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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
per pubblicare scrivere a spaziodonnarubr@gmail.com
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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A cura di Erminio Fonzo
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12 13 14 LUGLIO E ANCORA 19,20,21 MUSICA DAL VIVO
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
LIBRI
Le emozioni letterarie di Lily

23/12/2013 - 14:27

Questa volta non parlerò nello specifico di libri, dell'emozione letteraria per eccellenza ma di quello che è il suo parallelo dal punto di vista visivo.
La settima arte, così come la definivano Truffaut e gli altri nei "cahiers du cinema". Il cinema, per l'appunto, che può spaziare, come per i libri, su un vasto panorama di genere e di qualità.

Tempo fa mia figlia, preadolescente, volle leggere a tutti i costi il libro di Moggia ".... metri sopra il cielo" (non mi ricordo mai le misure!) ed io ero preoccupata dell'effetto deleterio che secondo me poteva procurare, quando Giovanna, allora bibliotecaria a Vecchiano, mi disse di mettere accanto sul comodino, come contrappeso, "Jack Frusciante è uscito dal gruppo". Avrebbe valutato la differenza tra un libro giovanilista ed un libro sul malessere dei giovani.
Così è per la "Settima onda". C'è una discreta quantità di monnezza visiva. Per gustare un film devi andare in un cinema, condividere lo schermo con gli altri. Ognuno al suo posto legato agli altri dal piacere dei sentimenti che lo schermo ti trasmette, variabili, diversi, palpabili. Quando si  accende la luce, e incontri lo sguardo di qualcun'altro. Esci con ancora addosso lo straniamento di quella piccola magia che il cinema rappresenta.
L'ultimo film che ho visto, purtroppo non al "cinema", è stato "Marigold Hotel", delizioso, con una Julie Dench sfavillante (mai come nel bellissimo "Chocolate"  che stranamente pronuncio all'inglese, quando, memore di Madame Jaton io pronuncio persino Becket alla francese con l'accento grave sull'ultima e). E' un film ambientato in India, dove degli scoppiettanti ma anche malinconici vecchietti decidono di passare i loro ultimi anni in uno sgangherato hotel. Ma è proprio il personaggio della Dench che dà l'"impronta" al film, salvandolo, con la sua interpretazione, da una semplice anche se gradevole commedia. La sua voce italiana è semplicemente stupenda (i film in Italia sono frutto anche di doppiaggio assolutamente professionale e "bello"). Il rimando "indiano" è stato ad un film  dei miei anni 80, passati tra Arsenale e "Nuovo". E' "Passaggio in India" di James Ivory. Un capolavoro di "bellezza" e raffinatezza con una scena memorabile nella valle del Tempio, dove la razionalità inglese si scontra con l'ancestrale mistica e profonda sensualità indiana.
E poi sempre al "Nuovo" il superbo "Birdy" di Alan Parker. Alla fine , quando lo sguardo visionario di Matthew Modine, appollaiato nel sogno profondo della libertà del volo, si spenge sullo schermo, le porte del cinema si sono spalancate come sotto la spinta di un vento profetico. E' stata la fine di un tempo cinematografico, C'est tout.

(PS Un saluto alla mia amica Rita, che ha condiviso con me, cn competenze maggiori, la mia passione "cinematografica" di quegli anni. Ed un grande abbraccio a colui che per anni, facendo programmazioni superlative al "Nuovo" ha alimentato il mio "sogno".
Dovunque tu sia, come direbbe Romana Petri.)

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24/12/2013 - 17:27

AUTORE:
Libro

Non c'è nemmeno un film tratto da un libro che riesca ad appassionarmi come il testo.
Non c'è nulla di più emozionante che vivere la trama da solo immaginando ambienti e personaggi...e magari sottolineando le frasi più toccanti...per poi dedicarle o paragonarle ecc.

23/12/2013 - 16:38

AUTORE:
P.G_

Nemmeno un bel libro riesce a darmi le stesse emozioni di un film, di un bel film.
Un libro poi lo leggi da solo mentre la bellezza di un film la condividi con chi ami, compagno, compagna o amici.
Marigold Hotel è un bel film, un po' malinconico, girato in punta di piedi, dove le emozioni sono calibrate e moderate dall'età dei protagonisti.
Dice anche che i sentimenti non hanno età ed anche i vecchi possono avere desideri e passioni, anche se spesso cercano di nasconderli perchè magari un po' scioccamente se ne vergognano pensando di non averne diritto. In questo mondo giovanilista sempre più superficiale e dominato dall'apparenza.