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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Cronache di un prof. tifoso
Pisa-Viareggio 0-1
di Arbauz

22/12/2013 - 18:01

Penosi
 
Ci vuol coraggio a cercare di commentare una partita come questa, con un Pisa così brutto, ma così brutto, che era un bel po’ di tempo che non ricordavo una prestazione penosa come questa. E non possiamo nemmeno dar la colpa al professor Vaccari, che per l’occasione era tornato allo stadio: altro che scaramanzia, qui è tutta la squadra che fa acqua da tutte le parti. E come succede in questi casi chiedo il conforto di chi sa di calcio, perché mi faccia capire: perché una squadrina gagliarda e vispa si è trasformata in questa marmaglia inguardabile? Perché Arma non segna più (tra l’altro oggi si è mangiato due palle goal grosse così)? Perché il gioiellino Goldaniga infila un errore dietro l’altro? Perché le altre punte sono così evanescenti? E la condizione fisica così precaria? Insomma chi ha cognizione di qualcosa mi spieghi, perché io ci capisco poco. D’accordo, non abbiamo centrocampisti che costruiscano gioco, ma non ce li avevamo neppure nelle prime dieci partite. E allora? A questo punto che campionato sarà? Perché, con una squadra così, anche se per avventura dovessimo arrivare nelle prime nove, poi dove si va nei playoff? Penso da nessuna parte. Tra l’altro a me il Natale fa sempre tristezza, e la partita di oggi, con quel cielo bigio, la mesta pioggia battente e i soliti quattro gatti irremovibili tifosi comunque presenti, non può che rendere tristi i tifosi del Pisa.


Il Viareggio ha fatto la sua onesta partita e non ha rubato proprio niente, anche se ha segnato all’ultimo minuto. Intanto a centro campo era una squadra normale, con un gioco normale, e poi in attacco ha avuto certamente più occasioni di noi, c’è poco da dire. Il loro allenatore, il livornesissimo Cristiano Lucarelli, è stato fischiato e insultato come da copione; a me invece stava simpatico, almeno nel periodo in cui era più attaccato alla maglia della sua città, perché poi anche lui si è messo a girare squadre su squadre e insomma il miliardo non l’ha più rifiutato. Negli insulti è stata coinvolta anche la mamma di Lucarelli: invece io me la ricordo come una persona verace e simpatica in un’intervista in cui le fu chiesto di ricordare gli scarsi risultati scolastici del figlio (mi pare bocciato in prima media), nonostante i quali –disse- “ir mi’ figliolo ‘un l’ho mai assillllato (con plurima elle alla livornese).


Beh, meno male che ora per quindici giorni del Pisa non se ne parla più. Eppure, nonostante questo squallore, mi sa che il 5 con il Barletta sarò ancora lì, senza un vero perché. E che venga pure allo stadio il professor Vaccari, sento che sarà il giorno del riscatto e che vinceremo 5 a 0, con due goal di Arma e due di Giovinco (almeno spero). Buon Natale.
 

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24/12/2013 - 18:39

AUTORE:
artilafo

Una mattina di Natale mi trovavo a Pisa, nei pressi della Stazione. Ferroviaria, s’intende.
Rosanna, un’anziana parente, deve arrivare da Livorno, ma il treno ritarda, è il 25 dicembre, a casa altri parenti aspettano, il pranzo è quasi in tavola, la macchina in divieto di sosta. Insomma una mattina mi trovavo a Pisa, nei pressi della Stazione.
Gironzolando noto un capannello di gente in viale Gramsci, galleria B, davanti a un Centro Scommesse. Un capannello, un gruppo di persone in cerchio, per intenderci. Forse è una squadra di rugby che si carica prima di un’importante trasferta, pensai, o forse qualcuno ha perso un biglietto vincente e tutti lo cercano, pensai ancora.
Ma poi, avvicinandomi un poco, vedo che al centro esatto dell’umano colosseo c’è un tizio sdraiato sul lurido marmo della galleria, bocconi.
Ognuno dei presenti aveva una precisa idea: “Chiamate il 118!”, “Giratelo su un fianco!”, “Alzategli le gambe!”, “Ci vole un cognacchino!”, “ …‘un lo toccate!”, e parecchie altre idee.
Ho sempre sognato di trovarmi in una tale situazione e poter proclamare: “Fate largo! Sono un medico!”, specialmente se tra la folla ci fosse stata Elena, la mia fidanzatina delle elementari. Ma non volendo usurpar titoli mi provai ugualmente a una frase d’effetto: “Fate largo! Sono un impiegato!”.
Non so come, forse la sorpresa, ma mi fecero passare. Sentii solo alle mie spalle una signora che chiedeva: “ Chi è quello lì?”, e il tizio accanto: “un medico disoccupato…”
S’apri un varco, nessun’altro fiatò, e mi trovai in mezzo al capannello, davanti al corpo. Mi inginocchio, piegandomi un po’ di lato per capire se ancora respirava e poi per veder bene la faccia:
“Ma è Manservisi!” grido. “Ragazzi! è Pierpaolo Manservisi!!... giocatore dal fisico esile che portò il Pisa in serie A!”, grido ancora verso la gente accerchiata.
Il primo anno di liceo, tra noi alunni della 1a G, era in voga il divertimento di pronunciare tutti insieme all’infinito e a bassa voce, la parola “rabarbaro”, per ottenere l’effetto di un mormorio imponete, un bisbigliare di fondo di una folla che parlotta.
Proprio tra un mormorio del genere un tizio a quel punto esce dal gruppo, si china accanto a me e principia a schiaffeggiare il corpo, gridando: “Uccellino! Uccellinoo!” Poi si rivolge alla piccola platea scotendo la testa, come a dire “Macchè! Niente...”, e rientra nei ranghi.
Proprio allora si sente una voce chiara e forte, una voce esercitata insomma: “Fate largo! Sono un medico!” e si fa avanti a fatica fra la folla un tizio col colletto della lacost rialzato.
“Lei è un collega?” mi fa il sedicente medico vedendomi accucciato accanto al corpo.
“Sì, del Belli…” gli rispondo io. Evidentemente nella confusione, o tradito dall’emozione, la risposta gli parve un sì, perché nulla obiettò e si concentrò sul polso del malcapitato.
Dopo un’abile manovra di supinazione del corpo il medico si volta e, al primo che gli capita sott’occhio, intima: “Vada al Gambrinus a prendere un bicchier d’acqua!”.
“ ‘un ho mia sete” gli risponde quello. Era un giovane pisano scettico, dai capelli lunghi e baffi alla mongola, con le mani in tasca e per nulla turbato, forse avvezzo a ubriacature e collassi.
Un vecchio tabaccoso gli si rivolta contro: “O bimbo! Ma cosa dici? Un lo vedi potrebbe èsse tu pa’!”.
“Signore…” gli risponde il giovane “su questa Terra escludo che si possa giungere a verità assolute. Non ne sono certo, ma lo escludo”.
“Che mondaccio!” fa il vecchio scotendo la testa. E la cosa finì lì.
Intanto quella notizia che Manservisi si era sentito male, di domenica, sotto la galleria B di viale Gramsci, per via forse anche dei moderni dispositivi elettronici, si sparse in un attimo: cominciò ad arrivar gente, tanta davvero, qualcuno anche con la bandiera a larghe strisce nerazzurre. I più arditi accennarono un coro, ma vennero subito zittiti dai più attenti alla salute del poveruomo. Qualcuno al Centro Scommesse si azzardò a fornire le quote dell’inaspettato evento: “E’ vero è Manservisi: 3/1”, apparve su una lavagnetta.
Il capannello ormai era una folla per davvero e dal brusio si sollevavano parole che poi rimbalzavano in tutta la galleria: “collasso”, “svenuto”, “drogato”, “morto”,” gioatore der Pisa”, “briao”, “Romeo”, e anche altre, insieme al solito “rabarbaro” ripetuto all’infinito.
Improvvisamente, non so come, sarà stato il ricordo del treno da Livorno, il pranzo in attesa, arrivo a dire forse anche la fame, fatto sta che la convinzione che quel corpo svenuto fosse Pierpaolo Manservisi improvvisamente mi abbandonò.
“Vado io a prendere l’acqua” dichiaro, “ma no’ al Gambrinus perché mi stanno sulle palle!”. In realtà, non visto, mi dirigo verso la Stazione, per attendere alle mie faccende. Abbandono così il centro della scena, lasciando il supinatore unico protagonista.
Da viale Bonaini si sente arrivare la misericordia a sirene spiegate, che copre a malapena il grido “Pierpaoolo! alè aleèè!”, ma ormai mi aspettano i tortellini in brodo.
Il giorno dopo, 26 dicembre 2005, controllo sul Tirreno: il Tirreno non è uscito.
Il giorno dopo, 27 dicembre 2005, controllo sul Tirreno: non una parola su quell’episodio.

24/12/2013 - 9:38

AUTORE:
Prof. Vaccari

Credo che il nome di Cozza, o Arbauz, sia stato scelto non tanto per meriti suoi, quanto per una sorta di esorcismo... marino: il Pisa perse da una squadra marina,allenata da un allenatore proveniente da una città di mare, e quindi nulla fu più appropriato che pescare in questa area semantica

23/12/2013 - 23:05

AUTORE:
Rossocrociato

Mi dispiace che l'Omone
non assaggi il panettone
Si ritorna presto in vetta
o si perde col Barletta?
Riuscirà il povero Ciccio
a risolvere il pasticcio?
La risposta ognun lo sa
tocca alla posterità.
Anche in tempi così brutti
dico Buon Natale a tutti.

23/12/2013 - 19:13

AUTORE:
Salmantino

Ebbene sì, ieri ci siamo trovati, con gli amici salmantini, presso la sede del Pisa Club di salamanca per ascoltare insieme la cronaca dell'incontro su Radio Bruno: deve essere stata una partita sconcertante, dalle parole via etere, e qui confermate dal sempre ottimo Arbauz. Usciti sconcertati dalla sede, ci siamo diretti in Plaza Mayor per assistere al concerto di Natale, e tirarci un po' su il morale. Rimaniamo in trepidante attesa di sapere chi sarà il nuovo allenatore. Qui da Salamanca un'idea ce l'avremmo: il salmantino Vicente del Bosque, il quale giusto oggi festeggia il suo compleanno, ma pare sia impegnato altrove

23/12/2013 - 18:44

AUTORE:
Stollo

Chiedetevi perchè dopo la litigata di Pagliari (con chi?...) i giocatori inprovvisamente andavano come lumache... meditate gente meditate!

23/12/2013 - 17:40

AUTORE:
Arbauz

Ma, o voi che sapete, mi spiegate chi è questo Cozza? Ci dobbiamo fidare?

23/12/2013 - 16:18

AUTORE:
Stefano

Pagliari è stato esonerato, mi dispiace veramente tanto.. penso d'altronde che dopo le sparate a fine partita con il Grosseto, mai troppo chiarite, nè da lui nè dalla dirigenza, c'era solo da aspettare poche settimane per conoscere la data dell'esonero, ormai di fatto già deciso. E credo inoltre, che Dino Pagliari non sia mai stato troppo amato dalla dirigenza e dal direttore neanche quando vinceva 10 partite di fila, se è vero come è vero, che dopo la fine dei playoff la scorsa estate, il rinnovo del contratto è stato sofferto e non automatico.
Dopotutto si ripete un refrain.. allenatori amati dai tifosi, invisi dalla dirigenza.. vedi Piero Braglia via da Pisa dopo la promozione in serie B o Giampiero Ventura esonerato da Pomponi... roba da gatti fradici!! guardare come gioca il Torino. Inutili rimpianti, siamo in serie C e con ogni probabilità ci rimarremo anche nel 2014/15... a meno che... non sia tutta una tattica per richiamare Dino in panchina il prossimo marzo e poi vincerle tutte.. questa volta anche la finale!!!
Forza Pisa... sempre.
Buone feste al Grande Arbauz e a tutti i commentatori!! Stefano

23/12/2013 - 15:10

AUTORE:
odc

Mio caro Arbauz, avevi ragione. Si fa presto a passare dagli applausi degli ultras ai fischi di ieri... Nel calcio (e non solo) è così. Pagliari ha avuto il suo momento di gloria che ora è passato, purtroppo...
Un saluto a Pagliari. Buon Natale.

23/12/2013 - 13:11

AUTORE:
Arbauz

Come ieri era nell'aria, Pagliari è stato licenziato. Ribadisco che non ho capito cosa diavolo è successo, soprattutto dopo quella specie di misteriosa (per i più) litigata di più di un mese fa. Chissà cosa è veramente successo, ai comuni mortali non è dato saperlo. Nel calcio si fa così, e quindi via col prossimo. Scartando Giordano, venga almeno uno che senza strafare ridia un po' di birra a questa squadra. Dirò un'eresia, ma -pur sapendo che è una cosa irrealizzabile- mi piacerebbe che l'allenatore fosse Lucarelli: l'intervista di ieri sera era veramente divertente, c'è poco da fare, è proprio simpatico.

23/12/2013 - 0:06

AUTORE:
Rossocrociato

Qui si va di male in peggio
Se si perde col Viareggio
Qui finisce che disdetta
Che si perde col Barletta.
Orsù diamoci una mossa
E partiamo alla riscossa.

22/12/2013 - 19:27

AUTORE:
Cervetto

O Arbauz. Ma quale partita hai dunque visto? Il Pisa è stato maledettamente jellato e solo il solito, bieco complotto demoplutogiudaicomassonico ha potuto piegarlo. I Criminali di dicembre, foraggiati dal Gran Sinedrio labronico e dalle oscure forze manovrate dal Baron di Sottoguscio hanno corrotto l'arbitro ed inviato in curva nord 100 e 100 prezzolati che hanno ignobilmente esortato i nostri Gloriosi Giocatori a tirar fuori le sfere dai pantaloni. Orrore, o Arbauz. C'erano 3 rigori per il Pisa, o Arbauz, non li hai visti? Eppòi: quei tre goals annullati ad Arma. Ma tu dov'eri, Arbauz? E lo sai Arbauz, che i nostri gloriosi giovani giocavano con scarpe dalle lisce suole di sugatto? Pagliari, indomito aveva cercato, nell'intervallo di piantarci delle bullette ma, nisba. I tagli di bilancio hanno impedito l'acquisto del decisivo martello. Economia, o Arbauz. E tu lo capisci il vecchio Cervetto, o Arbauz: 1.Gran sinedrio 2.Baron di Sottoguscio 3.Spending rewiew... e come si fa a vincere? E quindi, questa poderosa squadra, guidata da quel poderoso nocchiero, per adesso deve riporre i sogni di gloria ma... sappi, o Arbauz, che l'Omino e l'Omone hanno in serbo tre sorprese: Zoppelletto, Furino e Traspedini. Sono tre giovani promesse, una per ruolo, ma si faranno le ossa e ci porteranno in B. Ma che dice Cervetto? ci porteranno direttamente in A.
Buon Natale.
A parte gli scherzi:
PS1: Cervetto concorda con Arbauz. Ha ascoltato l'intervista a Lucarelli. Simpatico, sportivo e distensivo.
PS2: Intervista a Vannucchi: "Giocare qui all'Ardenza, fa sempre un certo effetto..."