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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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Τζιτζίκι

12/8/2013 - 7:26

 



Le parole onomatopeiche nascono, come dice il nome, dalla trasposizione letterale del suono prodotto al produttore di questo.
La cicala nel suo nome italiano non dice nulla se non nel derivato cicaleccio o cicaleggio, ma provate a leggere il suo nome greco che suona come un tsikitsiki e mandate a cicalare chi lo tradusse in cicala che a noi non ci cala mica!
Andando nel meraviglioso mondo greco dove i miti erano realtà, ecco una personale trasposizione di una delle più note favole di Esopo che in questi giorni ha perso completamente il suo primitivo senso:
 
Novella co’ ll’…amorale


Una pillaccherona di ciala
meleggia per er verso la formïa
che dice: “Falla, falla, la maiala,
m’ar ceppo te ‘un ciarivi bella mia”
Gel’e vvento arivin e fan tumìa.
Brezza la formiina ‘ndella sala,
sente bussà’, v’aprì’, è lla su’ amïa:
sciarpa, collié e ori fin sull’ala.
“Eh guà a ‘nzaccà’ le seme ‘or porverone!
Un cervolante preso pe’ llenone
e vaggo ‘ndov’è cardo sur groppone!”
Brilla fra ll’antennine un luccïone.
“Bella mi’ vita fatta sur copione
della novella scritta da un coglione!”


 

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12/8/2013 - 10:16

AUTORE:
Pierino

Ci raccontavano questa storiella per imbonire i creduloni: la cicala, vagabonda, non serve a nulla se non a infastidire la già tediosa calura estiva e la formica,laboriosa, provvede a riempire il formicaio per sopravvivere al rigido inverno...e se poi la cicala morirà di stenti ben le sta! (le dice infatti: mentre io faticavo tu cantavi).
Così i poveri, cresciuti con questa morale, hanno sempre fatto le formiche lavorando ininterrottamente e i più abbienti o furbi hanno vissuto alle loro spalle.
Poi qualcuno ha inteso riscattare la "povera" cicala.
La formica è diventata una grande egoista perché non vuole condividere le provviste con la cicala...(e pensare che mentre la formica suda, la cicala la conforta col suo canto!)...quindi è giusto che sia aiutata nel bisogno.
O come si farà presto a rigirare la frittata!
Comunque in ambedue i casi la formica si fa il culo e la cicala ozia!
Se non sbaglio anche MisssssCicala ha fatto la furbetta...con il fisco!