Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Innanzitutto chiedo scusa per il ritardo, ma stamattina ho sentito l’inizio dell’autunno e ho preso alla lettera lo scherzo goliardico che sta nella prosa settembrina del calendario della memoria a firma Benati e Tabucchi: penombra e materasso.
Quest’anno la piccola prosa del settembre è stata scelta dal Comune di Vecchiano per il manifesto che annuncia le celebrazioni di lunedì 23 settembre 2013, giorno in cui il grande scrittore vecchianese avrebbe compiuto 70 anni (si comincia alle 18:30 al Cineteatro Olimpia con Isabella e l’ombra e, dopo un piccolo buffet offerto dal Comune di Vecchiano, si prosegue alle 21:30 con l’anteprima nazionale di Sosteneva Tabucchi).
Poi ho ricevuto un messaggio da Roberta Carreri, un’attrice dell’Odin Teatret, che ho conosciuto a Lucca un anno fa quando mi è presa la voglia di conoscere alcuni amici di Antonio Tabucchi che vivono sparsi in Italia e nel mondo. Dovrei fare tanti nomi: Remo Ceserani, Ugo Riccarelli, Davide Benati, Paolo Di Paolo, Andrea Baiani, don Alessandro Santoro e Roberta Carreri. So che ora mi sfuggono i nomi di tanti altri. Per non parlare di quelli vecchianesi e pisani, tre nomi per tutti: Piero Chicca, Massimo Marianetti e Athos Bigongiali.
Ieri sera ero al Politeama di Cascina per Paolo Poli e il suo Pierino e il lupo. Teatro strapieno, ho scambiato due parole con uno degli organizzatori su Roberta Carreri e sull’Odin Teatret e gli ho detto che sarebbe bello poter vedere Sale, il loro spettacolo ispirato a un racconto di Tabucchi.
Ho conosciuto Roberta Carreri al teatro San Girolamo di Lucca dove si tenne la sua dimostrazione di lavoro e ne rimasi colpito. Alla fine mi raccontò anche come nacque la sua amicizia con Tabucchi e la Zè. Una volta fu raggiunta da loro in camerino perché volevano complimentarsi del suo spettacolo e poi Antonio le chiese qualcosa contro il mal di testa, lei glielo dette, dopo diventarono amici, io penso, per il comune sentire dell’importanza dell’arte in tutte le forme che si possa presentare, perché l’arte affratella tutti i popoli. E Tabucchi le ha sempre inviato una copia di un suo libro appena uscito. La scorsa primavera l’ho raggiunta a Roma al teatro Vascello per un suo spettacolo e puntualmente le spedisco gli aggiornamenti vecchianesi in omaggio a Antonio Tabucchi. Ecco il suo messaggio di risposta.
“Caro Ovidio,
Grazie per ricordarmi. E grazie per continuare a mantenere viva la presenza di Antonio.
Mi è dispiaciuto leggere che Ugo Ricarelli è morto. Il dolore perfetto è un libro bellissimo.
Un grande abbraccio dalla Danimarca, oramai in odore autunnale,
Roberta Carreri”.
Anche se c’è un bel sole e non ho il mal di testa, mi sono convinto che il 22 settembre inizia l’autunno. Penombra e computer. Mi sono messo a scrivere pensando di dare una piccola idea dei molti amici di Antonio Tabucchi e mi sono risposto che molti verranno al suo compleanno mancato che si celebra lunedì 23 settembre a Vecchiano. Molti invece saranno a Lisbona e tanti in altri appuntamenti sparsi per il mondo.
Perché, in fondo, noi crediamo che la cosa più importante alla fine è ritrovarsi per una festa in elogio dell’arte che è un valore universale, come diceva il benemerito zio di Tabucchi che portava Antonino a Firenze a visitare gli Uffizi e a mangiare una bistecca o un po’ di trippa.
Sono tanti i fili segreti e spesso dispersi che tengono unite le cose e le persone. A volte questi fili si spezzano, le persone si allontanano e ognuno prende la sua strada. Altre volte i fili si riannodano e le persone si riuniscono come avviene in una famiglia, che è il punto di aggregazione delle diverse persone che la compongono.
Allora a Vecchiano, per i 70 anni dalla nascita di Tabucchi, potremmo essere in cento, ma sparsi per l’Italia e per il mondo siamo molti di più. E benemerito il Comune di Vecchiano che, come lo zio di Antonino, si è assunto l’impegno di divulgare le opere di Tabucchi e di organizzare giornate come questa dove si ritrova un po’ la famiglia per una grande festa di cultura e passione. Una festa tabucchiana per respiare un po' della sua arte. Ci sarà anche qualcosa da bere e un pezzetto di pizza da mangiare (sognando bistecca o trippa).