Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Viaggio in Siam(?)
Da “Le avventure di Marco Pollo”.
È il 31 luglio, il prossimo mese farò un po’ di riposo, ma prima voglio narrarvi dei mostri che questa nuova terra mostra in ogni suo angolo. Siamo arrivati nella Terra di Bonfiang, tolta mi han detto a un duca; l’acqua la fa da padrone e da dittatore, la gente la venera e la teme e intorno vi sono tristi testimonianze di squallore e rovina. La religione vi ha messo terribili divinità crudeli e sanguinarie con bocche spalancate, artigli taglienti, enormi tentacolari braccia rosse di sangue, urli sibili e lamenti terrificanti e al contempo nenie ammaliatrici in una lingua parlata che non si comprende.
Spero di uscirne incolume.
Ora fa caldo davvero!
Un caldo infernale che mi fa sentir poeta:
Lo duca e io per quel cammino ascoso
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d'alcun riposo,
salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch'i' vidi de le cose belle
che porta 'l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Speriamo che non me la copino!
Il prossimo lavoro lo vorrei dettare (forse è meglio lo scriva da solo) incentrandolo a proposito di una strana scritta che ho trovata su un anello:
Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul,
ash nazg thrakatulûk, agh burzum-ishi krimpatul.
Roba in capo ce ne ho in abbondanza.