Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Settembre, l'uva matura ed il fio pende
Ma il nostro mare non ha ancora preso di settembrino come i coomeri.
....si di settembre l'uva matura ed il fio pende (pende si! ma verso la strada) perchè c'è in continuazione dei ghiottoni a tirar giù il rappo più in alto per fare una panciatella di fii dottati.
Anche l'uva (dovrebbe) maturare, ma lo Scatena, lo Sbranetto delle Pratavecchie ed anche il Lorenzini hanno sbarbato le vigne e le filate e quindi tutti i branchetti di passerotti, merli ed anche le gazze, le upupe le vespe i bofionchi in giro: tutte e tutti a fà pippogallo con le mie pergolette d'uva; addirittura anche le sottellere brutte rospe.
Orellanno una bella pergola d'uva nera da tavola che maturava in luglio la tappai tutta con una reticella da olive; bui un ce n'èra e la trovai tuttamangiata; eran le sottellere che si rampiavano per di sotto e me la pettinarono tutta.
Però....! ritorniamo ad oggi.
Prima domenica di settembre; bella in tutte le maniere e vista dalla strada bianca che porta in Bocca di Serchio è una cosa "immensa" disse Fredo del Lelli alla Giuglia quando arrivò sul caterattino dove io ho scattato la prima foto.
Certo! anche con una macchinetta "ss" scussa-scussa li le foto vengon belle; sarebbe come mettere davanti alla mì macchinetta Naomi Campbell, la foto verrebbe mpopò scuretta ma brutta mai!