Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Dopo il Natale primo a subire il martirio l’uomo e primo a darlo il fiume.
Ambedue hanno lasciato di che parlare, ma se Stefano può essere ignorato dagli atei, non c’è nessuno che si può dimenticare del Serchio e di questi giorni così lontani nel tempo e mai così vicini nella memoria.
Forse si crea inutile allarmismo, ma acqua sotto i ponti ce ne sta passando, non tanta, ma veloce e torba.
A costo di essere nuovamente ripreso devo dire che il mare, nonostante sia mosso, sta ricevendo bene aiutato dal libeccio che, insieme alla barra nascosta della spiaggia che stava rinascendo, sposta il deflusso delle acque verso nord sfociando quest’anno con una Bocca meravigliosamente larga e provvida.
Come potete notare dalle foto di giornata le onde sono alte dove il Serchio si scontra con il mare, di lato alla foce e non verso Marina di Pisa o Torredellago.