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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

. . . uno sul web, ora, che vaneggia che la sua .....
. . . . . . . . . . . a tutto il popolo della "Voce". .....
. . . mia nonna aveva le ruote era un carretto. La .....
. . . la merda dello stallatico più la giri più puzza. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Franco Marchetti
spi cgil san giuliano
C'è ripresa? Per chi?

24/12/2013 - 23:47

C'è ripresa? Per chi?
 
Il presidente del consiglio in una intervista di questi giorni ha sostenuto che prima eravamo in terapia intensiva , poi in sala operatoria e adesso in riabilitazione, non vorrei che in questi passaggi di corsie egli abbia portato la barella e non il paziente.
 
Ha usato questa metafora per dire che stiamo uscendo dalla crisi. Chi sta uscendo dalla crisi?
C'è un calo dei consumi, sono aumentai le persone che in vario modo stanno perdendo il lavoro, l'ultima arrivata per la nostra zona è la Piaggio con l'annuncio di 1.000 esuberi su 2900 dipendenti,  ci sono aziende che non si vedono riconosciuti gli ammortizzatori sociali, le pensioni hanno pesantemente perso il loro potere di acquisto. Vengono ridotte le risorse per i servizi sociali e si interviene anche sulla sanità. La recente legge di stabilità è stata una grande occasione mancata.
Vero che si interviene per coprire gli esodati del 2014, ci sono alcuni interventi sul sociale, e si è portata la copertura al 95% delle pensioni sui 1900€lordi.
Allora chi sta uscendo dalla crisi? Coloro che in realtà non ci sono mai entrati, quel 10% delle famiglie che possiede il 54% delle risorse, quelle persone che hanno investito i propri soldi nelle rendite finanziarie. In una parola si aumentano le diseguaglianze.
L'altro elemento che comporta il disagio ai cittadini è la riduzione dei trasferimenti di risorse verso le istituzioni locali con la conseguenza che o aumenta la compartecipazione al costo dei servizi dei cittadini o i servizi stessi vengono ridotti, con il conseguente peggioramento della vita quotidiana di tante persone.
Gia tante volte abbiamo detto che anche nel nostro comune i segni di disagio e povertà sono molto evidenti, e la forbice tra chi sta un po meglio e chi non ce la fa  si sta sempre piu allargando.
Basti vedere i dati che anche la stessa amministrazione fornisce. Dalle oltre trecento domande per gli affitti, ai bonus acqua energia, bonus per la scuola, e tante altre domande di aiuto che vengono rivolte alla amministrazione e che non possono essere accolte. Nel comune vengono distribuiti circa 400 pacchi di generi di prima necessità. A questi dati ci sono situazioni di disagio non visibili ma che quotidianamente si manifestano, cittadini che  da tempo non fanno piu la prevenzione, ma che rinunciano anche a cure, se non sono strettamente necessarie. E su questi forti disagi della comunità che riguardano anche piccoli artigiani e commercianti potemmo continuare, se uno ne ha voglia basta che getti uno sguardo anche al centro si San Giuliano, per verificare le difficoltà.
Ecco perchè ci pare fuori luogo l'affermazione del presidente del consiglio. Ma anche a livello locale si poteva fare qualcosa? È un problema di scelte. Vero è che il governo ha ridotto della metà quanto dovuto in fatto di imu verso il comune, ma è altrettanto vero che nell'anno in corso le società  alle quali sono stati assegnati servizi fondamentali, hanno fatto profitti elevati solo dalla società del gas sono entrati al comune poco piu di un milione di euro, poi c'è l'acqua ed i rifiuti senza considerare l'alienazione del patrimonio. Questi risultati positivi sono andati esclusivamente ad abbattere il debito accumulato negli anni precedenti creando una contraddizione evidente, a fronte di buoni risultati non c'è stato riscontro nelle bollette dei cittadini. Si dice che sono rimaste inalterate le spese per il sociale. Se prima il comune incassava 20 milioni di euro e ne spendeva un milione e quattrocento mila circa, oggi a fronte di minori entrate cioè 18 milioni di euro e continua a spendere un milione e quattrocentomila percentualmente la cifra è maggiore, si ma in realtà per i bisogni del cittadino si spende di meno perchè i costi sono aumentati, per lasciare la cifra invariata doveva spendere un milione e cinquecento circa. E qui sta la scelta politica, cioè si poteva rientrare dal debito magari un anno o due dopo ed i proventi maggiori investirli, sul sociale a partire dalla mini imu sulla prima casa 2013, e sulla economia locale per generare ricchezza.
Queste sono state le ragioni e le motivazioni che abbiamo esposto alla amministrazione, e le ripropongo per una ragione di fondo. Quando siamo in difficoltà e le risorse scarseggiano, diviene determinante per una amministrazione, soprattutto di sinistra, avere delle priorità e per noi la priorità non possono che essere le persone, sopratutto le piu deboli, poi ovviamente abbiamo chiaro il ruolo difficile in cui sono chiamati ad operare gli amministratori, ecco perchè non condividiamo le scelte del governo ecco perchè secondo noi si poteva operare diversamente anche a livello locale e forse si poteva portare qualche pacco di aiuti in meno e avere qualche scodella piena in più.
 
Franco Marchetti
spi cgil san giuliano

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31/12/2013 - 8:04

AUTORE:
gian paolo

...."L'altro elemento che comporta il disagio ai cittadini è la riduzione dei trasferimenti di risorse verso le istituzioni locali con la conseguenza che o aumenta la compartecipazione al costo dei servizi dei cittadini o i servizi stessi vengono ridotti, con il conseguente peggioramento della vita quotidiana di tante persone."
.....
Ma perche' bisogna sempre dare giustificazioni ad un operato maldestro ?
La teoria banale, TAGLIAMO LE SPESE, non alberga nelle menti di nessuno ?
Tagliamo i dirigenti.
Tagliamo i funzionari
Tagliamo i portatori di posizione
Riallochiamo sevizi operativi ai dipendenti comunali
Cerchiamo fondi regionali europei, in parole povere, ma povere, cerchiamo di disegnare un comune in funzione dei bisogni dei suoi cittadini,non di teorie di massimi sistemi.

27/12/2013 - 23:57

AUTORE:
Alessio Niccolai

Di quale «sociale» andiamo parlando, Roberto? Ipotizziamo anche che si tratti di una partita di giro: per qualcuno - da morire di fame ad avere di che vivere dignitosamente - la spesa sociale può fare la differenza.
Mandare a scuola i propri figli e doversi pagare proprio tutto come in una privata fa differenza o no rispetto ad una pubblica dotata delle giuste risorse e - conformemente al dettato costituzionale - gratuita?
La spesa sanitaria che permetta a tutti di curarsi non differisce dall'attuale schema per cui se non hai soldi devi vendere un rene sano per curare quello malato?
E una politica sulla casa che privilegi l'idea di abitazione, anziché quella mercantile non pensi che contribuisca a ridurre i senzatetto?
Insomma si possono fare tanti e tanti esempi ancora, ma il succo rimane lo stesso: non sembrano partite di giro queste...

27/12/2013 - 16:26

AUTORE:
Giacomo

E' già capitato in qualche riunione politica discutere di alcune questioni (anche con i tuoi compagni di partito)sugli indirizzi da portare avanti in questi anni. Ed anche di come affrontare alcune tipologie di servizio in presenza di risorse decrescenti.
Il sindacato e le forze politiche a più riprese hanno chiesto di privilegiare servizi sul sociale e l'istruzione.E questo è quanto è stato fatto.
E' una contraddizione dire, caro Marchetti, che si spende meno nel sociale. Brillantemente elabori una teoria dove dimostri che con minori risorse si spende la stessa cifra. Questo certifica l'attenzione e la priorità dato a questo settore. Se ci fossero state più risorse ce ne sarebbero state investite di più. E tu, che sembri conoscere bene numeri e dinamiche del comune termale e come sindacato conosci anche i numeri degli altri comuni, sai anche ( perchè è stato più volte detto)che non c'è nessun nesso fra i problemi pregressi e l'imposizione locale. E' proprio con le risorse che vengono dalle imposte territoriali ( considerati che i trasferimenti di vario tipo sono sempre meno importanti) che vengono sostenuti i servizi sociali ed all'istruzione che voi richiedete. E viene applicato un principio di solidarietà per cui i servizi sono sostenuti con il contributo di tutti. Quindi bisogna essere disposti ad avere meno servizi se si vogliono meno tasse. E le priorità applicate sono quelle che voi avete da sempre condiviso con tutte( nessuna esclusa) amministrazione di centro sinistra dell'area pisana. Senza dimenticare che ad inizio novembre al comune sono state tolte risorse per 1.300.000 euro da parte del governo centrale per aiutare altri comuni in difficoltà.
Come dice il proverbio non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Sono poi completamente d'accordo con te sulle società che gestiscono i servizi pubblici: sarebbe importante come segnale produrre minori utili ed applicare minori sulle tariffe dei servizi.

27/12/2013 - 15:26

AUTORE:
Oreste

considerato che sia A San Giuliano che a Vecchiano ci sono due rappresentanti di Sel a guidare il sindacato dei pensionati ( Marchetti e Mattioli) deve dire che c'è un evidente strabismo nelle sue dichiarazioni. Valutando i dati del bilancio del comune di Vecchiano non trovo differenze alcune fra le risorse dedicate al sociale fra i due comuni. Anzi percentualmente rilevo che il comune di San Giuliano ha speso e spende percentualemnte di più di quello di Vecchiano nel sociale.
Mi sembra che la Sua sia un'affermazione che sa più di campagna elettorale che di valutazione puntuale. E questo, mi permetta, mi sembra più una Sua scivolata di stile.

27/12/2013 - 15:24

AUTORE:
fanco

vedi alessio in uno scritto breve l'intento era di porre in evidenza la attuale situazione ed evidenziare che alternative esistono non è oggettivo cio che avviene ma è soggettivo, quindi un problema di volonta politica. oggi siamo prigionieri del finanziacapitalismo come con felice intuizione lo chiama e ne fa una disamina Luciano Gallino.
penso che le responsabilità siano ancora piu indieto e penso che se oggi dobbiamo uscire da questa situazione dobbiamo fare alcune cose,, l'unione europea è un occasione,non l'unione monetaria ma politica e sociale. dare la priorita alla persona significa rimettere in discussione l'art 81, della costituzione, significa modificare i livelli di tassazione 33%le rendite 20% il lavoro, il contrario di oggi. insomma quello che volevo evidenziare è che ci sono scelte politiche ed econnomiche diverse che si possono fare e ci sono fior fiore di economisti che non provengono dalle scuole di indirizzo mercantilista che c insacoltati lo stanno dicendo.. non volevo ululare alla luna ma discutere di questo ci fa fare dei passi avanti importanti,,,, come si diceva nel PCI conoscere la realtà per trasformarla,, poi sai alessio la mia cultura purtroppo non molto elevata non mi permette di fare grandi salti per cui cerco di dare il mio contributo senza arrendermi mai

27/12/2013 - 13:29

AUTORE:
Roberto

Ma le spese sul "sociale" non sono almeno per una grossa fetta, una partita di giro?

26/12/2013 - 21:24

AUTORE:
Alessio Niccolai

La tua disamina non fa una grinza, Franco. Anzi è finanche troppo generosa, considerate le statistiche - persino le più ottimistiche ed irreggimentate - non certo allarmistiche come qualcuno pretenderebbe, ma decisamente e realisticamente allarmanti.
Ed il tutto si riassume nei dati relativi ad un debito pubblico la cui componente capitale (ovvero ciò che viene restituito ai cittadini) si assottiglia di anno in anno, mentre quella relativa agli interessi passivi aumenta a ritmi esponenziali. Proprio come se la si stesse pilotando per conseguire gli «ambiziosi» risultati delle politiche neo-liberiste - felicemente raggiunti e perseguiti ostinatamente dal Governo Letta-Napolitano anche mentre sto scrivendo - di cui tanto diffusamente parli.
Il punto però, caro Franco, è anche quello di additare molto chiaramente i responsabili di questo sfacelo che non sono solo alcune persone - e nella fattispecie Letta o Monti - ma un insieme di dispositivi concepiti ad arte per soggiacere ai diktat dei mercati finanziari, primo fra tutti l'Art. 81 della Costituzione modificato in un paio di triste nottate secondo le indicazioni del popolo sovrano (quello tedesco) per bocca della BCE.
Bisogna a questo punto sconfessare tutto il meccanismo e chiunque lo sostenga direttamente o indirettamente, identificando ogni processo colpevole di deperire il bene comune, di inficiare l'interesse collettivo, di martoriare la proprietà pubblica e di vanificare l'idea stessa di sovranità.
L'euro e tutto lo stramaledetto impianto che lo sostiene è uno strumento di oppressione dei popoli, di deprivazione materiale, di conduzione autoritaria e di mercificazione politica: bisogna riappropriarci sia della sovranità monetaria che di quella politica.
Mandare a casa Letta non equivale di per sé ad un'inversione di tendenza: gli obiettivi della Troijka italiana, per ammissione dello stesso Monti, sono quelli di abbattere il consumo interno il cui scopo rimane assolutamente incomprensibile (vogliamo fare concorrenza alla Cina riducendo il costo del lavoro creando un esercito di dannati senza futuro e senza prospettive per soccombere ai numeri impietosi del colosso asiatico?!?).
La priorità dei savi in questo momento è tirarsi fuori da questa Europa, nemica dei popoli e alleata dei banchieri, disegnata più o meno secondo un'idea che convinse Adolf Hitler a massacrare milioni e milioni di suoi cittadini.
Bisogna abbandonare questo turpe transatlantico alla deriva prima che incappi nel suo iceberg e non siamo costretti ad accoltellarci per poter salire su una scialuppa di salvataggio.
Se non si aggiunge anche questo alla tua disamina, temo caro Franco che rimangano parole ululate alla Luna per paura di infastidire l'establishment... pensaci su!

26/12/2013 - 20:47

AUTORE:
collega di marchetti dello spi

sig orlando ma lei ha letto bene l'articolo di marchetti? puo anche non essere d'accordo ma si rende conto di quello che ha detto? ha detto che parte dei proventi derivati da società come acqua gas e vendita del patrimonio dovevano essere reinvestite nel territorio, lei puo non essere d'accordo ma una proposta di questo tipo è forte e va nell'indirizzo dei 27 milioni di persone che hanno votato al referendum,, lo dico perchè conosco marchetti da anni e di tante cose si puo accusare ma non di prendere scorciatoie e non assumersi responsabilta o fare proposte

26/12/2013 - 17:31

AUTORE:
Orlando

Tante critiche e nessuna proposta alle soluzioni. Dice il sig. Marchetti " ecco perchè non condividiamo le scelte del governo ecco perchè secondo noi si poteva operare diversamente anche a livello locale e forse si poteva portare qualche pacco di aiuti in meno e avere qualche scodella piena in più. " Certamente si poteva operare diversamente sig. Marchetti, ma ci dica Lei come sarebbe stato meglio operare. Ma Lei critica e non propone niente. Facile eh?

26/12/2013 - 15:26

AUTORE:
CCP

Una chiara critica alla malagestione della attuale amministrazione totalmente inadeguata a guidare un comune come sangiuliano, certe volte bisogna esprimersi con meno giri di parole, abbandonare gli equilibrismi e schierarsi con una critica verso chi non ha saputo fare quello per cui i cittadini lo hanno votato. Se non ci si schiera si continua con la politica del compromesso, quella più vecchia che i cittadini in quasi tre milioni alle primarie hanno fatto capire di non gradire più.

25/12/2013 - 11:07

AUTORE:
pia

Siamo in una situazione di stagnazione economica dopo la recessione. I disoccupati aumenteranno. E dobbiamo rientrare dal debito con 40 miliardi di euro all'anno per venti anni...
La situazione è questa. Ogni volta che usano la parola ripresa mi vien da vomitare.

25/12/2013 - 10:36

AUTORE:
Ultimo

........ intervento, di più non ce la facevo a leggere. Si capisce subito che questo genere di persone fanno leva sul quel populismo e quella demagogia che tanti danni hanno arrecato al nostro Paese. L'inizio dello scritto è da rigettare in toto senza la minima esitazione perchè dopo anni di crisi i numeri stanno dando segni incoraggianti per il futuro che non può essere domani ........ ed essere prevenuti serve soltanto a rendere più ardua la ripresa ........ ma per tornare a crescere come prima della crisi serve il medio periodo ....... perchè, come ha detto il Premier, nessuno ha la bacchetta magica. Tutti in un momento come questo dovremmo collaborare e non ostacolare, con interventi di questo tipo, quanto di buono sta emergendo. Auguri a tutti. .......... Ultimo.