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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Mattaccino del cielo
...così lo ha nominato don Lido

29/7/2013 - 23:41

Dare l'addio ad un familiare è difficile, molto, e vorresti che non ti capitasse mai. Se poi quel familiare è “particolare” perchè rappresenta qualcosa di molto importante, perchè la sua presenza condensa il senso di famiglia, la sua forza, la sua essenza più vera e autentica, difficile diventa un eufemismo.
Mi era stato chiesto da subito di scrivere qualcosa su di lui, ma quando le cose che accadono sono molto vicine, non accadono e basta, ti travolgono e non è facile trovare le parole, fermare le emozioni e scrivere.
Cancello e scrivo, scrivo e cancello...perchè non trovo le parole giuste, perchè mi pare che ogni parola che scelgo non riesca a rendere l'idea di cosa provo e di chi era Piero. Non so descrivere il Piero del Gioco del Ponte, lo dovrebbero fare i suoi colleghi e lo hanno fatto su Fb, non so parlare di Piero cacciatore...ho nel cuore il Piero persona, mio cugino, i ricordi familiari. Ricordi di cui era riservato, ricordi che spesso ci scambiavamo per riderci sopra, per prenderci in giro. Ho nel cuore il Piero che non ha mai fatto mancare la sua presenza quando serviva, il suo aiuto arrivava senza bisogno di chiederlo. Nella famiglia ha sempre svolto il ruolo di portatore di pace e di aggiustatore di rotture relazionali. Non ricordo di averlo mai visto arrabbiato, aveva sempre una riserva di energie positive a cui attingere e che ti trasmetteva. Ho sempre pensato che mi proteggesse e che mi osservasse da lontano, pronto ad avvicinarsi se avessi avuto bisogno. Aveva un senso di famiglia che ho riscontrato in poche persone, un amore non solo sentito ma dimostrato ogni giorno a sua moglie, al figlio, la nuora e la nipote. Era fiero di loro, e si vedeva. Secondo me era felice, di quella felicità genuina, che vorrei avere ogni giorno della mia vita anche io, perchè se ce l'hai tu, la puoi trasmettere e regalare anche agli altri.
Era un gigante buono, leale e generoso, qualità che sono state raccontate anche dalle tante persone che lo hanno conosciuto anche in altri mondi... i cacciatori, gli amici, i colleghi di lavoro, i Mattaccini e il mondo del Gioco del Ponte. Un mondo quello del Gioco del Ponte fatto di competizione, di forza fisica, ma che senza umiltà, lealtà, generosità e spirito di squadra non va molto lontano. Lui ha saputo mettere e tenere insieme uomini, qualità e spirito di gioco tanto da guadagnarsi il titolo di Ammiraglio.
Su quel ponte ha faticato, gioito, esultato, ha vinto ed è stato vinto, è stato applaudito, è entrato e uscito, ha spinto quel carrello con tutte le sue forze, ma quel carrello alla fine è diventato così pesante che lo ha travolto, lo ha caricato per trasportarlo in un altro mondo, se esiste, e allora quel gioco diventa anche una metafora della vita e della morte, del passaggio inevitabile, costruendo ponti che uniscono mondi tanto distanti, ponti che stanno in piedi e sui quali puoi camminare solo se qualcuno ti tiene nella memoria, solo se i ricordi restano vivi nella mente delle persone, solo se il nostro passaggio avrà lasciato delle tracce e Piero ha lasciato molte tracce in mondi diversi. Il ricordo di questo gigante buono, del suo fare e del suo dire semplice, ma sincero e autentico sarà sempre nel mio cuore.
Ciao cugino, ti voglio bene.
 

 

Fonte: Mina Canarini
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1/8/2013 - 15:28

AUTORE:
nadia

Vorrei solo dirti grazie di tutto....... Grazie di come 26 anni fa' mi hai accolto nella tua famiglia, considerandomi da subito una figlia. Hai lasciato un grande vuoto. Il destino è stato crudele , ha voluto portarti via da noi troppo presto. Sono sicura che da lassù continuerai a proteggere la tua famiglia come hai sempre fatto. Hai lasciato bellissimi ricordi di Te. Sono ORGOGLIOSA di avere avuto un suocero ( o meglio un 2" padre) come te: non ti dimenticherò MAI . Ciao Piero , ti voglio bene.

31/7/2013 - 21:02

AUTORE:
un amico

parlare di piero è facile si possono solo usare parole buone come,è sempre stato lui verso tutti noi,era il paciere di tutti con il suo modo di parlare,e di trovare le soluzioni pacifiche,difficile è stato andarlo a trovare,molte volte ho fatto il giro della casa ma non sono riuscito a trovare la forsa di suonare il campanello,per questo sono sicuro che lui mi perdonera'.dimenticavo aspettami piero lassu' faremo un banano ancora piu'grande come avevamo nella testa.ciao totterone mi mancherai.

30/7/2013 - 19:02

AUTORE:
un tuo combattente

caro piero per me e stato un onore avere fatto il tuo combattente sono stati degli anni indimenticabili la sera in quel chiesino la nostra palestra. q uante fatiche ma anche tante risate eri una persona umile e brava ti ricordo dicendoti grazie per quei momenti sarai sempre il mio capitano ciao piero

30/7/2013 - 16:47

AUTORE:
Il Passero

Io voglio ricordarti nel padule con le stampe e le anatre ed un bel branco di codoni che cantano e lo sgranellio di un branco di marzaioli in primavera. Nel capanno che gli piaceva moltissimo: Punta di casina nel lago di Massaciuccoli.
Ciao Piero.

30/7/2013 - 0:03

AUTORE:
Mina

il tuo commento inviato al forum mi è arrivato in faccia come uno schiaffo. mi era stato chiesto di scrivere e io avevo risposto che volevo un po' di tempo. non ce la facevo a scrivere, o forse non volevo. egoisticamente volevo ancora scaldarmi il cuore con i ricordi, le emozioni tenute tutte per me. il tempo, mi mancava il tempo, la distanza tra quel groviglio di sensazioni che abita la mente quando succedono queste cose e la capacità di scrivere, che vuol dire metter fuori. mi piacerebbe che a questo mio ricordo molto personale di Piero ne seguissero altri dei suoi amici, di chi lo ha conosciuto. questo si sarebbe un bel modo per ricordarlo, per onorarne la presenza...ognuno di noi può farlo, senza aspettare che altri lo facciano per noi. non mi resta che ringraziarti perchè mi hai costretto ad uscire dal mio guscio e a dare voce alla tristezza e al dolore che deriva dalla perdita di una persona cara.