Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Nella recente convezione alla stazione Leopolda di Firenze organizzata dal sindaco di quella città a sostegno della sua candidatura a segretario del PD tra gli altri interventi c'è stato quello dell' economista Serra.
Egli nel suo intervento ha individuato chi sono coloro che sono privilegiati e che a causa loro oggi stiamo pagando la crisi. Ha individuato i colpevoli.
Al primo posto ha messo i pensionati col sistema retributivo come colpevoli dello sfascio dello stato poi i lavoratori pubblici, senza distinzione alcuna e poi i politici.
Non intendo entrare nel merito di quella assise ne delle proposte ivi contenute, ma cio che questo signore dice a proposito dei pensionati, dei lavoratori privati di grandi aziende, oltre che confuso e scarse conoscenze, è profondamente offensivo nei confronti di tante donne e uomini che con le loro lotte ed i loro sacrifici ne hanno pagato un prezzo pesante.
Un lavoratore che ha lavorato, fino al 1995 per 35 anni, poi 40 anni in catena di montaggio, in verniciatura alla lastroferratura, o una lavoratrice che ha lavorato negli ospedali facendo turni di notte festa o non festa, o un lavoratore della terra che ha lavorato in qualsiasi condizione, senza neanche vedersi riconosciuti i propri diritti e contributi sono da considerarsi privilegiati oggi che sono in pensione con una media di 1400 euro lordi? O i lavoratori pubblici che lavoravano nelle strade nelle ferrovie, negli ospedali sono lavoratori privilegiati, e se dopo 35/40 anni sono andati in pensione col sistema retributivo?
Fare di tutta l'erba un fascio e sintomo di populismo e scarsa cultura. Ed ancora costui ha detto, e in modo diverso condiviso da Sindaco di Firenze, che i lavoratori delle grandi aziende private sono stati dei privilegiati ed il sindacato difende solo costoro. Se rileggessimo un pezzo di storia del nostro paese ci accorgemmo che chi ha lottato,ha esercitato nella pratica la solidarietà, chi ha saputo rinunciare ad avere qualcosa per se in favore di chi aveva meno diritti o non aveva lavoro sono stati proprio i lavoratori delle grandi fabbriche.
Lavoratori del nord e del sud uniti nella lotta non era solo uno slogan ma una pratica quotidiana nelle rivendicazioni per una societa piu giusta. Voglio solo ricordare alcune tappe fondamentali di un pezzo di storia del nostro paese, oggi per convenienza dimenticata.
È dagli scioperi del 1943 nelle grandi fabbriche che con lo slogan pane e libertà partirono le lotte che dettero inizio alla resistenza che portò all'abbattimento del nazifascismo e la conquista della libertà. È stata la conquista dei contratti collettivi nazionali che hanno dato par dignità alle persone indipendentemente da dove esse risiedessero.
In tempi piu recenti tutti i lavoratori, hanno approvato, con difficoltà, la nuova legge previdenziale che spostava da trentacinque a quaranta anni gli anni necessari alla pensione, l'abolizione delle pensioni beby nel pubblico. E tutto questo veniva fatto in nome di un rilancio del nostro apparato produttivo, quei soldi risparmiati dovevano servire ad investire nel futuro delle giovani generazioni. Invece la stragrande maggioranza di quei soldi sono finite nelle rendite finanziarie.
Non è un caso se quel ceto che egli rappresenta non risente della crisi. Ed oggi dicono che questi lavoratori dopo una dura vita di lavoro, sono dei privilegiati e colpevoli di questo stato di cose. Non sono colpevoli coloro che hanno lucrato sul nostro paese? Hanno preso soldi dei lavoratori e li hanno investiti in finanza distruggendo una ricchezza produttiva che avevamo? Non sono colpevoli coloro che hanno portato i capitali all' estero.
Non viene detto che per la spesa sociale oggi ci sono piu entrate che uscite, non viene detto che in ITALIA si spende meno che in Germania per la spesa sociale, non viene detto che oltre il 56% del debito pubblico italiano è in mano alle banche italiane e basterebbe pagargli minori interessi per avere piu risorse, non viene detto che i lavoratori e imprenditori pagano il 33% per la previdenza ed invece la tassazione sulle rendite finanziarie è solo del 20%, la piu bassa a livello europeo.
Ma di tutta questa vicenda, quello che mi ha reso piu triste, non è tanto quello che ha detto questo signore, ci siamo abituati purtroppo, ma a questa assise era presente anche il segretario attuale di quel partito, il quale conosce bene la storia del movimento operaio essendone stato un protagonista, egli è intervenuto subito dopo è non ha detto nulla, non gli ha dato nessuno risposta neppure alle cose imprecise dette.
Ho aspettato qualche giorno ma nessuno si è sentito di rispondere, e questo è preoccupante per una forza politica che dovrebbe rappresentare anche le fasce sociali piu deboli. L'altra cosa piu odiosa e sintomo di una grande regressione della nostra società e quando si mettono in contrapposizione le generazioni, facendo passare i nonni dei privilegiati ed egoisti nei confronti dei nipoti, sapendo che tanto nessuno difende i pensionati.
Una rappresentazione non vera perchè proprio per l'assenza di politiche che diano lavoro e futuro sopratutto ai giovani, sono le misere pensioni, spesso l'unico sostentamento ai nipoti in cerca di futuro.
Comunque a nessuno è permesso di offendere il sacrificio la lotta di tante donne ed uomini che tanto hanno dato a questo paese.
Gli sprechi ed i colpevoli sono da altre parti basta che si sappia guardare attorno.
Una volta si diceva che si buttava l'acqua sporca ed il bimbetto, oggi rimane solo l'acqua sporca.
Franco Marchetti