Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Oggi sono in ferie, sono appena le cinque, mi sveglio e comincio a rigirarmi, nel contempo inizio a rimuginare su tutte le cose che vorrei fare oggi, ma decido che devo dormire ancora...però non ce la faccio, l'emisfero sinistro del mio cervello non mi dà tregua e allora mi “levo”!
Tra le cose che voglio fare c'è anche trovare un argomento per il nostro “The delle Cinque”...
Prima di scrivere però, do due pennellate alla ceramica, metto su la lavatrice e mi preparo una bella macchinetta di caffè!
Oh ora ci siamo...Come da qualche anno a questa parte , parteciperò al mercatino di Natale a Vecchiano, organizzato dalla Proloco... come mi sono avvicinata all'esperienza del mercato?
Ricordo che era il 2009, incinta di cinque mesi, decisi di partecipare insieme a mia sorella, perché quel mercatino era stato organizzato per beneficenza, a seguito di un evento triste che scosse tutto il paese.
E da lì, ogni anno ho continuato a partecipare, perché mi piace, perché a Vecchiano si dice < un ci dura mai nulla> ed io invece spero e voglio che questa organizzazione riesca ad andare avanti, perché almeno qualche volta l'anno, la piazza del paese, si animi, riunisca, aggreghi, insomma si riappropri del suo ruolo di “collante sociale”, di cui oggi come non mai, c'è molto bisogno.
Ho una scatola in cima, nella stanza a tetto, è piena di colori, sta chiusa per la maggior parte dell'anno, ma quando arriva l'autunno è come se mi chiamasse. Spesso le passo vicino guardandola di soppiatto, perché a volte è pesante aprirla, sapendo già che in quel preciso momento non avrò tempo di prendere un colore ed iniziare a dipingere qualcosa, così diventa frustrante avere tante idee, volerle realizzare e non averne il tempo.
Ma poi timidamente quel tempo arriva e allora la apro ed osservo tutto ciò che contiene: rosso, giallo, verde, arancio, viola, rosa, bianco,azzurro, turchese, pennelli, nastri di tanti colori.
E' come se li dentro ci fosse un arcobaleno che esce per ricordarmi che ho anche delle passioni.
Già, le mie passioni, con tutto il da fare che ho a giornate, ogni tanto devo fare mente locale per ricordarmi quali sono, il bricolage è una di queste. Lavorare manualmente con il colore, trasformare qualcosa in ciò che non era, ma lo era già nella mia mente, raccogliere in estate conchiglie e legnetti di mare per “farci qualcosa”, tenere ogni più piccolo oggetto perché so che in qualche modo lo riutilizzerò.
La passione, che cos'è?
Provo a decifrare a parole, il mio stato d'animo, quando seduta al banchino, mi metto all'opera, impaziente d'iniziare, ansiosa di vedere il risultato, compiaciuta man mano che la cosa prende forma e colore ed infine soddisfatta o meno del risultato.
Come nella vita. Ti viene un'idea che diventa un progetto, che provi a realizzare, che ti prende anima e corpo e lì, diventa passione.
Passione per l'arte, per la musica, per lo sport, per la politica, per gli animali, per il mare, per i viaggi, per il sociale, per la lettura, per la scrittura, per la fotografia e “lì dai”, andando avanti.
La passione è un qualcosa che ti prende, parte dalla mente, ma poi dà energia anche al corpo, lo fa muovere per realizzare, lo pretende proiettato in avanti, verso ciò che si vuole raggiungere, ti dà la forza di provare e riprovare finché la cosa non esce fuori come vuoi te, costa impegno, fatica, rinunce, è talvolta generatrice di delusioni, ma alla fine ne sarà sempre valsa la pena.
Viviamo in un'epoca dominata dall'ideologia della crisi, crisi dei legami con noi stessi, con gli altri e con le cose.
E' come se fossimo pervasi da una sorta di tristezza sociale, è come se in mancanza della felicità ci si accontenti di evitare l’infelicità. Spesso e volentieri mi sembra che perfino evitare l’infelicità sia un compito difficile.
Semplifico, lo so, ma da qualcosa bisogna pure partire, e spesso partire da uno, da “io”, è un buon punto di partenza.
Allora questo Natale regaliamoci una passione, di quelle impegnative, creative, che stimolano la fantasia, che rendono felici.
Ma possiamo, e forse dobbiamo, osare di più.
Questo Natale e non solo, aggiungiamo una “passione” alla lista di tutti noi, quella per “gli altri”, senza distinzioni di razza, colore, credo, stato sociale, perché in fondo avere passione per gli altri, equivale ad averla per noi stessi, per l'essere persona in generale, perché come citava una canzone di qualche anno fa “gli altri siamo noi”!
Allora a domenica, ci troviamo tutti all'Agorà del paese, per scambiare due chiacchiere, condividere l'atmosfera delle feste e stare un po' insieme, ognuno con la sua lista di passioni e magari qualche buon proposito per l'anno che verrà.