Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Tante e tante lune fa si pensò che il paese avesse bisogno che la luna non fossepiù nel pozzo, ma che fosse arrivata finalmente la luna buona.
Ci fu chi passò per lunatico e a chi gli andò la luna di traverso, ma finalmente finirono i chiari di luna e fu deciso di levare il paese dall’albergo della luna e far godere tutti i paesani come una magnifica luna di miele.
Anche stasera c’è una luna da far sognare, ma il sogno questa volta non è di andare ed avere il cervello sulla luna, ora siamo con i piedi ben piantati in terra, siamo nella realtà, alla fine dello sbarcare il lunario e di andare finalmente a dormire tranquilli e felici di avere fatto un buon lavoro e allora, come scrisse Totò nell’ A’ Cunzegna:
‘A sera quanno ‘o sole se nne trase
e dà ‘a cunzegna a luna p’ ‘a nuttata,
lle dice dinto ‘a recchia: “I’vaco ‘a casa:
ed io vado a letto.