Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Un convegno e una mostra all'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo
Una grande mostra e un simposio su Antonio Tabucchi, l'autore italiano moderno più tradotto in Giappone si è svolta nel mese di ottobre all'Istituto Italiano di Cultura a Tokyo.
Giorgio Amitrano, professore cattedratico all'Istituto Orientale di Napoli di Lingua e letteratura giapponese e traduttore superbo degli autori classici e contemporanei della letteratura nipponica, è da qualche mese direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Tokyo e ha deciso di iniziare la sua attività culturale con un omaggio a Tabucchi, molto amato in Giappone con ben 15 traduzioni di libri e una monografia dedicatagli.
Amitrano si è avvalso dalla collaborazione del professor Tadahiko Wada della University of Foreign Studies of Tokyo, il traduttore di Tabucchi, subentrato alla mitica Atsuko Suga (che i lettori italiani ricorderanno per le sue splendide traduzioni di Tanizaki o Kawabata).
L'iniziativa, che ha avuto luogo dal 18 ottobre fino alla fine del mese scorso, ha avuto molto successo e una grande affluenza di pubblico. Erano esposte in mostra fotografie della casa dello scrittore a Vecchiano, oggetti personali, quadri di Davide Benati, Tullio Pericoli, Guimarães e altri artisti.
Alla fine del simposio tenutosi il 20 ottobre, i partecipanti, tutti insieme sul palco, hanno letto ciascuno a propria scelta un frammento di un'opera di Tabucchi in diverse lingue (giapponese, italiano, portoghese, inglese e francese).
Molto applaudita la lettura dell'ultima partecipante, la nipotina dello scrittore, Beatrice, che ha letto in francese il "Sogno di Giacomo Leopardi, poeta e lunatico".