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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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di Roberto Sbragia - Consigliere provinciale di Pisa Forza Italia
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Copmune di Vecchiano - comunicato delle opposizioni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Di Fabiano Corsini
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Una "Pastasciutta antifascista"
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Pontasserchio, 18 luglio
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Pisa, 19 luglio
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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di Matteo Paolini

Una scatola azzurra piena di San Giuliano.

10/9/2013 - 16:57

               Una scatola azzurra piena di San Giuliano.

 
Mi capita spesso in questo periodo dell’anno di dedicare un po’ del mio tempo a riordinare cassetti e armadi di casa, operazione che richiede sempre non solo delle ore libere ma anche la volontà di intraprendere alcuni tuffi nel passato per i quali ci vuole una certa predisposizione dello spirito: ritornano infatti tra le mani pezzi del nostro vissuto che sembravano scomparsi, legati a situazioni, luoghi e persone incontrate sulla nostra strada e che in un baleno sono lì, vive, pronte a farci riflettere, rimpiangere o dimenticare.

È successo proprio ieri, verso le tre del pomeriggio, quando fuori un sole di settembre ancora troppo caldo scaldava l’aria e non permetteva di uscire col cane. Dal fondo di un cassetto è uscita una scatola foderata di carta azzurra, tenuta chiusa da un doppio giro di nastro violetto. Un oggetto che non vedevo da tanto, che non ricordavo neppure più, probabilmente messo in quel cassetto neppure da me.

La curiosità è stata immediata, tanto da lasciare il mio lavoro di riordino a metà: dovevo scoprire cosa contenesse quell’oggetto dall’aria stantia. Fotografie.

Vecchi scatti di me bambino e della mia famiglia, alcuni scoloriti e ingialliti dal tempo, fatti a San Giuliano Terme. La mente ha intrapreso subito in un viaggio a ritroso, stimolata da quelle immagini di un luogo che per tanti aspetti non c’è più, come se in questi anni fosse stato sfigurato dalla mano di un nemico, nonostante conservi quei tratti armoniosi, ancora riconoscibili dai veri sangiulianesi, che a questa terra ci sono legati e che la amano profondamente. Il confronto con il paese di oggi è stato istantaneo.

Primo tra tutti il Parco dei Pini, luogo dove tutti noi siamo cresciuti, dove abbiamo giocato: nella fotografia appare ordinato, con i muretti di mattoni perfettamente costruiti, le conche ricche di fiori, i vialetti sgombri dagli aghi di pino che continuamente piovono dal cielo.

Oggi è abbandonato, inospitale, sporco; i muretti semidistrutti, i vasi dei fiori vuoti e con carcasse di piante ormai fossilizzate. I vialetti sono invasi dagli aguglioli tanto che il passaggio diventa difficoltoso, soprattutto quando piove.

Da parco per il riposo estivo a parcheggio per le auto: che fine triste per questo luogo. Via Roma, la bella via Roma che conduce alla stazione, un tempo meta per le famiglie del paese che portavano i bambini a vedere i pesci rossi nella vasca lungo i binari, oggi riempita di terra. In una di queste mie foto si vedono cespugli di roselline bianche, perfettamente potate ai margini delle aiuole, su di un prato rigoglioso. La Via Roma di oggi è come se non avesse neppure conosciuto quel passato: le aiuole sono secche, le roselline scomparse, il sistema di irrigazione è presente ma non ha mai funzionato.

Montagne di foglie si alternano a macchie di muschio bruno, residuo delle incessanti piogge primaverili. Un giardino nato per accogliere i bagnanti nelle passeggiate è divenuto in breve tempo una sorta di deserto del trasando. Il viale di Boboli, che nel nome voleva richiamare l’omonimo giardino fiorentino, simbolo di una natura rigogliosa e addomesticata dall’uomo per l’uomo. I bei platani voluti dal Granduca, come sulla strada che porta a Pisa, per portare refrigerio e proteggere la popolazione dal caldo estivo. Il “cancro colorato”, lo chiamano così, ha decimato questo esercito vegetale, ma anche l’incuria e l’abbandono di questi ultimi anni: le piante nuove, modificate geneticamente contro questa malattia, non sono state curate e molte di esse si sono già ridotte a tronchi secchi, come secchi sono quei pratini alla base di esse.

Ed infine il fosso, che attraversa il centro del paese, come una spina dorsale, divisione tra la vecchia e la nuova San Giuliano. Da canale navigabile con il quale si arrivava fino a Pisa, fonte di energia per le ruote dei mulini dei paesi limitrofi, si pensi a Molina di Quosa che lo ricorda nella prima parte del nome, e di guadagno per le donne del paese che nel dopoguerra ci lavavano i panni per le famiglie del luogo, è oggi invaso da isole di fango e terraglia, mista a rifiuti, che ingombrano il letto.

 

Poche polaroid hanno permesso di amareggiarmi così tanto, ma di una amarezza che nasce dall’affetto che provo per il luogo dove sono nato e cresciuto e dove vivo. Un territorio che studio da sempre, dalla laurea al Master in comunicazione ambientale, fino al  dottorato di ricerca è stato infatti sempre al centro delle mie ricerche, dalla geografia, alla storia, alla lingua, ai nomi e ai soprannomi. Tutte sfaccettature di questo prisma che racchiude in sé una miriade di risorse, basti pensare alla stessa posizione geografica, al centro di strade che conducono da Pisa a Lucca, fino alla Versilia; o all’acqua termale, vettore importantissimo di sviluppo nella storia, insieme al marmo (oggi non più estratto), che torna nuovamente ad essere più accessibile a tutti con l’apertura della nuova ala dello stabilimento ex Barduzzi.

Ed ancora il clima favorevole, la vegetazione dei monti, la macchia mediterranea, i castagni, i lecci e gli oliveti da cui ogni anno si recupera dell’ottimo olio, e infine lo sbocco al mare, in quella piccola porzione di costa racchiusa nel Parco di San Rossore. Insomma un territorio completo, una piccola miniera che non aspetta altro che di essere meglio sfruttata.

Operazione che nel periodo della mia presidenza onoraria alla Pro-loco, abbandonata per divergenze di idee e per sopraggiunti nuovi impegni, e con la mia attuale carica di presidente della Quarta Commissione Consiliare “Attività produttive, agricoltura, promozione del territorio, politiche comunitarie e termalismo” ho cercato e cerco di sostenere, con l’intento di trasmettere l’immagine di un luogo potenzialmente diverso e sfruttabile su molti fronti.

È nata così ad esempio l’idea di Antiqua, il mercatino dell’antiquariato e del collezionismo, oggi al secondo anno di vita,  che ha portato a San Giuliano espositori di riguardo e cittadini di varie parti della Toscana, tutti rimasti affascinati da questo piccolo centro ai piedi di quel monte ricordato da Dante nella Commedia.

Anche queste iniziative hanno bisogno però del sostegno non solo di chi le organizza ma dalla gente tutta o finiscono per diventare sciatte e poco interessanti, rischiando di ottenere l’effetto contrario. Tocca quindi a noi per primi valorizzare San Giuliano, sorretti dall’Amministrazione comunale, senza dimenticare ciò che è stato, come è successo a me rivedendo quelle fotografie.

La scatola di cartone azzurro è tornata nuovamente nel cassetto in cui l’avevo trovata lasciandomi però un pensiero importante: il passato non deve fare da zavorra al futuro, poiché la storia va avanti, indipendentemente dalla nostra volontà e non possiamo rimanere ancorati ad uno scenario che ormai non c’è più.

Deve però servire a non farci commettere gli stessi errori, in un’ottica di rispetto prima di tutto del nostro territorio e della nostra storia.
 
 Matteo Paolini
 

 

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18/9/2013 - 11:12

AUTORE:
esterno

Sono cose belle del passato che oggi non vivono più. Oggi come ieri sentiamo il bisogno di parlarne. Sensibilità,orgoglio,appartenenza,cultura bene.Solo il bisogno di parlarne che è già tanto da tanto tempo,credo non basti più.Fare e ancor più fare cose insieme con un intento comune.San Giuliano il posto dove vivo.

14/9/2013 - 16:24

AUTORE:
STEFI

Grazie ai validissimi amministratori che si sono succeduti in questi ultimi trent'anni al governo delle nostre frazioni e del nostro territorio di San Giuliano Terme, ed anche a lei Dott. Paolini, che dal 2009 siede nei banchi della maggioranza del consiglio comunale e ricopre il ruolo di Presidente della quarta commissione, che possiamo ammirare i bellissimi tubi innocenti arrugginiti che sorreggono parte dello storico acquedotto Mediceo, dei nostri cimiteri nello stato accogliente in cui si trovano, la stazione ferroviaria del capoluogo, di Rigoli e di Ripafratta, il decoro delle nostre frazioni. Tutto ciò grazie anche alla presenza negli uffici comunali del Dirigente Responsabile alla qualità di questi centri abitati. Caro dottore è più che evidente che in questi anni non solo, non siete riusciti a mantenere quello che con sacrificio i nostri Padri ci hanno lasciato in eredità come bene prezioso,ma la foto di oggi, con un'amministrazione efficiente ed attenta non avrebbe innescato commenti di nostalgia ma di grande soddisfazione.

13/9/2013 - 19:39

AUTORE:
Farinata degli Uberti

Narciso per se scrisse, nella magia colorata della malinconia, tutto ciò che la memoria coglie e nelle altrui mente gratifica ciò che è consono alla bambina memoria. L'astuta farfalla vola solo sui fiori migliori e tralascia ciò che c'è e non vuol vedere. La magia dell'immaginazione ha il furore delle cose più facili da narrare in punta di penna che nel tempo, di tempo costruire.
Ed il vento frizzante di settembre che muta la piana pelle in piccoli dossi vellutati, alla pienezza dei colori del tramonto si abbandona.
Il benessere è il trasporto dell'anima e nel sentire freschezza più che confrontare.
Da pergamena d'arte a carta da visita che contiene segni di chi ognuno è stato e chiede luce nel sol dell'avvenire e minge il seno del futuro perchè ci si ricordi, in fondo, che la fresca intelligenza sempre si mette al servizio di qualcuno. Ed allo stesso futuro chiede, senza nasconder mano, che si posi su di se, sommo poeta, la spada che lo nomin cavaliere.....

13/9/2013 - 13:11

AUTORE:
BAGNAIOLA

EGREGIO CONSIGLIERE COMUNALE PAOLINI,
complimenti per come e per quello che dice, che però rischia di ottenere l'effetto contrario.
Mi spiego meglio, a mio avviso spetta all'Amministrazione comunale valorizzare San Giuliano Terme, FRAZIONI COMPRESE , ricordandosi ciò che è stato e guardando al presente cosa non ha fatto per venti anni o cosa ha fatto male per ridurre il nostro territorio nello stato disastroso in cui versa.
Forse i nostri Amministratori presenti e passati tra cui LEI , e se non ricordo male anche suo padre, non si sono mobilitati abbastanza affinchè non si ripetessero gli stessi errori, in un’ottica di rispetto e come dice Lei prima di tutto del nostro territorio e della nostra storia.
Se mi permette, Lei cade in errore quanto dice che la scatola di cartone azzurro è tornata nuovamente nel cassetto, perchè
- è dal passato che si creano le fondamenta e si trova la forza per andare avanti,
-è il passato che ci insegna a non commettere gli stessi errori
-è dallo scenario che ormai non c'è più che dobbiamo trarne insegnamento affinchè tutta la gente e dico tutta la gente si mobiliti e si faccia sentire dagli Amministratori di cui Lei ne fa parte, cosicchè San Giuliano Terme e Frazioni ritornino ad essere vivibili secondo il moderno vivere civile

13/9/2013 - 10:43

AUTORE:
Carmine Granito de Cuba

Carissime,carissimi tutti.
Dagli angoli dei vostri, nostri amati paesi , apriamo mente e cuore....
Vi seguo da questa terra, linda e lontana; e vi abbraccio.
Per le elezioni ci penserete, se vi permetteranno di pensarci.
La politica è una bestia feroce
che non perdona i distratti e i corti di memoria.
Vedremo, vedrete!!!

13/9/2013 - 9:23

AUTORE:
Lettore attento (maanche di più)

....racco-mando....fate ammodino, fate i bravi....
....non costringete questo giornale online a farvi da trampolino di lancio.....perchè troppissime lodi....poi...vi fan sentire..."imbrodi".

Poi avvicinandosi alle elezioni termali credo che entri in ballo "san regolo" e...San Regolo per mantenere il suo buon nome si sposerà con "santa inflessibile" e un eventuale loro figlio si chiamerà "parcondicio"

13/9/2013 - 8:58

AUTORE:
Magilla

Avete le stesse buone idee, anche se siete di epoche differenti, candidatevi alle prossime elezioni, avrete il nostro voto.

12/9/2013 - 23:32

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

Caro Paolini, non sono un sangiulianese DOC, poichè vivo qui da "soli" 18 anni e pertanto non ho conosciuto quegli aspetti da lei così sapientemente descritti. So per certo che la mia è stata una scelta voluta, mi sono invaghito subito di Molina di Quosa e di tutto il territorio del lungomonte, S.Giuliano inclusa. Moderno Cincinnato, da colonnello dei paracadutisti sono diventato olivicoltore, quasi costringendo mia figlia a laurearsi in Scienze Agrarie ed a frequentare un Master di un anno in produzioni olivicole di qualità. Ho cercato di estrapolare dai vecchi contadini quelle conoscenze che, unite al moderno Knowhow, mi hanno permesso di far conoscere la qualità dell'olio dei nostri monti in tutto il mondo: ora sto aprendo un negozio di prodotti biologici del territorio che spedisco via internet in tutto il pianeta ed ho coinvolto nel marketing anche mio figlio, che è rientrato da Londra dove lavorava come manager da oltre sette anni.
Non sono ancora un imprenditore di successo, mi riterrò tale quando vedrò realizzati sul territorio un nuovo frantoio, un consorzio di produttori e l'olio di S.Giuliano paragonato per fama al Brunello di Montalcino.
Questa mia prefazione non deve sembrare un'autocelebrazione oppure una voglia di farsi pubblicità, vuole soltanto significare che è al futuro che bisogna pensare, non al passato che non tornerà più!
Il mio pragmatismo potrà sembrarle dissacrante, ma, mi creda, non è così; io rispetto i contenuti della sua scatola e do loro un grande valore, guai a dimenticare il passato!
Io ne ho invece una rossa, dove conservo le fotografie delle discariche abusive, gli scempi edilizi, le mie denunce alla Procura per violazioni perpetrate a danno dei cittadini e del territorio, gli articoli di giornale che parlano di fogne che non ci sono, internet che non funziona, dissesto idrogeologico, olivete abbandonate, protagonismo e protervia da parte di alcuni nostri amministratori, arrivismo e politiche clientelari da parte di altri, e così via.
Perdoni questa che può sembrare una nota polemica, ma gli "antichi" nostagici ricordi non fanno altro che aumentare la mia rabbia per quello che non abbiamo saputo mantenere, magari migliorandolo per portarlo in dote al futuro dei nostri figli e nipoti.
So che la finalità di quanto ha scritto è quella di stimolare chi ci amministra a fare meglio, o forse semplicemente a fare qualcosa, ma io ho voluto essere più diretto, forse perchè sono più vecchio di lei ed il tempo che mi resta per veder migliorare le cose mi sta diventando stretto. Cordiali saluti

12/9/2013 - 22:40

AUTORE:
Sara

Molto emozionante! Veramente un articolo splendido e pieno di emozioni! Ci vorrebbero più persone che provano così tanto amore per il proprio paese.

12/9/2013 - 20:15

AUTORE:
lili

Bravo Matteo! Mi auguro che altre scatole vengano rispolverate e foto che risveglino non solo ricordi ma desiderio di creare ai propri figli ricordi.

12/9/2013 - 14:13

AUTORE:
Rosanna P.

Nella tua lettera ho ritrovato tutta l'amarezza che provo nel vedere il nostro paese così trascurato, così abbandonato.
Quando prendo il treno non posso fare a meno di ricordare le ore piacevoli trascorse davanti alla vasca dei pesci alla stazione in compagnia di nonna Piera, e mi si stringe il cuore nel vedere che il degrado ha preso il posto delle aiuole e dei fiori.
Spero che le tue parole risveglino in tutti noi l'indignazione e la voglia di protestare, che ci facciano abbandonare questo torpore fatto di rassegnazione e indolenza.
Bravo Matteo

12/9/2013 - 13:33

AUTORE:
Alberto

caro paolini
il tuo intervento sta facendo riflettere tutti su come non si abbia più voglia di festoni e giochi pirotecnici, ma di interventi seri mirati che diano un contributo alla vita di tutti i giorni nel contesto in cui viviamo e in cui i nostri figli crescono; non lo sfarzo di una sera e l'abbandono di un anno intero: ma giardini curati, patrimonio architettonico tutelato e reso fruibile, senza scimmiottare nessuno né voler fa finta di essere quello che non siamo mai stati tradendo la nostra vera natura di piccolo centro pedemontano.
A M R

12/9/2013 - 12:40

AUTORE:
Sangiulianese D.O.C.G.

Bravo Matteo,premetto che a San Giuliano io ci sono nato e ci vivo da circa 60 anni e Ti dico che ho letto con piacere questo Tuo articolo che mi ha riportato molto indietro nel tempo. Mi ricordo quando nel tuo Parco dei Pini, che noi chiamavamo " nel Parterre ", ci si giocava a pallone e che volate si faceva quando in bicicletta arrivava il povero Danilo che noi chiamavamo " Baionetta "e ci levava il pallone perchè andava sui giardinetti, oppure le incavolature quando il pallone andava a finire nell'orto di " Giustino " che puntualmente ce lo forava.Oggi si dovessere ripetere quella partita saremmo costretti a fare degli " zig-zag " fra le macchine in sosta.Ci sarebbero altre cose da descrivere e sarebbero tante. Comunque Ti dico che hai fatto bene ad evidenziare tutte queste cose, Ti fa veramente onore.Bravo davvero.!!!!!!!!

12/9/2013 - 11:18

AUTORE:
P.G_

Molto ben scritto, Matteo.
Perchè gli amministratori, una volta eletti, sembrano entrare a far parte di un altro mondo, un mondo in cui i problemi cambiano completamnete e non sono più la qualità della vita dei propri cittadini, il decoro dell'ambiente in cui vivono, ma solo quella del partito, della coalizione, della tenuta della propria Amministrazione, del loro futuro politico.
Penso sia abbastanza difficile sfuggire a questa logica ma pare, guardandomi intorno anche uscendo da S.Giuliano, che nemmeno ci provino.
Il risultato è quello descritto: strade sconnesse, giardini trascurati fino al completo abbandono, alberi centenari tagliati, fossi e canali dimenticati. La stessa storia delle frazioni, dei paesi, delle comunità cancellata con un semplice atto amministrativo, veloce, rapido, superficiale, per non perdere troppo tempo e tornare ad occuparsi d' altro.
E invece i cittadini vedono, osservano e giudicano.
Lo dimostrano tutti questi post che vanno oltre le lodi, meritate, dello scrittore. Indicano, senza ombra di dubbio, l'amore che i cittadini hanno per il proprio territorio, quello in cui vivono ed in cui crescono i propri figli, e quanta sofferenza c'è nel vederlo dimesso, abbandonato, modificato, squalificato, trasformato.
Non si può tornare indietro ma ogni sforzo per non andare troppo oltre sia benvenuto.
UN caro saluto G_

12/9/2013 - 10:48

AUTORE:
giorgio

Bravo Paolini,
non solo hai rievocato il recente passato di prosperità di San Giuliano ma come dimostrano i tanti commenti hai sollevato questioni che premono alla cittadinanza e che invece di tende a sottacere facendo finta di nulla.
Giorgio Guidi

12/9/2013 - 8:34

AUTORE:
Un siciliano sangiulianizzato.

Bravo Paolini, io sono un siciliano che è emigrato a San Giuliano Terme circa 34 anni fa.Io non so se Tu eri già nato o avevi pochi anni, ma le cose che minuziosamente descrivi nel tuo bell'articolo, le ho toccate con mano. Il bel parco dei pini dove portavo mia figlia a giocare, il viale Boboli dove si andava a prendere un po di fresco nelle calda estate e tante altre cose. Adesso che Tu me le ricordi, mi viene un po di tristezza e vorrei che qualcosa fosse fatto per migliorare la situazione. Noi non ci conosciamo direttamente, ma Ti devo dire che quello che hai scritto è qualcosa di bello e interessante, complimenti.

12/9/2013 - 8:14

AUTORE:
miriam la meglio

Mi sono commossa...mi hai riportato indietro nell'infanzia che amo tanto..io con mia madre che andiamo a lavare i"panni" al fosso del Mulino,io e mio fratello che giochiamo nell'acqua limpida e fresca..caro Matteo,grazie per quello che hai detto..spero che il tuo grido d'amore sia ascoltato da chi DEVE ascoltare..che sia uno stimolo per queste persone ad agire,a migliorare,a farci vivere nel rispetto e nella dignità..sarebbe tutto cosi bello e semplice...ed ora scusami,voglio continuare a sognare..sto chiudendo gli occhi,voglio ricordare...grazie.grazie.per quello che sei,una persona speciale.....

11/9/2013 - 19:00

AUTORE:
Fabio

Un racconto ben delinato, memorie di un passato che ormai non torna più, ma vive nei ricordi di oggetti ritrovati e mai persi.
E' da ammirare la minuziosa ricostruzione di luoghi del paese natio,che rivivono nei ricordi di un adulto ritornato bambino, con la consapevolezza, che quelle foto ritrovate, rievocano storie e momenti dei tempi andati.
Complimenti, mi hai fatto ritornare bambino e ripensare
a......come passa il tempo.

11/9/2013 - 15:22

AUTORE:
Piero

L'altra sera al circolo si diceva che la giunta pulirà il fosso. Fatelo! Ma subito, prima delle piogge. E le polemiche degli ecologisti vadano a salvare le tortore sparate nei girasoli che abbiamo dietro casa. E fra che ci siete rimettete un po' di verde nelle fioriere sul ponte, così disadorne sono un segno doppio di incuria perché le abbiamo pagate e perché le lasciate in abbandono. Scrivi bene Paolini sui giardini trascurati a San Giuliano, è tempo di ridare pulizia e decoro alle strade dove viviamo, per noi bagnaioli e per i termalisti, tante volte tornassero.
Piero

11/9/2013 - 15:11

AUTORE:
Clara

Purtroppo nessuno a nessun livello ha gridato alla strage per l'abbattimento dei nostri platani centenari, l'esercito vegetale come lo chiama Paolini. Tutti indifferenti di fronte a uno sterminio compiuto per risolvere nel modo più sbrigativo un problema sul quale andava coinvolta la cittadinanza e la comunità scientifica con un comitato come quello che è riuscito a salvare i cipressi di Bolgheri. Qui invece si è tagliata la storia senza riguardo per il passato per il paesaggio per le nuove generazioni.

C V

11/9/2013 - 14:27

AUTORE:
lucia bionda

Bravo Matteo, sei riuscito a riportarmi a galla dei bei ricordi perchè l'ho vissuto anch'io quel San Giuliano, quando, con i bambini piccoli e c'eri anche tu, ci trovavamo, noi giovani mamme a ridere e scherzare in quei bei giardini puliti e ombreggiati. Mi auguro che questa tuo punto di vista arrivi all'amministrazione comunale e sia di stimolo per agire di conseguenza.

11/9/2013 - 14:19

AUTORE:
bagnaiola doc

bravo prof. hai un dono meraviglioso con la penna riesci a trasmettere delle emozioni, mi hai riportato indietro di almeno 35 anni quando il nostro paese con uno spazzino e un giardiniere era un gioiello........Ora e' un degrado totale Parco dei Pini,Boboli,via Roma,il fosso, per non parlare della zona nuova dove sono stati spesi soldi per piantare alberi gia' secchi perche' nessuno annaffia....... voi giovani con talenti come il tuo dovete fare qualcosa via la vecchia guardia...............largo ai giovani...........

11/9/2013 - 14:10

AUTORE:
L' ORACOLO

Ho letto questo Tuo articolo con immenso piacere e devo dire che spero che sia anche letto dall' Assessore all' Ambiente del Tuo Comune e che possa fare tesoro di quanto hai con il cuore intelligentemente descritto. Io nel " fosso " che Tu ora descrivi invaso da isole di fango e terriglia,quando avevo 11/12 anni,ci facevo le gare di nuoto con i miei coetanei, e quindi immagina come era allora. Bravo di nuovo, sei riuscito a riportarmi indietro con gli anni. BRAVO !!!!!!!!!

11/9/2013 - 10:18

AUTORE:
Bagnaiola

Hai fatto rivivere la mia infanzia con la tua descrizione. Spero che chi di dovere legga le tue parole e si impegni a riportare San Giuliano al suo antico splendore: è solo da qui che possiamo ripartire.
Altro che bad tolz. Prima di tutto la nostra cittadina.

11/9/2013 - 10:14

AUTORE:
Anonimo

Ho letto per caso questo articolo e devo dire che invidio il paese di San Giuliano Terme per avere fra i propri amministratori una persona così intelligente, capace e totalmente dedita alla vita del proprio comune. Complimenti professor Paolini, sono certo che riuscirà ancora a concretizzare molte delle sue pregevoli idee a San Giuliano!

11/9/2013 - 9:26

AUTORE:
Rosi

Lettura piacevole e scorrevole, tutto molto ben scritto.
Leggere queste righe ha suscitato anche in me che sono nata in tutt'altro posto e che sono piuttosto giovane una certa nostalgia per i "luoghi" del mio passato. L'uomo dovrebbe preservere l'ambiente che lo ha fatto crescere e non abbandonarlo a se stesso.
Complimenti!
Rosi

11/9/2013 - 9:15

AUTORE:
nino

La nostalgia è un sentimento bello,generoso e fertile (non si rimpiange certo un mal di denti..)e può inoltre rivelarsi uno strumento formidabile per aggiungere nuovi pensieri ai vecchi ricordi. Bravo Matteo.
Nino Frosini

11/9/2013 - 8:40

AUTORE:
una affezionata sangiulianese

E' così bello e piacevole leggere quello che scrivi anche se in questo caso le descrizioni del nostro paese sono così tristemente vere. Bravo Bravo Bravo Bravo e .... ancora Bravo.
Complimenti anche per la foto.
A.

11/9/2013 - 8:35

AUTORE:
Pamela Lucca

Caro Matteo ho ritrovato nella tua descrizione un sapore di altri tempi. Spero che i tuoi propositi possano presto tornare ad essere realtà per quel piccolo paese che si incontra appena usciti dalla galleria del Foro nella piana di Pisa. Penna eccellente, grazie per questi tuoi pensieri...

11/9/2013 - 8:17

AUTORE:
alessio

... spesso vengo a S.Giuliano per motivi familiari, ed ho ritrovato nella tua descrizione i luoghi che hai descritto con tanta accuratezza e sensibilita'. Mi auguro che le tue polaroid chiuse dentro la scatola possano un giorno ritornare anche nella realta'.

11/9/2013 - 7:55

AUTORE:
Alessandro C.

Con il tuo sorriso e la gioia che hai dentro ci porta a pensare che si puo ancora credere in qualcosa di...meraviglioso.Complimenti Professore!!!

11/9/2013 - 7:47

AUTORE:
Federica

Sono residente a San Giuliano da più di quindici anni e da quando sono in pensione mi dedico come hobbista ai mercatini dell'antiquariato, girando per la Toscana e anche fuori. Ero molto soddisfatta della manifestazione Antiqua creata e condotta da Matteo Paolini, divenuta in fretta tra le migliori del suo livello, basti ricordare la tre giorni natalizia dentro l'albergo "Granduca". Ora che il consigliere Paolini ha lasciato la gestione del mercato, il disordine è tale che ho preferito smettere di parteciparvi, e come me non pochi altri: una perdita di lavoro per tanti e di crescita per tutta la nostra comunità.
Federica

11/9/2013 - 1:24

AUTORE:
Lettore

Non trovare più la via Rozalia Luksenburg oppure via Ho Chi Minh ed altri valorosi stranieri sarà più facile anche ritrovare i bimbetti dispersi.

11/9/2013 - 0:32

AUTORE:
Romano

è una fortuna che un comune tanto piccolo disponga di un esperto tanto competente in una disciplina così sofisticata come la storia della lingua italiana e in particolare l'onomastica: il suo contributo alla scelta dei nomi delle strade del territorio contribuirà a liberare san giuliano tanto da quelle pesanti connotazioni ideologiche ispirate a ideologie politiche ormai esaurite quanto dal qualunquismo senza fantasia dei nomi di fiori.
Romano
(ildott.mp@hotmail.it)

10/9/2013 - 23:15

AUTORE:
giulia cordoni

sei veramente un Grande!!!! che cugino che ho!!! Bravissimo!!

10/9/2013 - 22:52

AUTORE:
Gabri

Interessante questo articolo Matteo, bella la partenza da una scatola azzurra fino a arrivare a tante citazioni belle e precise.
Volevamo tutti la globalizzazione, i multisala, i fastfood e i centri commerciali ma siamo rimasti orfani delle piccole cose. Mancano tutti quei piccoli punti di riferimento che un pò di anni fa erano molto utili; speriamo che molte persone trovino altre scatole e sia possibile ricreare quelle realtà.

10/9/2013 - 22:33

AUTORE:
Rosysme

Matteo hai il dono della parola...la tua è potente perchè nasce dall anima. Come sempre hai la capacità di far capire ció che pensi, che ami , che soffri....

10/9/2013 - 20:15

AUTORE:
Anna

Bravissimo Matteo.. bellissimo articolo.

10/9/2013 - 20:07

AUTORE:
alessandra

caro matteo,
sono molto contenta che tu abbia preso l'iniziativa di scrivere questa tua rievocazione tanto sentita della cittadina dove sei nato e cresciuto e per la quale ti batti con idee originali che se aumentassero potrebbero solo giovare alla ripresa di quel declino che come tanto bene tu descrivi e sotto i nostri occhi ogni giorno.
hai la sensibilità e le competenze per fare molto come in tanti ci aspettiamo che tu continui a voler fare
A.

10/9/2013 - 19:16

AUTORE:
Helen

Grande Matteo sei il meglio!!! Hai descritto col cuore il nostro paese.