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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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blo-blo

31/8/2013 - 15:13

 

Un poeta americano nato in una città di provincia nel 1938 e morto nel 1988, dopo una breve vita piena di dolorose situazioni che vanno dall’alcool al dissesto economico, ci ha lasciato una interessante poesia: Il pittore e il pesce che un altrettanto “strano” artista romagnolo, che non si sa se questi esista davvero, ha trasposto in un libro dallo stesso nome.
Questa è l’introduzione che si racconta per la nascita dell’opera:

“All'inizio del 2007 Carlo Dalcielo ha letto la poesia di Raymond Carver "II pittore e il pesce". Dalla poesia ha ricavato una sceneggiatura in cinquantacinque inquadrature. Ha poi invitato cinquantacinque artisti visivi a realizzare ciascuno una delle inquadrature. Gli artisti hanno accettato, e hanno consegnato a Carlo Dalcielo le loro opere. Questo libro, un'opera collettiva e unica allo stesso tempo, è il risultato del loro lavoro”.


Questa è l’introduzione che si scrive per la presentazione del libro:
“Questo libro straordinario è l’incontro fra un grandissimo scrittore e poeta, Raymond Carver, e un’intera generazione di artisti contemporanei. Il giovane artista Carlo Dalcielo, innamoratosi della poesia di Carver, Il pittore e il pesce, ha chiamato a raccolta cinquantaquattro fra i più significativi artisti visivi italiani, e dopo aver scomposto la poesia ne ha tratto uno storyboard, commissionando a ognuno degli artisti un’immagine, un frame.
Il libro (che si apre con la poesia di Carver) è un’opera editoriale originalissima, che si legge come un fumetto, come una poesia, come un catalogo d’arte, come un’opera unica e al tempo stesso multiforme”.

 

Questi sono parte dei versi della poesia (verso il  finale):
[…] Anche quella era un’immagine che non
voleva dimenticare, ma poi
al pensiero seguente si strinse
nelle spalle. A che serviva?
Continuò a camminare finché arrivò al pontile
con i suoi piloni mezzi marci. La pioggia cadeva
più forte ora. Sibilava quando colpiva
l’acqua. I lampi andavano e venivano.
I lampi scoccavano nel cielo
come ricordi, come rivelazioni. Proprio
quando era sul punto di disperare,
un pesce saltò fuori dall’acqua
scura sotto il pontile e ricadde in acqua
e poi venne su di nuovo come una saetta
per ergersi sulla coda e scrollarsi tutto!
Il pittore poteva a stento credere
ai suoi occhi, alle sue orecchie! Aveva appena
avuto un segno – anche se la fede non c’entrava
niente. La bocca gli si spalancò
di colpo. Quando raggiunse casa
aveva smesso di fumare e raccolse
iI pennello. Era pronto a ricominciare,
ma non sapeva se una sola
tela sarebbe bastata per contenere tutto.
Non importa. Avrebbe continuato
su un’altra tela, se necessario.
O tutto o niente. […]


Non ho letto/visto il libro… ma erano davvero 55?
… o se fossero stati 54?
Pareggio io allora, non per entrare fra gli artisti, ma per  non creare malintesi aggiungendo che il pesce non solo saltò e si scrollò, ma disse anche:
“Bloblo blò. Bloo blob blò blob!”,
 ma Raymond non capì e non avrebbe nemmeno potuto e saputo mettere le parole nel quadro che aveva in mente.

 

 

(ma non avevo detto seriamente?)

Fonte: o marinai d'acqua dolce.. che pesce è?
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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

1/9/2013 - 10:46

AUTORE:
u.m.

Buon settembre a tutti i lettori.
Mese dove tutto "pende" e speriamo altrettanto "maturi" cominciando dalla spiegazione delle "uova" o dell'"uva".
Mi sembrava di essere stato chiaro (almeno per una volta) nel dire quello che (sembrava)facesse il pesce. Parlava = sbombolava = emetteva bolle d'aria.
Questo è lo strano brignoccolio che splende sul muso e sopra il pesce!
Sì, logico,i pesci non parlano, ma possono emettere bolle come fa questa grossa salpa dai fianchi striati di giallo.
La salpa è un pesce erbivoro e questo esemplare, che faceva parte di un grosso branco, si è avvicinata a degli aghi di pino caduti in acqua e li ha "assaggiati" cominciando a "sputare" schifata.
Ora ritorno alla fantasia e mi piacerebbe dire di aver capito:
"Che popò di schifo! o di cosa sa quest'alga, di ragia?".
Alla prossima.

1/9/2013 - 9:17

AUTORE:
Ale Mont

Sono seppie senz'osso

31/8/2013 - 20:25

AUTORE:
Marinaio di fiumi e fossi

...di seppia straccate nBocca.

31/8/2013 - 15:58

AUTORE:
P.G_

« E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos'è che volevi?
Sentirmi chiamare amato, sentirmi
amato sulla terra. » R.Carver

Io direi un pesce-uva, che si mangia a pippoli!