Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Il pendolo di Foucault deve il proprio nome a Jean Bernard Léon Foucault, il fisico francese che lo inventò allo scopo di dimostrare la rotazione della Terra.
Il pendolo di Foucault, in pratica è un pendolo che viene lasciato libero di oscillare per diverse ore. A ogni latitudine della Terra, eccezion fatta per l’equatore, si nota una lenta rotazione del piano di oscillazione del pendolo. In particolare, al Polo Sud e al Polo Nord la rotazione completa dura un giorno siderale: mentre la Terra ruota, il piano di oscillazione rimane fermo, rispettando la legge del moto di Newton. Il piano alle altre latitudini ruota con un periodo diverso.
Il primo pendolo di Foucault era costituito da una massa notevole: una sfera di ventotto chili, sospesa con un filo lungo 67 metri alla cupola del Pantheon di Parigi. Fu presentato al pubblico nel 1851, e lo scopo originale per il quale era stato realizzato era quello di tracciare linee di direzione sempre uguale, sulla base della legge dell’inerzia. Ma ciò non accadde.
Nel pendolo di Foucault la rotazione avviene in senso antiorario nell’emisfero australe e in senso orario nell’emisfero boreale: su tale principio si fonda, per altro, l’invenzione (dello stesso Foucault) del giroscopio, il cui asse del rotore segue le stelle fisse e ruota una volta al giorno a qualsiasi latitudine.
Insomma, l’esperimento del pendolo di Foucault rappresenta la più evidente dimostrazione della rotazione che la Terra compie intorno al proprio asse. Esso risulta piuttosto difficile da costruire, in quanto sono sufficienti minime imprecisioni per provocare errori di oscillazione che alterano o nascondono gli effetti della rotazione del nostro pianeta. Va notato, inoltre, che l’oscillazione viene frenata dalla resistenza all’aria: per questo motivo i pendoli nei musei sono dotati di un elettromagnete che consente di mantenere il sistema in moto.
L’idea del pendolo di Foucault si fonda su una caratteristica del pendolo: nel momento in cui esso è soggetto unicamente alla forza di gravità (e quindi non ad altre forze esterne, come per esempio le forze di attrito), è in grado di conservare il proprio piano di oscillazione.
L’esperimento di Foucault è stato ripetuto, tra l’altro, nel 1931 a San Pietroburgo, con un pendolo di 54 chili e di 93 metri attaccato in cima alla cupola della cattedrale di Sant’Isacco: il suo periodo di oscillazione era di venti secondi, con un’ampiezza di oscillazioni di cinque metri. In pratica, ogni oscillazione era caratterizzata da uno spostamento di sei millimetri, il che rendeva visibile l’effetto della rotazione della Terra nel giro di pochissimi minuti.