Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La maledizione dello stadio di Lecce
Eccoci qui, senza grandi speranze (a Lecce ci è sempre andata male, gli scommettitori sono unanimi nel vederci battuti, c’è Miccoli, giocano in casa, sono arrabbiati, devono risalire, e non so cos’altro), ma incollati a 50 Canale. Altro che passeggiate al solicchio o al mare, si deve soffrire e basta. E infatti si soffre subito: prima azione del Lecce e subito goal di testa per loro (solita difesa disattenta sulle palle alte). Mi dico che bisogna star calmi, ma certo che –come dice Andrea Orsini- peggio non poteva cominciare. Si aspetta una qualche reazione, e invece continuiamo a subire, con paurose disattenzioni del nostro portiere e della nostra difesa. Purtroppo si continua a sbagliare e a subire. In attacco non combiniamo nulla, piedi buoni non ne abbiamo proprio, tra l’altro la loro difesa è attenta ed esperta. Insomma in campo la differenza tecnica si vede tutta. Eppure al 34° Cia prende improvvisamente un palo pieno. Il Pisa si scuote e si guadagna vari corner, ma nel nostro momento migliore Rozzio, che non riesce assolutamente a tenere gli attaccanti del Lecce, si fa buttar fuori. Buona notte. Pagliari è anche costretto a mettere Sabato in difesa e a far uscire Bollino, quindi il nostro attacco si indebolisce ancor più. Tra l’altro la sostituzione non ci salva dal raddoppio del Lecce (gran bella azione, con assist di Miccoli al bacio).
Vedere il secondo tempo sullo 0-2 a Lecce e in dieci non è il massimo, ma il dovere è dovere. Però succede pochino; teniamo un po’ la palla, ma azioni non ne ricordo. Anzi viene buttato fuori per una simulazione molto molto dubbia anche Pellegrini e si resta in nove. E non è finita: infatti subito dopo -non capisco perché- l’arbitro (francamente un idiota, diciamolo pure) espelle anche Cia che era uscito per il cambio, e quindi restiamo in otto. Va bene perdere, ma farsi prendere in giro no. Peccato perché i tre nostri nelle prossime partite sarebbero serviti e molto.
Ora una sconfitta come questa spinge a sinistri presagi. Calma, dico io. Che non fossimo da primo posto si sapeva, che dopo questo ciclo saremmo un po’ indietreggiati in classifica anche; oggi è andata così, ma mettiamoci il goal a freddo e tutte le espulsioni. Io dico che saranno decisive le prossime due partite casalinghe abbordabili; se le vinciamo si torna nel mucchio delle terze o quarte e si continua a sperare (magari anche in qualche rinforzo, ammesso che ci siano i soldi). Perciò bisogna assolutamente battere Viareggio e Barletta, anche senza gli squalificati. Non è facile, ma ci si proverà.