Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
La sicurezza innanzitutto e infatti prima di iniziare il montaggio, parola che più si adatta a “costruzione”, si è dovuto dotare il lungo perimetro dello stabile di una impalcatura metallica.
Questo lungo lavoro è terminato alla sera del 12 novembre.
La mattina del giorno successivo i montatori hanno posto sul cemento una guaina di carta catramata isolante, hanno rizzato i primi travi ben verticali, fissato a terra fra di loro la guida per i blocchi di legno e hanno finalmente (foto 5) messo la “vera prima pietra”.
Le foto 6 e 7 sono scattate a distanza di pochissimi minuti l’una dall’altra e il “gioco” di precisione è continuato con altro pacco altra parete e tutto senza dover minimamente tagliare, aggiustare un mattone: tutto era calibrato senza aiuto di seghe e colle e malta… tutto programmato al millimetro.
Un pezzo speciale di congiunzione per la parte superiore finale, uno sguardo compiaciuto al lavoro fatto e siamo alla sera del 13 novembre.
Ripetiamo ancora una volta che sabato 23 novembre l’ASBUC ha programmato per le ore 11-12, tempo permettendo, un brindisi augurale per i lavori e una visita al cantiere con la presenza di maestranze, autorità cittadine e regionali.
Tutta la cittadinanza è invitata.