definitiva del nodo idraulico, che non potrà prescindere da una valutazione complessiva del nodo stesso, condivisa da tutti gli Enti, che porti alla programmazione degli interventi di completamento ritenuti necessari. In particolare dovranno essere valutati gli effetti indotti dal nuovo sbarramento con clapet realizzato in somma urgenza, sia in termini dei rigurgiti indotti verso monte, sia dal punto di vista di possibili risalti idraulici indotti a valle […]”.In poche parole gli abitanti di Colognole e dintorni non possono dormire sonni tranquilli, poiché esistono serie possibilità di inondazione a seguito di collasso degli argini.

 

Cittadini e Territorio ha posto il quesito in Consiglio Comunale circa la tempistica prevista per i lavori, ma ad oggi non è arrivata alcuna risposta, e il tempo passa......
  
Tiziano Nizzoli
Presidente ass. Cittadini e Territorio
Membro del Consiglio Direttivo del comitato cittadino”Colognole e dintorni per l’Ozzeri ed il Serchio”






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30/7/2013 - 15:10

AUTORE:
Alisa

Per chi ha tempo, interesse e voglia di approfondire i motivi delle nostre preoccupazioni indico il sito del Comitato, www.ozzeriserchio.altervista.org, da cui è possibile, tra l'altro, prendere visione di tutte le comunicazioni fatte.

27/7/2013 - 19:22

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

......si deve essere sempre così "avvelenati", intolleranti, maliziosi, a volte tracotanti e cattivi?
Si sta parlando di un problema della gente e del territorio, cerchiamo di essere propositivi!
Mi risulta che Riccardo Maini non si nasconde dietro pseudonimi e anche se fosse stato lui a fare la precisazione di R.M., non mi sarei assolutamente arrabbiato. Per quanto mi riguarda, ho fornito una relazione a Virgilio Luvisotti, con preghiera di portarla in Cosiglio Comunale per conoscere la tempistica dei lavori alla foce dell'Ozzeri; era martedì e lui mi ha detto che l'avrebbe presentata il giorno successivo, poi non ho più saputo nulla. Anche io ho parlato recentemente con il Sindaco di questa problematica, ma i cittadini che si rivolgono a me vogliono delle certezze, non delle vaghe promesse o dei discorsi in politichese.
In poche parole, a parte le valvole clapet, di cui potremo constatarne l'efficacia alla prossima piena dell'Ozzeri, i cittadini di Colognole e dintorni vogliono sapere se all'inizio della stagione piovosa il puntone sarà terminato ed il muraglione e gli argini consolidati. Non mi pare che si stia chiedendo il sesso degli angeli, non trovate?

27/7/2013 - 16:28

AUTORE:
Riccardo Maini

Mi dicono, ma non sono un cacciatore che nel comune di San Giuliano Terme non vi sono più volpi. Forse il sig. Luca Ruberti è abituato a fare colazione con pane e volpe e ha sterminato questo intelligente animale sperando di acquisirne le facoltà.
Il caldo fa brutti scherzi. Sono certo che Tiziano Nizzoli abbia recepito il messaggio nella dovuta maniera.

27/7/2013 - 13:54

AUTORE:
Luca Ruberti

Caro Maini le scuse non richieste sono ammissione di colpevolezza si fa presto ad attaccare e dopo nascondersi dietro al non sono io guarda caso sei in consiglio comunale e solo tu puoi sapere queste cose noi comuni mortali no.

27/7/2013 - 12:31

AUTORE:
Riccardo Maini

In alcuni interventi sulla Voce del Serchio mi sono firmato per comodità R.M.; desidero chiarire che il commento riportato in precedenza non mi appartiene. Non vorrei che si innescassero polemiche che non mi appartengono. Saluti

27/7/2013 - 11:09

AUTORE:
R.M.

Il quesito e' stato posto al Sidaco e non al Consiglio come erroneamente ha scritto il Nizzoli

27/7/2013 - 8:36

AUTORE:
Ludmilla

Ci sono persone che ogni volta che piove un pò di più passano notti insonni a sorvegliare le piene, temendo per l'incolumità loro e dei loro familiari.
Ci sono stati e ci sono lavori in atto, la cui bontà è stata messa in discussione in varie occasioni.
C'è scappato già un morto e la Procura ha aperto un fascicolo.
Se Ranieri critica il Nizzoli per quello che sta facendo, o è uno della ditta appaltatrice dei lavori, o è un politico che magari questi lavori li ha fatti appaltare. C'è anche una terza possibilità che riguarda le umane capacità intellettuali, ma non la dico, poichè potrebbe risultare offensiva e la censura non me la passerebbe.

27/7/2013 - 8:24

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

Prima di dire che le ricostruzioni sono faziose, occorre dire il perchè. Siamo talmente certi delle nostre affermazioni, che potremmo sostenerle in qualsiasi momento in qualsiasi riunione che si dovesse tenere.
La ripetitività dell'articolo è dovuta al fatto che le notizie "scorrono" e cadono nel dimenticatoio. La Voce del Serchio, che ringraziamo vivamente, ci aiuta a tenere il problema in graticola; anche perchè, se non si parla qui di queste problematiche, dove se ne deve parlare, sulla Voce del Po?
Tenga presente, caro Ranieri, che devono essere sempre ben accolti ed incitati quei concittadini che si prendono a cuore questo tipo di problematiche ed incalzano le istituzioni perchè intervengano. A questo proposito ringrazio Alisa Maionchi, che non ha mai smesso di portare all'attenzione degli organi preposti ad intervenire in questa problematica.
Tutte le settimane ci diamo appuntamento sul cantiere per verificare cosa stanno facendo, venga anche lei a verificare, invece di stare a perdere tempo a scrivere cose che non sono di utilità per nessuno.
Le faccio presente che se collassassero gli argini, come peraltro è recentemente successo, potrebbe non andare bene com'è andata l'ultima volta, dove non abbiamo contato morti ma solo danni!
Sia partecipativo e propositivo, la denigrazione nei miei confronti interessa a pochi, mi creda.

26/7/2013 - 20:43

AUTORE:
Ranieri

Ma questo stesso intervento, farcito di inesattezze e ricostruzioni faziose, non era stato già pubblicato un paio di settimane fa?

Ma questa e' la voce del Serchio o la voce del nizzoli? E il nizzoli dice sempre le stesse 'ose?