Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Non possiamo percepire il calore delle sue pietre scaldate nel meriggio.
Non possiamo godere della sua frescura nelle giornate di solleone.
Non possiamo farci irretire dalle mille voci degli avi che echeggiano nella navata.
Non possiamo più aspettare e oggi ho deciso di protestare e di chiudermi in gabbia, in quella stessa dove la chiesa di san Paolo a Ripa d'Arno, sonnecchia ormai senza speranza.
Quelle grate di metallo sono entrate pian piano nei nostri occhi e quando quel paesaggio ci sembrerà normale e non ci scandalizzeremo più... allora sarà finita davvero.
Che ne è stato di quel popolo di fieri combattenti?