Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
La sicurezza innanzitutto e infatti prima di iniziare il montaggio, parola che più si adatta a “costruzione”, si è dovuto dotare il lungo perimetro dello stabile di una impalcatura metallica.
Questo lungo lavoro è terminato alla sera del 12 novembre.
La mattina del giorno successivo i montatori hanno posto sul cemento una guaina di carta catramata isolante, hanno rizzato i primi travi ben verticali, fissato a terra fra di loro la guida per i blocchi di legno e hanno finalmente (foto 5) messo la “vera prima pietra”.
Le foto 6 e 7 sono scattate a distanza di pochissimi minuti l’una dall’altra e il “gioco” di precisione è continuato con altro pacco altra parete e tutto senza dover minimamente tagliare, aggiustare un mattone: tutto era calibrato senza aiuto di seghe e colle e malta… tutto programmato al millimetro.
Un pezzo speciale di congiunzione per la parte superiore finale, uno sguardo compiaciuto al lavoro fatto e siamo alla sera del 13 novembre.
Ripetiamo ancora una volta che sabato 23 novembre l’ASBUC ha programmato per le ore 11-12, tempo permettendo, un brindisi augurale per i lavori e una visita al cantiere con la presenza di maestranze, autorità cittadine e regionali.
Tutta la cittadinanza è invitata.