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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Associazione La Voce del Serchio
incontro-dibattito a Migliarino sul tema "Nuove povertà. nuove soluzioni?"

15/11/2013 - 0:57



L'Associazione La Voce del Serchio ricorda a tutti i soci e ai simpatizzanti ed invita tutti i cittadini  al Circolo Arci di Migliarino si svolgerà un incontro-dibattito sul tema "Nuove povertà. nuove soluzioni?"


Relatori: Gianmarco Braccini - Operatore Caritas
Le povertà nel territorio


Emanuele Rossi - Docente Scuola Superiore Sant'Anna
Le possibili soluzioni


L'appuntamento è alle 21.15. di oggi Veverdi 15


Vi aspettiamo

Associazione La Voce del Serchio

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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

16/11/2013 - 10:55

AUTORE:
P.G_

Molto interessante la relazione ascoltata al Teatro del Popolo sulle nuove povertà nel nostro Paese e nel nostro Comune. In effetti, come ha spiegato l’operatore Caritas Gianmarco Braccini, le povertà sono sempre le solite. Le conseguenze invece si sono molto accentuate a causa della sempre maggiore richiesta di aiuto e della costante diminuzione delle risorse messe a diposizione da uno Stato sempre più assente.
Sono cambiate alcune cose, tra cui la più importante e significativa è che la richiesta di intervento avvenga non più solo dalle persone culturalmente e intellettualmente più deboli ma che nelle statistiche si sta incrementando il numero di diplomati e laureati che si rivolgono ai centri di ascolto per richieste di aiuto. Aiuto anche spicciolo come il denaro per pagare una bolletta, per un pacco alimentare per la famiglia. Stranieri ma anche italiani, molti dai 21 ai 49 ma anche sotto i venti anni e tantissimi sopra i cinquanta, una soglia di età dove le speranze di impiego diventano quasi nulle.
Non più quindi una indigenza povera, ignorante e senza cultura ma oramai trasversale.
Si è cercato anche di parlare di rimedi ed interessante è stata la relazione del professor Rossi docente della Scuola Superiore S.Anna che dopo aver inquadrato da un diverso punto di vista anche quantitativo il problema delle richieste di aiuto (i bisogni sanitari di mio nonno- ha detto come esempio- sono la minima parte di quelli di oggi) ha suggerito anche l’ipotesi di una possibile soluzione. Per compensare il divario fra sempre maggiori richieste e sempre minori risorse ha suggerito l’ipotesi che chi riceve un aiuto non si consideri semplicemente un assistito ma anche a sua volta un assistente. Dovrebbe cioè dare qualcosa in cambio per quello che riceve, sia pure non in maniera corrispondente all’aiuto ottenuto (ed ecco la novità), ma in maniera proporzionale alle proprie capacità.
Una specie di servizio civile quindi dove i tanti giovani disoccupati, cassintegrati, licenziati possano trovare un’occupazione, che potremmo assimilare ai vecchi lavori socialmente utili, che potrebbe dare loro non solo un reddito sicuro ma anche la dignità di un lavoro.
La dignità di avere un’occupazione, di fare qualcosa di utile per se stessi e per il paese, di ricevere in cambio un compenso che permetta di uscire dal bisogno.
Una relazione veramente interessante di cui dobbiamo ringraziare l’Associazione Culturale La Voce del Serchio per avere fornito a tutti noi questa occasione di conoscenza.
Perché la conoscenza è libertà, libertà di pensiero, libertà di scelte, per decidere da noi delle nostre vite senza dipendere sempre dalla conoscenza degli altri.