Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Fra due giorni ricorrerà il 71° anniversario dell’affondamento del sommergibile Scirè e la morte dei 60 uomini del suo equipaggio.
Nota è la sua storia e noto dovrebbe essere lo spirito che aveva spinto quegli uomini a compiere quelle missioni.
Altri uomini ora lottano per ideali, per l’ambiente, per una vita migliore da lasciare ai posteri e lo fanno senza bombe, siluri o cannoni, lo fanno con il loro corpo partendo dal cuore e arrivando al cervello.
Hanno lasciato gli altisonanti nomi di storica origine e gli acronimi poetici, si chiamano adesso con nomi forzatamente inglesi e sigle incisive, uno per tutti Greenpeace, e non lasciano morti in giro.
L’ultimo bersaglio di nemico moderno che viene ostacolato adesso, lasciando la terra ferma dei NO-TAV e andando sul mare dal quale eravamo partiti, è la pacifica lotta che alcuni fanno al mostro OLT, il rigassificatore di Livorno.
Ovviamente la foto è sì del puntone che andava verso la lontana base del colosso, oltre l’orizzonte a 22 km. da Tirrenia e quindi non visibile, ma non era lotta quella dell’intrepido surfista che sembra dare una pedata al gigante, solo un vento favorevole per lui e un caso per me.