Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
L'edera è uno dei simboli arcaici di Dioniso, chiamato anche kissos in greco, nome che è anche quello della pianta.
Si narra che Dioniso venne abbandonato dalla madre Semele sotto un'edera dalla quale prese il nome. In un altro mito, inverso, si dice che Kissos era invece figlio di Dioniso e che un giorno il giovane morendo venne trasformato per pietà dalla dea Gea nella pianta che da allora ne porta il nome.
Siccome Dionisio/Bacco era considerato il dio del trasporto amoroso, l'edera divenne un simbolo di passione
Un'usanza ancora praticata qualche decennio fa era quella di appendere frasche d'edera sull'uscio delle cantine per segnalare la mescita del vino.
Ma come è dura oggi la vita anche per una pianticella creduta falsamente parassita.
Giri e rigiri niente, aspetti al varco meno che niente, niente dei o dee, non ti resta altro che strisciare e sperare che al leccio non ci arrivi prima l’altro vero parassita, quello bipede e armato.