Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Tutti si aspettavano che il Nobel per la Fisica fosse assegnato al Bosone di Higgs, alla cui scoperta molti scienziati italiani lavoravano e segnatamente il nostro concittadino Guido Tonelli, professore di Fisica Generale all’Università di Pisa. Nominalmente è stato assegnato al belga Francois Englert che per primo ne ha descritto il meccanismo e a Peter Higgs che gli dà il nome e ha elaborato la stessa teoria. Ma qualcuno pensava che fosse assegnato a chi ha condotto gli esperimenti per la sua ricerca come Gianotti e Tonelli, visto che la scoperta del celebre Bosone di Higgs apre nuove frontiere alla fisica moderna.
Il bosone di Higgs è la particella che spiega cosa è successo nel Big Bang e conferisce la massa a tutte le altre particelle. Un viaggio a ritroso nel tempo, all’origine del nostro Universo, quando la temperatura si è abbassata le particele elementari hanno cominciato ad acquisire una massa. Questo meccanismo, ipotizzato cinquant’anni fa, è stato scoperto solo l’anno scorso al Cern di Ginevra grazie al Large Hadron Collider (LHC), il colossale strumento scientifico alla cui ideazione e costruzione ha contribuito Guido Tonelli, che alla scoperta del bosone di Higgs ha dedicato vent’anni della sua vita con l’esperimento CMS.
Al Cern di Ginevra lavorano circa diecimila scienziati di cui un terzo italiani, coordinati dall’Istituto nazionale di Fisica, segnatamente Fabiola Gianotti e Guido Tonelli. Guido Tonelli, che a partire dal 1993 ha contribuito ad ideare e costruire l'esperimento CMS, in funzione al Large Hadron Collider (LHC) del CERN, ha espresso la sua “gioia immensa per noi e per le centinaia di ragazzi che lavorano a questo esperimento”.
A Ginevra, fuori dall’Italia. Qui purtroppo un giovane non ha speranze di fare ricerca. Ai giovani scienziati italiani e a Guido Tonelli auguriamo tanti altri momenti di gioia come questo. Sarebbe bello poterlo incontrare in giro per Pisa, come ci capita qualche volta, vedere il suo sorriso ancora più largo del solito e giore qualche minuto insieme a lui che ha sempre saputo trasmettere la passione per lo studio, per la ricerca, per la fisica e per le cose fatte per bene.