Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
La,”a” commerciale, comunemente chiamata chiocciola o chiocciolina è un carattere tipografico usato soprattutto per la nostra posta elettronica. E’ rappresentata da una “a” stilizzata con attorno un ricciolo e sembra avere le sembianze di un vero e proprio mollusco.
La chiocciola : @ , simbolo e carattere tipografico con cui si è soliti identificare gli indirizzi di posta elettronica (E-Mail), ha origini antiche.
Già in uso nel VII secolo, presso i mercanti veneziani, la “chiocciola” era un segno grafico che rappresentava l’anfora, utilizzata allora come unità di misura di peso e di capacità. Nel periodo medioevale, gli amanuensi erano soliti utilizzare il simbolo della chiocciola al posto della preposizione di luogo latina “ad”.
Il simbolo della “chiocciola” ( @ ) era presente nella macchina per scrivere di Lambert del 1902 prodotta dalla Lambert Typewriter Company di New York e nella IBM Selectric del 1961; veniva utilizzato per abbreviare la frase commerciale “at a price of” ovvero “al prezzo di” ma solo nel 1963 venne inserito nella composizione ufficiale dei caratteri ASCII (American Standard Code for Information Interchange – Codice Standard Americano per lo Scambio di Informazioni).
Fu l’ingegnere informatico Ray Tomlinson che nel 1971 inventò ed introdusse il simbolo della “chiocciola” nel mondo dei computer: Ray Tomlinson elaborò un programma che consentiva a tutti coloro che frequentavano le università americane collegate tra loro tramite Arpanet (progetto di network che portò poi alla nascita di Internet), di scambiarsi messaggi. Un anno dopo, l’ingegnere inserì il simbolo della “chiocciola” tra il nome del destinatario ed il percorso per arrivare al server ospite.
Nel 2010 la “chiocciola” entra a far parte del mondo dell’arte; Paola Antonelli, curatrice del dipartimento di architettura e design del Museo di arti Moderne di New York (MoMA), l’ha inserita di diritto nei simboli che possono far parte di una collezione.
Nei vari paesi la “chiocciola” viene chiamata in modi differenti: in inglese “at”, in francese “arobase” (unità di misura di un quarto), in spagnolo “arroba” (unità di misura del vino), in Olanda “apestaart” (coda di scimmia), in Norvegia “kanec-bolle” (torta di cannella a spirale), in Germania “klammeraffe” (scimmia-ragno) e in Danimarca “snabel-a” (proboscide d’elefante). E in Italia? Chiocciola, appunto.