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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Molina mon amour "Scalpiccii sotto i platani"
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Assemblea soci Coop.
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
BIOGRAFIE
Khaled Hosseini

30/7/2013 - 15:28



Khaled Hosseini nasce il 4 marzo del 1965 a Kabul, in Afghanistan, quinto di cinque fratelli, figlio di un'insegnante di storia e persiano in un liceo e di un diplomatico impiegato al Ministero degli Esteri. Proprio per motivi legati al lavoro del padre, Khaled e il resto della famiglia sono costretti a spostarsi nel 1970 in Iran, a Teheran; tre anni dopo, mentre il re afghano Zahir Shah perde il trono a causa del colpo di stato orchestrato da suo cugino Mohammed Daoud Khan, la famiglia Hosseini torna in patria.

I trasferimenti non sono, comunque, destinati a concludersi: nel 1976 gli Hosseini traslocano a Parigi, con l'obiettivo di tornare a casa nel 1980. Le cose, però, non vanno secondo i piani: mentre l'Afghanistan viene governato da un'amministrazione filo-comunista direttamente appoggiata dall'Armata Rossa, il padre di Khaled, temendo gli effetti della guerra sovietica in patria, chiede l'asilo politico negli Stati Uniti: la famiglia, quindi, ottiene il permesso di stabilirsi, nel settembre del 1980, in California, a San Josè.

Dopo aver vissuto unicamente grazie ai sussidi statali per i primi tempi (visto che tutte le proprietà della famiglia erano rimaste in Afghanistan), la situazione economica di Khaled e dei suoi familiari migliora progressivamente. Egli, in questo modo, ha la possibilità di frequentare l'Independence High School di San Josè e, dopo essersi diplomato nel 1984, iscriversi alla Santa Clara University, dove si laurea in biologia quattro anni più tardi. L'anno seguente entra a far parte della Scuola di Medicina dell'Università di San Diego, dove nel 1993 conquista il Master Degree. Inizia a lavorare, quindi, presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, e nel frattempo coltiva la passione per la scrittura.

Nel 2003 Khaled Hosseini pubblica il suo primo romanzo, "Il cacciatore di aquiloni", la storia di un giovane ragazzo (Amir) che lotta per stabilire un rapporto più intimo con il padre. La vicenda è ambientata in Afghanistan, dalla caduta della monarchia fino al collasso del regime talebano, e nella Bay Area di San Francisco, a Fremont: si parla di tensioni etniche tra Hazara e Pashtun, ma anche dell'esperienza di chi migra negli Stati Uniti. "Il cacciatore di aquiloni" si rivela un successo straordinario: nel 2005 è il terzo libro più venduto negli Stati Uniti, mentre nel 2007 viene realizzato un film tratto dall'opera (in cui, tra l'altro, Khaled appare in un cameo, interpretando un passante in scena mentre Amir compra un aquilone).

Nello stesso 2007 Khaled Hosseini dà alle stampe "Mille splendidi soli", a sua volta ambientato in Afghanistan. Molti dei temi sono ripresi dal "Cacciatore di aquiloni", ma visti in una prospettiva più femminile: è la storia di due donne, Mariam e Laila, le cui vite diventano intrecciate nei trent'anni che vanno dall'occupazione sovietica dell'Afghanistan fino al dominio talebano e alla ricostruzione post-talebana. Anche questo libro ottiene un riscontro eccezionale (vendendo più di un milione di copie solo in Italia), e anche in questo caso la casa di produzione cinematografica di Steven Spielberg, la Dreamworks (che già aveva comprato i diritti del "Cacciatore di aquiloni") ne acquisisce i diritti.

A diversi anni di distanza Il 21 maggio del 2013, esce il terzo romanzo dello scrittore di origini asiatiche: si chiama "E l'eco rispose" (titolo originale: "And the mountains echoed").

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