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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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12 13 14 LUGLIO E ANCORA 19,20,21 MUSICA DAL VIVO
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
RICORDO
Jacovitti (Benito)

4/12/2013 - 9:18


Occorre confessarlo apertamente: tutti noi abbiamo un debito con Jacovitti. Un debito di buon umore, di fantasia, di creatività capace di donare ore di sano divertimento senza mai nulla concedere a quell'estetica volgare e un po' corriva sempre in agguato quando si parla di fumetto.

Non che Benito Jacovitti, nato il 19 marzo 1923 a Termoli, in provincia di Campobasso, non abbia saputo travalicare i generi e i confini concedendosi le sue brave trasgressioni artistiche, come quando decise di illustrare lo "scandaloso" Kamasutra. Seppe farlo sempre all'insegna di quell'umorismo surreale e totalmente sganciato dalla realtà che sigla la sua personalissima cifra stilistica. Oppure come quando osò confrontarsi con quel monumento della letteratura fantastica che è "Pinocchio", riuscendo a rinnovare la tradizione iconografica legata al personaggio di Carlo Collodi e donando all'editoria un vero capolavoro di illustrazione.

Jacovitti non può che meritarsi l'appellativo di genio, quale indubbiamente egli era. Genio pazzo e folle, capace di definire in modo autonomo stile e parametri, regole e rispettive deviazioni. Chi lo conobbe negli anni della prima adolescenza non può che avvalorare questa definizione.

Già poco più che adolescente collaborava al settimanale "Il Brivido" con vignette umoristiche mentre, nell'ottobre del 1940 (a diciassette anni) approda al "Vittorioso" creando il personaggio di Pippo, ben presto affiancato da altri due ragazzini, Pertica e Palla, coi quali formerà il famoso terzetto dei "3 P".

Grazie alla sua fluviale capacità inventiva davvero inarrestabile (e le prove tangibili si avranno solamente alla fine della sua vita, di fronte alla massa sterminata dei suoi lavori), diventa ben presto una delle colonne del popolare settimanale cattolico.

Con gli anni Jacovitti dà vita a decine di personaggi, nati tanto sulle pagine del "Vittorioso" (come i già ricordati 3 P, oppure l'arcipoliziotto Cip e il suo stolido assistente Gallina, Mandrago il Mago e l'Onorevole Tarzan), quanto su quelle del "Giorno dei Ragazzi" (dal popolarissimo Cocco Bill al fantascientifico Gionni Galassia al giornalista Tom Ficcanaso) e del "Corriere dei Piccoli" (Zorry Kid, parodia del celebre Zorro, e Jack Mandolino, un malvivente sfortunato quanto incapace).

Successivamente la sua produzione si è articolata in un ventaglio di collaborazioni a tutto campo. Nel 1967 offre il suo talento al mensile dell'ACI "L'automobile" dove pubblica le avventure di Agatone; poi a partire dagli anni '70 viene "glorificato" con numerose collaborazioni all'interno del mensile 'Linus', diretto da Oreste Del Buono e rivolto ad un pubblico decisamente maturo (a tal proposito occorre menzionare alcune sue collaborazioni anche a "Playmen").

Lavora molto anche per la pubblicità e per la cartellonistica politica.

Sempre in quegli anni d'oro Jacovitti crea i mitici "Diariovitt", i diari scolastici sui quali hanno studiato (si fa per dire), intere generazioni di italiani.

Fumettista del paradosso, dell'assurdo, dei nasi rotondi gonfi come palloncini, dei salami e delle lische di pesce che sbucano dal terreno, Benito Jacovitti, scomparso il 3 dicembre 1997, è stato il creatore di un universo originale e irripetibile, una sorta di paese delle meraviglie in cui tutto è possibile.

Purché sia fuori del mondo.

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