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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Migliarino: 13ma tappa
Peace Run

4/10/2013 - 18:58


Fondata nel 1987, la Sri Chinmoy Oneness - Home Peace Run (detta anche World Harmony Run), è una staffetta podistica che coinvolge 100 nazioni (150 fino ad oggi) per diffondere un messaggio di pace e di armonia, secondo il motto del proprio fondatore Sri Chinmoy: “pace non significa assenza di guerra, pace significa presenza di armonia, amore, soddisfazione e unità . pace significa un flusso di amore nella famiglia umana”.
La World Harmony Run è un evento annuale internazionale, nel quale staffette di podisti abbracciano sei continenti per poi convergere a New York dove si tiene la cerimonia conclusiva nei pressi della sede delle NAZIONI UNITE. Ogni team porta una fiaccola simbolo di pace e lungo il percorso la consegna ai membri delle comunità locali: sportivi, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, bambini, anziani – ma anche celebrità del mondo dello sport e dello spettacolo. Lo scopo è quello di condividere un’esperienza di unità e fratellanza, per questo la fiaccola viene passata di mano in mano affinché ognuno possa sentirsi parte di una “famiglia mondiale” che si estenda oltre i confini geografici, culturali e sociali.
 Giovedì 3 ottobre, la fiaccola della staffetta ha fatto tappa a Pisa ed è stata accolta in apertura del consiglio comunale.
In città gli staffettisti hanno visitato 12 scuole terminando il loro giro italiano con l’incontro dei bambini della Scuola paritaria “Duchi Salviati” di Migliarino. Da qui ripartiranno per l’Austria per iniziare nuovi itinerari nel mondo intero.
Giovani di varie nazioni europee, quelli che sono stati ospitati nel campo sportivo attiguo alla scuola, hanno spiegato il loro “lavoro” ed hanno giocato per quasi una intera ora con i bambini piccoli e con ragazzi più grandi coinvolgendo suore, maestre e aiutanti in un girotondo e corse liberatorie. Ogni bambino ha portato la fiaccola, ogni piccolo è stato simpaticamente “timbrato” con simboli degli animali più conosciuti, ognuno ha sentito una fratellanza che non veniva questa volta dagli insegnamenti  che contraddistinguono la linea dell’istituto: si capiva benissimo che c’era qualcosa in più oltre al correre sfrenato dietro alla bandiera italiana o a quella dell’Associazione.
Il primo gioco è stato quello di riconoscere la nazionalità degli staffettisti che si sono presentati parlando nella loro lingua: premio  una canzone cantata dal gruppo o, in caso di errori, canto corale dei bambini.

(foto dalla 7 alla 12)
Comincia Emanuel con una strana lingua  capita  subito come russa e, con l’aiuto della città natale si arriva a dire Slovenia e poi Croazia, bene.
Sumahat è subito  sgamato con la sua lingua da tedesco, Germania, altro punto.
Elke ribadisce e mette in confusione i ragazzi che sanno subito che è tedesco e insistono su Germania, arrivando a dire Austria con una soffiata; la suggeritrice (è una suora) subito punita con un giro di campo portando la ficcola.
Eszter  parla difficile difficile, ma si capisce Budapest e Ungheria viene da sé.
L’ultima ha parlare è Anne e qui colpo di scena! Dopo due o tre parole si sente un urlo: Finlandia!
Vai ha pensare te se a Migliarino dalle suore c’è un bimbetto con la mamma finlandese!
Canto dovuto e poi giochi fino alla consegna della fiaccola ai bimbi e, siccome quella è un simbolo di pace, faccio la guerra con due o tre di loro per averla anch’io!

Fonte: testo e foto u.m.
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5/10/2013 - 7:40

AUTORE:
Pierino

Incontro ravvicinato e coinvolgente con 12 scuole pisane:splendida iniziativa!
Sarebbe bellissimo se prima di raggiungere l'Austria passassero da Gemonio e dintorni per lasciare fiaccola e magliette al posto della solita bandiera verde con il sole delle Alpi...chissà quanti bambini si divertirebbero a correre la multietnica staffetta della pace!