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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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di Roberto Sbragia - Consigliere provinciale di Pisa Forza Italia
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Copmune di Vecchiano - comunicato delle opposizioni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Di Fabiano Corsini
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Una "Pastasciutta antifascista"
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Pontasserchio, 18 luglio
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Pisa, 19 luglio
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
VECCHIANO
Marina di Vecchiano, proposta per una diversa gestione dell'arenile: più parco e più solidarietà

22/12/2013 - 13:13

VECCHIANO - Siamo a dicembre...ma credo che sia proprio questo il momentoo giusto per parlare di Marina di Vecchiano, ora che non c' è l'urgenza di arrivare al mare, e ora che i vancazieri non premono, perchè distratti da altri interessi.

Il punto. L'attuale organizzazione dell'arenile risale a molti anni fa. Tutta la spiaggia appartiene al Comune di Vecchiano ed è lunga circa quattro chilometri. Durante il periodo estivo, circa due chilometri di arenile vengono attrezzati con sdraie e ombrelloni. La gestione della spiaggia e delle strutture ricettive (le famose "Oasi", tre in tutto, anch'esse di proprietà del Comune) viene affidata periodicamente a privati da parte dell'amministrazione, a seguito di un bando di gara. Due delle "Oasi" dispongono anche di parcheggi coperti, gestiti in modo diretto, mentre il resto dei posti macchina (circa 1200 posti) viene gestito da una società di Pisa, che ha avuto l'incarico dal Comune.

Cosa non va. Dirò subito che l'attuale assetto della spiaggia non mi covince. Per due ragioni.

La prima è che "manca" il parco. Quando si imbocca la via del Mare (dove grosso modo inizia il parco), in realtà non abbiamo l'impressione di trovarci in un'area protetta. Le auto viaggiano a tutta velocità, entrano ed escono quando vogliono, senza alcuna regolamentazione; lungo l'arenile si fa quello che si vuole, nonostante la legge preveda, ad esempio, il parcheggio soltanto dall'una di notte alle sei di mattina; tralascio la triste vicenda della sponda destra del Serchio, per decenni occupata abusivamente e solo di recente parzialmente risolta grazie all'intervento della magistratura..

La seconda ragione per cui non mi piace l'attuale assetto di Marina di Vecchiano, è perchè si tratta di un modello di gestione degli anni '60, ormai largamente superato dai tempi. Si tratta del classico modello alla viareggina, con gli ombrelloni collocati in buon ordine, le spiagge sempre lisciate, il mare prospiciente vietato a chi non affitta almeno una sdraia. C'è persino una piccola rotonda sul mare, che fa tanto Fred Bongusto. Certo per quell'epoca questo assetto fu quasi "rivoluzionario", basti dire soltanto che venne deciso di lasciare due chilometri di spiaggia libera, e di salvaguardare tutte le dune. Ma oggi, credo che sia giunto il momento per fare qualcosa di più, per eliminare la discriminazione tra i cittadini, che implica l'attuale modello di gestione.Mi spiego. Con questa organizzazione, attualmente, una parte della spiaggia (i primi due chilometri, proprio quelli di fronte ai parcheggi) è accessibile soltanto a coloro che prendono in affitto almeno un ombrellone, e quindi di fatto devono pagare una onerosa a tassa di accesso. Come è noto, infatti, per legge, sulla spiagge date in concessione, coloro che non sono clienti dei bagni, possono solo passeggiare lungo la battigia, ma non possono sostare. Pertanto chi non possiede adeguate risorse economiche deve per forza andare sulla spiaggia libera, (tra l'altro la più scomoda, perchà lontana dai parcheggi) che è così diventata una sorta di spiaggia per i poveri, una specie di "terza classe", come esisteva sui treni tanti anni fa.

Credo che questa discriminazione basata sul censo nell'uso della spiaggia sia intollerabile all'interno di un Parco nato, è bene ricordarlo, per finalità certamente ambientali, ma soprattutto sociali (come dice la legge istitutiva), e quindi rivolto alla crescita di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione

La mia proposta - Ritengo che sia possibile una gestione alternativa. Di seguito illustro la mia proposta, suddivisa per punti.

1) Spiaggia libera - L'intero arenile dovrebbe avere le caratteristiche di una spaggia libera. Niente più bagni privati ma una spiaggia accessibile a tutti allo stesso modo. Le tre oasi dovrebbero solo garantire il servizio di ristorazione ed eventualmente fornire (a chi li chiede) gli ombrelloni a noleggio.

2) Introiti - Gli introiti del Comune non dovrebbero derivare dall'affito delle Oasi (o almeno solo in piccola parte), ma soprattutto dai parcheggi. Anzi, più precisamente dovrebbe essere istituito un ticket di accesso al Parco, comprensivo anche della possibilità di sostare. Questo anche per una questione educatva, e cioè per far capire ai frequentatori che si entra in un luogo protetto, il cui mantenimento ha un costo per la collettività. Naturalmente dovrebbe essere mantenuto un costo differenziato tra i residenti e i vacanzieri esterni, e questo in ragione del fatto che i residenti, all'epoca, rinunciarono a uno sviluppo economico, in cambio della savaguardia del territorio.

3) Rispetto della legge - Deve essere rispettata l'attuale legge del parco che impone il divieto di sosta lungo l'arenile dall'una di notte alle sei di mattina, e questo per consentire agli animali di avvicinarsi alla spiaggia. Deve essere rispettata anche la legge che vieta le luci e la musica ad alto volume, anche per impedire le feste notturne che vengono organizzate da alcuni locali in modo abusivo.

4) Parcheggi - Per quanto riguarda i parcheggi, dovrebbe essere stabilita una quota massima di posti, confermando quelli già esistenti (i posti macchina a disposizione sono cica 1200), impedendo però l'ingresso alle auto che sono in numero superiore. Adesso molte auto entrano lo stesso, come una specie di assalto alla diligenza, anche se non ci sono più posti, creando grossi problemi di transito e sicurezza. Ecco, quando nel periodo estivo si raggiunge questo tetto, le auto dovrebbero essere bloccate all'altezza di case di Marina e fatte tornare indietro. Anche in questo caso bisognerebbe dare la prelazone di accesso ai residenti, che altrimenti rischiano di essere espropriati del loro mare (e soluzioni tecniche esistono, e sono facilmente attuabili).

5) Chiusura invernale - Nel periodo in cui non c'è la stagione del mare, diciamo da ottobre a maggio, l'accesso alla via del Mare dovrebbe essere chiuso all'altezza di Case di Marina (dove c'è il primo parcheggio) e andrebbe consentito solo il sabato e la domenica. In ogni caso resterebbe sempre la possibilità di arrivare a Marina di Vecchiano in qualsiasi momento passando dal percorso pedonale lungo il fiume. Questo con lo scopo di ridare respiro al parco, e dare modo alle persone di vedere come era questo pezzo di costa tanti anni fa. Non è una scelta da estremisti "verdi", ma un'operazione di carattere culturale, per dare modo anche alle nuove generazioni di riscoprire una Toscana che non c'è più.

6) Percorso ciclabile - Infine bisognerebbe aprire - il durante il periodo estivo - una pista ciclabile che, dalla fine del viale dei Pini, sbuchi direttamente al Mare, attraverso la pineta. Questo anche per dare un'alterntiva alle auto nei momenti di massima affuenza, e quando i parcheggi sono esauriti. La cosa è facilmente realizzabile perchè si potrebbe usufruire di finanziamenti regionali per la riduzione dell'uso delle auto nei parchi. La proposta - a suo tempo - era già in fase avanzata, poi è tutto naufragato per ostacoli di varia natura.

Paolo Magli
direttore de La Voce del Serchio

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24/12/2013 - 22:57

AUTORE:
Alessio Niccolai

... che nell'era «meteorica» del neo-guelfo di Palazzo Vecchio gli unici parchi su cui si intende investire siano quelli commerciali.
Del resto i parchi naturali, in quanto «tutele» non devono produrre ricchezza perché lo sono già per definizione: è un po' come voler mandare a lavorare in miniera un tetraplegico.
Ci sono uomini forti e vigorosi o altri che si annoiano a fare sempre il solito lavoro: quelli sono adatti a lavorare in miniera e al contempo a produrre quel poco che basta per garantire una solidaristica sopravvivenza al diversamente abile... per i parchi l'idea è la stessa!
Del resto MSRM quanta CO2 assorbe?!? Gli «sviluppisti» e i «nuovisti» si mettano l'animo in pace: per sottrarre i parchi alla mano longa della speculazione o dei comitati d'affari servono sostanziosi capitoli nelle finanziarie (o leggi di stabilità che dir si vogliano).

24/12/2013 - 14:49

AUTORE:
Ultimo

........... alcuni privilegiati o sarebbe meglio dire " furbastri " non sono interventi a difesa della collettività e ancor meno del nostro territorio. Ogni persona di buonsenso che privilegia gli interessi delle future generazioni non può non difendere un EDEN donatoci dalla natura ......... e difendere lo status attuale del parco equivale a darlo in pasto ai faccendieri grandi o piccoli che siano. ........ Ultimo.

24/12/2013 - 14:32

AUTORE:
Giancarlo Pardini

Caro Graziano mi meraviglia (ma forse no)questa tua idea di barattare il tuo privilegio di andare con la macchina fino a Marina di Vecchiano(brutta e significativa questa tua precisazione), con la valorizzazione di un'area protetta e con un modello di sviluppo più compatibile con un Parco.
Forse lasciare la macchina a Case di Marina e fare due passi fino in Bocca farebbe bene anche alla tua salute.
E smettila con la polemica politica, completamente fuori luogo (metodo Boffo, anche tu ci caschi?).
Vuoi solo difendere un tuo privilegio (e una visione utilitaristica, ma perdente, dello sviluppo del territorio).
Saluti comunque, e buone feste.

24/12/2013 - 13:47

AUTORE:
Graziano Pardini

Con la scusa della discriminazione,la tua proposta diminuisce la possibilita' di praticare Marina di Vecchiano (non di Migliarino) nei mesi cosi' detti "morti".Quindi niente pesca,corse ecc..
Sempre il solito furbo, con la ricetta pronta mascherata da ambientalismo alto-borghese che ben si addice alla nobilta' Salviati!!

24/12/2013 - 10:49

AUTORE:
aquila della notte

...che poi alla lunga, sulla filosofia del "non si può fare, bisogna conservare"... non si finisca per conservare un bel Cimitero, nel quale già alloggiano molti che si sono arresi ad una Crisi economica, mai percepita dalle varie Amministrazioni Pubbliche nella sua reale portata, e che poco hanno fatto che interpretarne le conseguenze... Tanto il 27 arriva ogni mese dell'anno.
Ciò non significa consentire ogni e qualsiasi iniziativa, ma invece un bell'esame di coscienza da parte di chi ci goverma, che vive in una torre d'avorio.

Auguri

24/12/2013 - 10:39

AUTORE:
Cittadino 2

Come il nostro Paese ha un tesoro non sfruttato, e per questo intendo la nostra cultura, il nostro paesaggio, la nostra Storia e il nostro cibo, il comune di Vecchiano fa da anni la sua parte non sfruttando il SUO tesoro.
Quel Parco fonte solo di parcheggi e villette e a schiera. Male facemmo, una volta vinta la battaglia contro il Porto Cristina, ad abbassare la guardia e fidarci della politica. La politica ha interessi diversi, deve confrontarsi, mediare,e a volte prende strade diverse, non sempre le migliori.
Mi auguro per il futuro un forte cambiamento di prospettiva. Ci sono le condizioni ancora, ma non saprei ancora per quanto tempo.

23/12/2013 - 17:11

AUTORE:
Ultimo

........... bisogna essere coscienti che entriamo in un posto che deve essere rispettato .......... noi siamo gli oapiti e Lui il padrone di casa. Ed un posto simile non può essere considerato come un attività commerciale dove il lucro la fa da padrone ........... e la proposta del direttore deve essere presa in seria considerazione se vogliamo che l'EDEN non cessi di essere tale. Abbiamo rifiutato IKEA perchè incompatibile con le esigenze del nostro territorio e se vogliamo essere coerenti non si può considerare un parco alla stregua di un centro commerciale che crea introiti e posti di lavoro, peraltro solo stagionali, ........ e nemmeno un posto, negli altri periodi dell'anno, per pochi privilegiati che lo usano illegittimamente per il loro svago. E' sotto gli occhi di tutti la cattiva gestione di un EDEN e la trascuratezza, da parte di un amministrazione vecchia di idee e di azioni, di tutto il nostro territorio. ......... Ultimo .

23/12/2013 - 10:52

AUTORE:
Bruno Baglini, Cittadino del Parco

Gia la famiglia Salviati prospettò una soluzione per quel luogo salvato da autostrada e ferrovia costiera e antropizzazione come le vicine Viareggio e sù e Marina di Pisa in giù e grazie ai loro avi ed i Lorena ed il re d'Italia di là dal Serchio, li è rimasta l'unica fascia mesofila mediterranea ancora esistente, ma.

Un ma c'è sempre e quando la ricchezza prodotta dai 64 contadini della Bandita Salviati abbandonarono la mezzadria ed il gas metano sostitui il riscaldamento di forni e case i 5.000 ettari di terreno ed i 5.000 ettari di macchia non resero più "ricchezza" ed allora si cercò la soluzione in voga per quei tempi: vendere il patrimonio al miglior offerente come han fatto ora con Alitalia ed i cosiddeti petrodollari spianano molte strade.

Passato il forforello dello sfruttamento del territorio tuttuguale grazie anche alla lungimiranza del Comitato Iniziativa Parco "CIP" che ricomprendeva le migliori coscienze illuminate e mai sorpassate e che anzi, fra cento o mille anni verranno ricordati come veri "dei".

E' certo che il mondo cammina ed anche le persone gli van dietro ed a compromettere un paradiso basta una mela ed un biacco, quindi bene fece il Comune di Vecchiano ad acquistare dal Demanio Statale tutto l'arenile e così i vari Briatore ed figli dell'ex sen. Berlusconi se gli venisse il mente un porto "Piersilvio" o "Nathan Falco" l'hanno nel baghere perchè li c'è nostro e godiamo di quel luogo noi Cittadini del Parco a tre centesimi di euro al giorno se proprio vogliamo andarci in automobile ma, in bicicletta è meglio per chi ha più tempo da passare nei giorni di festa o quando in anzianità è in ferie a vita.

In futuro vedrei bene una migliore fruizione di quel luogo e l'assalto alla diligenza è stato provato più volte, si, privatizzando la sponda destra del Serchio per due volte, la prima con villette in legno ben organizzate da chi era più vicino al padrone della ripa e poi rase al suolo dalla Giunta Spinesi con la ruspa comunale per poi pian piano nei venti anni passati fare una brutta copia abusiva di occupazione di quel posto pregiato con capannacce e gabinetto a tonfo in Serchio ed a presa in giro della legge uguale per tutti furono fatte "villette" navigabili sui "patoni" ed anche quella illusione abusiva è stata "ruspata" dopo l'intervento del Magistrato e...anche il ciglio del mare nell'interregno prima del /79 fu occupato dalla Bufalina fino "alla Lina" con ristori e bagni fuori da ogni norma di legge e sanitaria.

Certo si poteva far meglio come sostiene Magli e si può far meglio come si è sostenuto anche noi del secondo Comitato Parco vedi esempio Case di Marina li ad aspettare Betta che non si marita: vedi anche una pista ciclabile sull'argine di 9 chilometri e 200 metri per raggingere Bocca di Serchio dalla stazione di Migliarino e che nel progetto iniziale prevedeva un passo di barca all'altezza della fattoria Isola del Mori per congiungere il Parco di San Rossore con quello di Migliarino, rimasto giustamente sulla carta per "improbabilità" (neppure un condannato ai lavori forzati avrebbe accettato di star li ad aspettare chi mai un viene con quel passo di barca).

La soluzione "Piero" sarebbe la migliore di tutti e cioè che in Versilia, maanche da Marina di Pisa in giù copiassero esattamente noi vecchianesi e cioè: ogni 3.600 metri di spiaggia libera ci fossero 400 metri in concessione decennale e quindi tutti gli spilorci lucchesi/viareggini che han venduto/affittato la loro rena ed ora vengon presto-presto nei giorni di festa a "fregarci" il nostro posto "autoctono" e di proprietà comunale, ciè nostro! senza tanti giri di parole.

Oll'oggi però aspettando che la soluzione "Piero" venga realizzata al più presto per il bene di tutti, noi migliarinesi perchè la spiaggia è "Marina di Migliarino" non possiamo permetteci che nel Parco Regionale li dove c'è la rena ci vadano solo chi ha avuto la fortuna di nascere a confine con il ciglio del mare e così i fiorentini son portati a sperare in un bel tsumami e che il mare arrivi a Prato o giù di li e così eliminerabbero anche la concorrenza dei lucchesi tuttaffogati come i bagnanti di Montecatini e Pistoia.
'mpopò per uno in collo a mamma direbbero e...che diamine.
..finisco in barzeletta, ma non è una barzelletta, poteva andarci peggio e di compromesso grazie a tutti noi Cittadini del Parco c'è poco o pochissimo e..per quanto riguarda il vecchiio borgo di Migliarino:tabaccaia, pinolaia, magazzini e case coloniche non sono ne del Comune e ne dell'Ente Parco o della Regione, sono dei Salviati-Centurione e quindi la soluzione all'abbandono compresa la bellissima Villa Salviati richiede un concorso di idee di forte impegno della comunità tutta.

...poi ci sono 100.000 euro l'anno spesi dal Comune di Vecchiamo per toglierre i detriti delle piene che coprono la nostra rena con migliaia di tonnellate di legname e di tutto un po e negli anni/70 si provò a lasciar tutto alla natura naturale ed il bagno in mare noi migliarinesi/vecchianesi si faceva da Torre del Lago in sù e da Marina di Pisa in giù ed i "postodibarcatenenti" a Bocca di Serchio: ma anche li quando l'inquinamento del nostro Serchio raggiunse il massimo, il giorno di ferragosto del /75 in Bocca di Serchio c'erano solo il Salatti Franco con moglie e bimba piccina, insieme a Giuliano Baglini con moglie e bimba piccina anche lui e bocchise! nessun altro "passionista" eppure disse il Salatti quel giono um pioveva ma..sitava parecchio.

...poi ci sono come dice il Sindaco Lunardi i 92 stagionali che per quei 5 mesi estivi sperano di ri/lavorare un gocciolino intorno alla nostra rena e mangiar qualcosellina anche loro e..!

Buon futuro.

23/12/2013 - 10:12

AUTORE:
P.G_

Solo un piccolo appunto a Nizzoli riguardo alla chiusura.
Non si tratta di chiudere l'accesso alla Marina d'inverno, si tratta di chiudere la strada a Case di Marina.
Lì c'è un bel parcheggio dove lasciare l'auto e a piedi con la signora e i bimbi per mano una bella passeggita lungo il fiume fino alla Bocca.
Sano, ecologico, culturalmente importante perchè la strada chiusa indica rispetto, turisticamente ineccepibile.
Il turista, straniero per giunta, non credo venga al mare per trovare o vedere un parcheggio o semplicemente una marina mentre Bocca di Serchio d'inverno, solo d'inverno purtroppo,è uno spettacolo bellissimo.

23/12/2013 - 9:18

AUTORE:
Tiziano Nizzoli

Innanzitutto quella di chiudere d'inverno e' una corbelleria, dal momento che una delle principali risorse turistiche dei nostri due Comuni, oltre al paesaggio, sono le miti condizioni climatiche, che possono intercettare il turismo dell'Europa del Nord. Mi sono sgolato in mille modi per predicare la destagionalizzazione del turismo e voi volete andare in letargo invernale? Bravi, un bel concetto di fare impresa!
Per prima cosa, visto che la politica ne e' incapace, bisogna organizzare manifestazioni congiunte per impedire che i militari vadano ad esercitarsi sulla spiaggia, magari uscendo tutti insieme in mare e violando lo sgombero poligono. Ve lo immaginate la risonanza mediatica che tale cosa avrebbe?
Che poi non si parli di violazione di leggi a proposito del permanere sulla spiaggia d'estate e della musica ad alto volume, poiche' sono le conseguenze di scelte scellerate che il Comune di Vecchiano ha fatto a suo tempo.
Del resto di leggi disattese per mantenere privilegi se ne possono elencare molte, specialmente se si guarda cosa succede d'estate alla Marina di S.Giuliano!
Comunque vi suggerisco la soluzione, speriamo che qualcuno resti folgorato sulla via di Damasco.
Le caratteristiche di Marina di Vecchiano ormai non si cambiano piu', ma si puo' alleggerire l'affluenza permettendo al turismo ecosostenibile, di cui ho parlato fin troppe volte, di raggiungere la Marina di S.Giuliano, a piedi, in bicicletta, in canoa, in battello. Nei quattro km. di spiaggia non trovera' nulla, poiche' nulla dovra' restare quando la lasceranno al tramonto. Non sto ad elencare gli aspetti del progetto, sappiate solo che Cittadini e Territorio ci lavora sopra da cinque anni e da gennaio iniziera' ad illustrarlo con conferenze itineranti a tutti I cittadini di S.Giuliano e Vecchiano. Basta con i privilegi cammuffati da leggi e regolamenti che vengono fatti rispettare solo quando fa comodo, basta con gli orpelli ordinativi e legislativi che impediscono ai cittadini di fruire di un territorio che a loro appartiene per "ius soli"!

23/12/2013 - 7:36

AUTORE:
jojo

Invece di sfruttare ciò che abbiamo, nel rispetto della natura ci mancherebbe altro, si continuano a fare proposte ostruzioniste che vanno nel verso opposto.

22/12/2013 - 21:16

AUTORE:
Alessio Niccolai

Oserei definire la proposta di Paolo Magli una delle migliori piattaforme - almeno sul piano etico e concettuale - circa MdV, in cui mi sia mai imbattuto.
Non so dire se su due piedi condivida tutte le soluzioni proposte, ma direi che il piano pratico non sia niente di più se non una conseguenza di una visione complessiva - quella davvero non emendabile - molto accurata ed accorta.
Lo sviluppo turistico del territorio vecchianese non deve riguardare l'arenile ne' avere come epilogo nuovo cemento: ci sono altre risorse da valorizzare e di cui promuovere e amplificare l'attrattiva.
Bravo Paolo!

22/12/2013 - 19:17

AUTORE:
P.G_

E' logico e scontato che quando si parla di toccare comportamenti, non dico privilegi, di qualcuno, subito si abbia da obbiettare.
E guai a mettere in discussione una scelta, quella di ridurre il Parco solo ad un luogo di mare!
E' prima di tutto culturale, l'inghippo, ma poi anche pratico.
Tu mi vuoi forse togliere la possibilità di andare gratis tutto l'anno fino a Marina di Vecchiano con la mia macchina e magari mi fai fermare a Case di Marina e andare a piedi in Bocca? E magari pensi di farmi pagare anche un ticket d'ingresso perchè entro in una zona di rispetto?
Non sia mai! E l'handicap, e il vecchio? E i bimbi coi giocattoli? Le mamme con le borse?
Qui si tratta di dover decidere se l'attuale gestione della Marina di Vecchiano, considerando spese e incassi, personale e posti di lavoro, rispetto e salvaguardia del bene, valorizzazione culturale, incentivo turistico e annessi vada bene così com'è.
Io dico di no.
La proposta di Magli forse è anche emendabile, sicuramente discutibile (nel senso che se ne può discutere), ma fa intravedere un uso diverso e più rispettoso del nostro Parco, della nostra Marina e del nostro territorio. Con ricadute positive sia in termini culturali, economici e di sviluppo turistico.
Ricordiamoci cha accanto alla Marina abbiamo un bosco, un fiume, un viale liberato, grandi strutture che aspettano da anni (decenni?) che qualche amministratore più illuminato e meno condizionato da visioni arcaiche dello sviluppo comincino finalmente ad occuparsene.

22/12/2013 - 18:22

AUTORE:
Libero bagnante

Da Bocca di Serchio fino al primo dei bagni di Torre del Lago la spiaggia "libera" contandola a passi mi sembran due chilometri mpo lunghini.
Gli 80 metri lineari dell'Oasi Zero aggiunti ai 160 metri dell'Oasi 1 (sempre lineari) e gli atri 160 metri dell'Oasi 2 occupati da maggio a metà settembre da attrezzature balneari e poi rimossi come avviene da molti anni, non vedo proprio che da quì a mille anni possa cambiar qualcosa, poi facendo i conti 160 due volte ed 80 una volta sola fanno metri 400 lineari e non 2.000 ergo la rimanente spiaggia libera è metri lineari 3.600 e quindi più i 400 in concessione decennale alle Oasi si arriva ai 4 chilometri rammentati e tanto per facilitare i conti il 400 nel 4.000 ci sta n° 10 (dieci) volte e quindi 2+2 non fa 4.

Poi voglio vedere come si può respingere un libero cittadino autunnale-invernale-primaverile che va a pesca o con gli aquiloni e tavola nei giorni di libeccio o dove gli pare ad orario come previsto dal cartello ad inizio strada e far passare camion e camionette militari carichi di uomini e donne che vanno a sparare tonnellate di piombo nel mare del Parco fracasando le orecchie agli animali del parco e quelle dei casuali visitatori non estivi capitati li magari casualmente da Reykjavik o Uppsala.

Bene la pista ciclabile che da Migliarino Via vecchia dei Pini a Via dei Soldati vada al mare, ma anche i "soldati" come e serfisti vadano in bicicletta arnesi in spalla e via.
bb