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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
BIOGRAFIE
Matteo Salvini

16/12/2013 - 11:48



Matteo Salvini nasce il 9 marzo del 1973 a Milano. Iscrittosi alla Lega Nord a diciassette anni, ottiene il diploma classico al liceo "Manzoni" di Milano, e nel 1992 si iscrive alla facoltà di Storia dell'Università Statale (senza concludere gli studi). Nel frattempo lavora consegnando pizze a domicilio e, poco dopo, al "Burghy" della Galleria Vittorio Emanuele per pagarsi gli studi e le vacanze. Nel 1993 viene eletto consigliere comunale di Milano, mentre l'anno successivo diventa responsabile cittadino del Movimento Giovani Padani. Mantiene la carica fino al 1997, anno in cui è capolista nelle elezioni per il Parlamento della Padania. Matteo Salvini fa parte della corrente Comunisti Padani, che guadagna solo cinque seggi su un totale di oltre duecento.

Nel 1998 diventa segretario provinciale della Lega Nord a Milano, mentre l'anno successivo è direttore di Radio Padania Libera, emittente radiofonica leghista. Nel 1999, nel corso di una visita ufficiale dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a Palazzo Marino, si rifiuta di stringere la mano al titolare del Quirinale, dichiarando di non sentirsi rappresentato da lui.

Nel 2001 sposa Fabrizia, giornalista di una radio privata di origini pugliesi, che nel 2003 gli dà un figlio, Federico. L'anno successivo abbandona la carica di segretario provinciale della Lega e diventa deputato al Parlamento Europeo: ottiene circa 14mila preferenze e viene eletto nella circoscrizione nord-ovest per la lista della Lega Nord, dopo la rinuncia di Umberto Bossi che preferisce la circoscrizione nord-est. Sceglie come assistente parlamentare Franco Bossi, fratello di Umberto, e rimane a Strasburgo per due anni: è membro della Commissione per la Cultura e l'Educazione e sostituto per la Commissione per l'Ambiente, la Salute Pubblica e la Sicurezza Alimentare, oltre che membro della Delegazione per la Commissione Parlamentare Congiunta tra Unione Europea e Cile.

Nel 2006 Matteo Salvini viene sostituito da Gian Paolo Gobbo, venendo riconfermato consigliere comunale a Milano e ottenendo più di 3mila preferenze alle elezioni amministrative. Nello stesso periodo, dopo avere ottenuto la carica di capogruppo leghista in consiglio comunale, viene nominato vice-segretario nazionale della Lega Lombarda.

Nel 2008 Salvini viene eletto deputato alle elezioni politiche nella circoscrizione Lombardia: abbandona, però, Montecitorio l'anno successivo, quando viene nuovamente eletto al Parlamento Europeo. Nello stesso periodo, in occasione della presentazione alla stampa dei candidati leghisti alle elezioni per la Provincia di Milano, lancia una provocazione suggerendo di destinare alcuni vagoni della metropolitana esclusivamente ai milanesi e alle donne, per contrastare quella che viene definita come l'invadenza degli extra-comunitari. Le sue frasi alzano un polverone, e vengono stigmatizzate dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, mentre il pidiellino Aldo Brandirali, presidente della commissione Politiche Sociali di Palazzo Marino, che pure fa parte della sua stessa coalizione, riferendosi a Salvini parla di ferocia umanitaria e di ruolo diseducativo.

Sempre nel 2009 è protagonista di altri eventi controversi: durante la festa di Pontida viene ripreso dalle telecamere mentre canta un coro offensivo contro le persone di Napoli, suscitando la disapprovazione di esponenti politici sia di sinistra che di destra. In seguito si scusa per l'accaduto, giustificandosi con il fatto che i canti intonati erano semplici cori da stadio e provando a minimizzare la vicenda. Pochi mesi dopo si scaglia contro l'arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi (critico nei confronti della campagna di sgombero contro i rom voluta dal sindaco meneghino Letizia Moratti), e parla del cardinale come di una persona lontana dal sentimento collettivo incapace di identificare i rom come causa di numerosi problemi.

Nel 2012 Matteo Salvini diventa padre di Mirta, avuta dalla sua nuova compagna Giulia (conosciuta dopo il divorzio dalla prima moglie), e lascia il consiglio comunale milanese dopo essere stato eletto nuovo segretario della Lega Lombarda, sconfiggendo l'altro candidato Cesarino Monti con quasi 300 voti di scarto. Si ricandida al Parlamento italiano alle elezioni politiche del 2013 e viene eletto: tuttavia, il 15 marzo, prima giorno della legislatura, cessa il mandato e viene sostituito da Marco Rondini, per proseguire l'attività all'Europarlamento, dove fa parte del gruppo euroscettico di destra Europe of Freedom and Democracy.

A Strasburgo è membro della Delegazione per le relazioni con l'India, della Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori e della Delegazione per le relazioni con la penisola coreana, oltre che sostituto nella Commissione per il Commercio Internazionale, nella Delegazione per le relazioni con il Sud Africa e nella Delegazione per le relazioni con il Canada. Nel mese di maggio del 2013 accusa il Ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge di voler regolarizzare gli immigrati clandestini nonostante gli accadimenti recenti (poco prima un uomo ghanese a Milano aveva ucciso tre persone a colpi di piccone) e insinuando il rischio di istigazione a delinquere. Anche in questo caso le sue dichiarazioni suscitano la reazione sdegnata della politica: la Kyenge parla di accuse vergognose, mentre il Presidente del Consiglio Enrico Letta classifica le frasi di Salvini come fuori luogo.

A settembre del 2013 è protagonista, insieme con altri esponenti politici leghisti, di un sit-in a Ceto, in Valle Camonica, sulla strada statale 42, per sostenere gli operai di sette fabbriche del nord Italia che non possono più lavorare (in totale si tratta di più di 1400 dipendenti) a causa del sequestro all'Ilva di Taranto. Nello stesso periodo si candida come nuovo segretario della Lega, al posto di Roberto Maroni (che pure lo sostiene): le elezioni primarie del partito vanno in scena il 7 dicembre e lo incoronano nuovo segretario grazie all'82 % dei voti (più di 8mila preferenze in totale); l'altro candidato Umberto Bossi è ampiamente battuto.

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17/12/2013 - 20:40

AUTORE:
Mea culpa

...ma un ce l'ho mia con luilì...semmai con chi l'ha votato!