la candidatura di Cuperlo ha 4 punti di forza:
1)-se il PD non costruisce, sulla base di una sintesi culturale tra le sue varie anime, un'identità condivisa, se la gente continua a vedere i renziani, i dalemiani, i lettiani, gli areadem ecc. e a non capire che cosa li tiene tutti insieme, se le decisioni vengono prese per contrattazioni tra componenti e non per decisioni democratiche a maggioranza all'interno di organismi ristretti ed efficienti, il PD potrà galleggiare ancora per un po', ma poi affonderà. E costruire l'ossatura culturale di questo partito è un compito immane, che non si può assolvere puntando a diventare Presidente del Consiglio il prima possibile;
2)-Entro ottobre Berlusconi uscirà di scena, ma il Berlusconismo non è stato sconfitto, né elettoralmente né culturalmente, e non si sconfiggerà certo il Berlusconismo con un berlusconcino;
3)-La crisi iniziata nel 2008 segna la crisi del neoliberismo che ha dominato la scena dell'Occidente dalla fine degli anni '70 in poi e anche quella di politiche di centrosinistra che hanno puntato solo ad attenuare i guasti del neoliberismo. Senza alcuna nostalgia per come eravamo negli anni'70, con la consapevolezza che il mondo da allora è cambiato, che c'è la globalizzazione, i settori produttivi non sono più quelli, c'è un peso molto maggiore degli individui e delle loro esigenze, c'è però bisogno di una sinistra che sappia coniugare al futuro parole come eguaglianza e redistribuzione;
4)-La polemica di Renzi ontro le correnti mi ricorda quella del PCUS contro i partiti: di qua si vogliono abrogare le altre correnti, come di là si abrogavano gli altri partiti: le correnti si combattono solo con regole che impongano tempi, sedi e modalità certe per discutere e decidere a maggioranza