Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
2 agosto. Teniamo viva la memoria.
C'è uno spettro che non si aggira più per l'Italia. Sebbene ce ne sarebbe un gran bisogno, non si parla più del passato. Quando capita -davvero di rado- di solito si assiste ad eccezionali lezioni di revisionismo acritico o peggio di vera e propria mistificazione. Eventi di enorme importanza che hanno modellato le nostre strutture sociali e prodotto quello che oggi siamo, vengono nel tempo rimossi o -se va bene- celebrati feticisticamente duranti gli anniversari.
C'è chi fa dell'assenza di legame col passato un elemento costitutivo della propria identità, chi pensa che la storia non serva a nulla: “pensiamo al presente”, chi la manipola stabilendo analogie fuorvianti.Recentemente è stato condotto una studio per misurare il grado di conoscenza degli studenti medi-superiori rispetto ad alcuni importanti episodi inerenti agli “anni di piombo”. I risultati hanno sottolineato la totale mancanza di conoscenza di eventi come: la strage di piazza fontana, il rapimento Moro, Ustica, le bombe sui treni, la P2, e infiniti altri.
Oggi è il 2 agosto. Esattamente 33 anni fa, il 2 agosto 1980, un ordigno esplose dentro la stazione di Bologna provocando la morte di 85 persone e ferendone più di 200. E' passata alla storia come Strage di Bologna ed è l'unico episodio nel misterioso quadro della “strategia della tensione” di cui la magistratura italiana ha individuato e condannato gli esecutori materiali: i neofascisti Mambro, Fioravanti e Ciavardini. Oltre a loro, ufficiali dei servizi segreti di allora e l'ex capo della P2 Licio Gelli, condannati per depistaggio.
La memoria è un luogo prezioso, e tutti noi dobbiamo fare in modo di tenerlo vivo. Diceva quel tale: “la storia si ripete sempre due volte”. Forse vivere il presente con una maggiore consapevolezza del passato ci può aiutare a capire la tragedia, e se siamo fortunati ad evitare la farsa
Daniele IannelloSegreteria provinciale PRC Pisa
Partito della Rifondazione Comunista -Sinistra Europea Federazione di Pisa. Via Battichiodi 6, 56127. PISA