Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
LA DISCONTINUITA' DEVE ESSERE PIENA E VERA
Con l'inizio del 2014 si è aperta la fase della campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative di maggio.
La febbre da primarie ha visto uscire allo scoperto alcuni candidati Sindaco ed ha aperto le schermaglie tra i vari Partiti della maggioranza uscente, alla ricerca di un ruolo nello scenario politico locale.
Le forze politiche dell’attuale maggioranza continuano a concentrarsi sulle lotte di potere al proprio interno, senza alcuna proposta programmatica concreta e di sviluppo per il Comune di San Giuliano Terme.
E qualora ci fosse, quanto potrebbero essere credibili visto che hanno scaricato la propria incapacità politco-gestionale nelle tasche dei Cittadini.
Oggi la parola d'ordine che risuona roboante da ogni parte è discontinuità.
La discontinuità non può essere solo rappresentata da persone nuove, se queste provengono e fanno parte di quelle organizzazioni politiche che hanno governato il Comune fino ad oggi.
La discontinuità dovrebbe essere piena e completa.
Si continua a parlare il “politichese”, apparentemente con nuovi attori nel teatrino, ma con dinamiche e logiche politiche del tutto identiche rispetto al recente passato.
E il fallimento di questa maggioranza uscente lo toccheremo ancora con mano già entro la fine del mese di gennaio con la mini IMU sulla prima casa.
Ma quanto possono continuare ad interessare alla gente comune le “varie sensibilità” all'interno del Partito che ha le maggiori responsabilità della disastrosa legislatura che sta finendo ?
Tutto questo, però, per chi come i professionisti locali della politica mira al governo locale, continua ad essere prioritario per il raggiungimento di un equilibrio, al fine di poter ancora mantenere saldo il potere, i cittadini nel frattempo restano in disparte a guardare.
E allora che fare? Sarà mai possibile mettere un punto e ripartire con degli amministratori provenienti dai cittadini stessi e in discontinuità col passato? Con delle legislature locali costituenti e di rottura? Con uomini e donne che ricopriranno i ruoli istituzionali con senso di cambiamento culturale, di semplicità, onestà intellettuale e scevri da restrittive logiche di appartenenza politica ? Una sorta di responsabilità storica come se fosse un'ultima chance per la politica locale e nazionale? Ma il cambiamento culturale deve avvenire casa per casa, con senso d'iniziativa personale, nessuno si può più permettere di continuare a cavalcare l'antipolitica e allo stesso tempo di non volersi sporcare le mani con la politica stessa pervasi da un ormai anacronistico e snob senso di superiorità morale, Gandhi lo diceva già tanti anni fa : “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo".
VIVERE SAN GIULIANO TERME
Capobianco Donato