Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Fondata nel 1987, la Sri Chinmoy Oneness - Home Peace Run (detta anche World Harmony Run), è una staffetta podistica che coinvolge 100 nazioni (150 fino ad oggi) per diffondere un messaggio di pace e di armonia, secondo il motto del proprio fondatore Sri Chinmoy: “pace non significa assenza di guerra, pace significa presenza di armonia, amore, soddisfazione e unità . pace significa un flusso di amore nella famiglia umana”.
La World Harmony Run è un evento annuale internazionale, nel quale staffette di podisti abbracciano sei continenti per poi convergere a New York dove si tiene la cerimonia conclusiva nei pressi della sede delle NAZIONI UNITE. Ogni team porta una fiaccola simbolo di pace e lungo il percorso la consegna ai membri delle comunità locali: sportivi, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, bambini, anziani – ma anche celebrità del mondo dello sport e dello spettacolo. Lo scopo è quello di condividere un’esperienza di unità e fratellanza, per questo la fiaccola viene passata di mano in mano affinché ognuno possa sentirsi parte di una “famiglia mondiale” che si estenda oltre i confini geografici, culturali e sociali.
Giovedì 3 ottobre, la fiaccola della staffetta ha fatto tappa a Pisa ed è stata accolta in apertura del consiglio comunale.
In città gli staffettisti hanno visitato 12 scuole terminando il loro giro italiano con l’incontro dei bambini della Scuola paritaria “Duchi Salviati” di Migliarino. Da qui ripartiranno per l’Austria per iniziare nuovi itinerari nel mondo intero.
Giovani di varie nazioni europee, quelli che sono stati ospitati nel campo sportivo attiguo alla scuola, hanno spiegato il loro “lavoro” ed hanno giocato per quasi una intera ora con i bambini piccoli e con ragazzi più grandi coinvolgendo suore, maestre e aiutanti in un girotondo e corse liberatorie. Ogni bambino ha portato la fiaccola, ogni piccolo è stato simpaticamente “timbrato” con simboli degli animali più conosciuti, ognuno ha sentito una fratellanza che non veniva questa volta dagli insegnamenti che contraddistinguono la linea dell’istituto: si capiva benissimo che c’era qualcosa in più oltre al correre sfrenato dietro alla bandiera italiana o a quella dell’Associazione.
Il primo gioco è stato quello di riconoscere la nazionalità degli staffettisti che si sono presentati parlando nella loro lingua: premio una canzone cantata dal gruppo o, in caso di errori, canto corale dei bambini.
(foto dalla 7 alla 12)
Comincia Emanuel con una strana lingua capita subito come russa e, con l’aiuto della città natale si arriva a dire Slovenia e poi Croazia, bene.
Sumahat è subito sgamato con la sua lingua da tedesco, Germania, altro punto.
Elke ribadisce e mette in confusione i ragazzi che sanno subito che è tedesco e insistono su Germania, arrivando a dire Austria con una soffiata; la suggeritrice (è una suora) subito punita con un giro di campo portando la ficcola.
Eszter parla difficile difficile, ma si capisce Budapest e Ungheria viene da sé.
L’ultima ha parlare è Anne e qui colpo di scena! Dopo due o tre parole si sente un urlo: Finlandia!
Vai ha pensare te se a Migliarino dalle suore c’è un bimbetto con la mamma finlandese!
Canto dovuto e poi giochi fino alla consegna della fiaccola ai bimbi e, siccome quella è un simbolo di pace, faccio la guerra con due o tre di loro per averla anch’io!